venerdì 22 dicembre 2017
Archeologia della Sardegna. Straordinaria scoperta a Suelli: una tomba megalitica ipogeica di tipologia sconosciuta.
Archeologia della Sardegna. Straordinaria scoperta a Suelli: una tomba megalitica ipogeica di tipologia sconosciuta.
La scoperta avvenuta giovedì mattina, 14 dicembre 2017, di una nuova tomba ipogeica megalitica nelle immediate vicinanze del sito archeologico di Pranu Siara, nel comune di Suelli, potrebbe aggiungere, arricchendola, la preistoria della Sardegna. Lo studioso Pierluigi Montalbano, durante una escursione tra i siti archeologici della Trexenta, ha notato la parte più alta della singolare struttura fuoriuscire dal terreno a causa delle recenti piogge che hanno dilavato il terreno circostante, posto in un lieve pendio alla periferia del paese. Immediata la comunicazione al primo cittadino, Massimiliano Garau, che, insieme al ricercatore, ha effettuato un sopralluogo preliminare dell'area e ha segnalato il sito alle autorità competenti. E' utile segnalare che nelle immediate vicinanze, circa 100 metri di distanza, c'è un altro sepolcro, identico a questo scoperto, denominato Pranu Siara, violato negli anni Settanta e quasi completamente svuotato del suo contenuto da parte di tombaroli senza scrupoli. Qualche anno fa quel sito fu indagato sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di
Cagliari e Oristano, guidata dalla dott.ssa Donatella Cocco che ha guidato un gruppo di giovani archeologi e studenti nella campagna di scavo.
Per interpretare questo nuovo sepolcro che si cela sotto la campagna, possiamo fare riferimento alla tomba megalitica ipogeica Pranu Siara, ubicata su un altipiano nella periferia di Suelli. Presenta un'architettura a metà strada fra le domus de janas realizzate alla fine del Neolitico (3200/2800 a.C.) e le più antiche Tombe di Giganti di epoca nuragica (1900/1700 a.C.), costruite all'inizio dell'età del Bronzo. I materiali trovati sono inquadrabili in piena età del Rame, verso la metà del III Millennio a.C., quando in Sardegna s’incontravano le genti del Vaso Campaniforme provenienti dalle zone iberiche alla ricerca di metalli (rame e argento) e quelle, locali, della Cultura Monte Claro.
Insieme a un pugnale in rame, un brassard d’arciere, a zanne di cinghiale, a elementi di collana a dischetto forato tratti da conchiglie di gusto campaniforme e a una ventina di frammenti ceramici, sono stati portati alla luce degli scheletri in buono stato di conservazione che testimoniano un altezza media di circa 180 cm. La tomba è un unicum nel panorama sardo, ed è sistemata in una necropoli allineata per qualche centinaio di metri e sormontata da una poderosa cinta muraria posta a protezione del pianoro, secondo il celebre modello di Monte Baranta nella Nurra.
La tomba è costituita da un corridoio lungo quasi 6 metri, con pareti con lieve aggetto dove sono visibili 12 loculi disposti in due ordini sovrapposti, di pianta quadrangolare, con dimensioni medie di circa un metro di larghezza, altezza e profondità. Queste celle sono coperte da due grandi lastre accostate, analogamente alla galleria sepolcrale coperta con lastre orizzontali. La tomba megalitica Pranu Siara è scavata nel banco di marna naturale, con le grandi lastre di copertura al livello del piano di calpestio.
Nelle immagini, da sopra:
Pierluigi Montalbano (a sinistra) e il sindaco Massimiliano Garau.
La Tomba ipogeica megalitica Pranu Siara
L'interno della Tomba Pranu Siara
Reperti portati alla luce nella campagna di scavo 2012/2014 della tomba Pranu Siara.
La scoperta avvenuta giovedì mattina, 14 dicembre 2017, di una nuova tomba ipogeica megalitica nelle immediate vicinanze del sito archeologico di Pranu Siara, nel comune di Suelli, potrebbe aggiungere, arricchendola, la preistoria della Sardegna. Lo studioso Pierluigi Montalbano, durante una escursione tra i siti archeologici della Trexenta, ha notato la parte più alta della singolare struttura fuoriuscire dal terreno a causa delle recenti piogge che hanno dilavato il terreno circostante, posto in un lieve pendio alla periferia del paese. Immediata la comunicazione al primo cittadino, Massimiliano Garau, che, insieme al ricercatore, ha effettuato un sopralluogo preliminare dell'area e ha segnalato il sito alle autorità competenti. E' utile segnalare che nelle immediate vicinanze, circa 100 metri di distanza, c'è un altro sepolcro, identico a questo scoperto, denominato Pranu Siara, violato negli anni Settanta e quasi completamente svuotato del suo contenuto da parte di tombaroli senza scrupoli. Qualche anno fa quel sito fu indagato sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di
Cagliari e Oristano, guidata dalla dott.ssa Donatella Cocco che ha guidato un gruppo di giovani archeologi e studenti nella campagna di scavo.
Per interpretare questo nuovo sepolcro che si cela sotto la campagna, possiamo fare riferimento alla tomba megalitica ipogeica Pranu Siara, ubicata su un altipiano nella periferia di Suelli. Presenta un'architettura a metà strada fra le domus de janas realizzate alla fine del Neolitico (3200/2800 a.C.) e le più antiche Tombe di Giganti di epoca nuragica (1900/1700 a.C.), costruite all'inizio dell'età del Bronzo. I materiali trovati sono inquadrabili in piena età del Rame, verso la metà del III Millennio a.C., quando in Sardegna s’incontravano le genti del Vaso Campaniforme provenienti dalle zone iberiche alla ricerca di metalli (rame e argento) e quelle, locali, della Cultura Monte Claro.
Insieme a un pugnale in rame, un brassard d’arciere, a zanne di cinghiale, a elementi di collana a dischetto forato tratti da conchiglie di gusto campaniforme e a una ventina di frammenti ceramici, sono stati portati alla luce degli scheletri in buono stato di conservazione che testimoniano un altezza media di circa 180 cm. La tomba è un unicum nel panorama sardo, ed è sistemata in una necropoli allineata per qualche centinaio di metri e sormontata da una poderosa cinta muraria posta a protezione del pianoro, secondo il celebre modello di Monte Baranta nella Nurra.
La tomba è costituita da un corridoio lungo quasi 6 metri, con pareti con lieve aggetto dove sono visibili 12 loculi disposti in due ordini sovrapposti, di pianta quadrangolare, con dimensioni medie di circa un metro di larghezza, altezza e profondità. Queste celle sono coperte da due grandi lastre accostate, analogamente alla galleria sepolcrale coperta con lastre orizzontali. La tomba megalitica Pranu Siara è scavata nel banco di marna naturale, con le grandi lastre di copertura al livello del piano di calpestio.
Nelle immagini, da sopra:
Pierluigi Montalbano (a sinistra) e il sindaco Massimiliano Garau.
La Tomba ipogeica megalitica Pranu Siara
L'interno della Tomba Pranu Siara
Reperti portati alla luce nella campagna di scavo 2012/2014 della tomba Pranu Siara.
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Gent.Mo Dott. Montalbano, leggo solo ora il pezzo e le faccio, sebbene in ritardo, i miei complimenti! Dove posso leggere di più a riguardo? Sono stati "radiocarbonati" i resti umani o dove sono conservati attualmente? il corredo includeva oggetti particolari? per caso c'erano anche tracce di pasto rituale? o che altro? Grazie.
RispondiEliminaBuongiorno Agostino, i reperti della tomba megalitica di Pranu Siara dovrebbero essere custoditi in soprintendenza. Non è stata ancora pubblicata la campagna di scavo, quindi, per maggiori informazioni, dovrebbe parlare con il sindaco di Suelli, Massimiliano Garau.
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