venerdì 6 luglio 2012
Piri Reis, una mappa copiata.
Piri Reis, una mappa copiata.
di Rolando Berretta
Una visitina alla Carta più famosa del mondo non poteva mancare. (Fig 1)
Questa carta dimostra, solo, con quanta superficialità si parla della materia e cosa esce fuori dai -Cartografi moderni - una volta interpellati e che non hanno una conoscenza dell’evoluzione di queste carte. Basta che digitiate su Internet la parola “Piri Reis” e vi ritrovate con il p.c. bloccato per l’enorme mole di risultati selezionati. Evito di riportare tutto quello che circola. Non vale la pena. Non faccio pubblicità ai cartografi dell’esercito degli USA e alle Università che se ne sono occupati. Partiamo da zero: spero che abbiate tentato di riprodurre la schema RoBer a base 34 con giro di compasso da 26 unità. Basta un po’ di pratica con quello schema.
Sviluppiamo la carta di Reis su uno schema completo: (fig.2)
Ho visualizzato lo schema completo e ricreata una carta con lo schema preciso. Tutto facile.
Detto fra noi: con gli schemi, se la cava malissimo. Nulla a che veder con la precisione dei nostri fraticelli. (fig.3)
A questo punto potrei chiudere qui il discorso sulla carta aggiungendo che i profili dell’America sono la riproduzione della descrizione ricavata dalla LETTERA al SODERINI scritta dal Vespucci.
Consiglierei di cercare quella lettera e di fare le opportune verifiche con i quattro viaggi.
Se Amerigo afferma di aver toccato terra a 75° a ovest dalla Grande Canaria e a 15° nord non fate l’errore degli “studiosi” che vanno a cercare quel punto sugli atlanti moderni e si ritrovano in Honduras; sulla terraferma. Quelle coordinate vanno cercate sulle carte del periodo: carte tipo Caveri o Cantino.
Da questo punto inizia il mio studio; ho trovato molto interessanti un paio di note scritte da Reis. Dice Reis: Il defunto Gazi Kemal aveva uno schiavo spagnolo e questo schiavo raccontò a Kemal Reis di essere stato tre volte in quelle terre con Colombo. Raccontò: ”Dapprima abbiamo raggiunto lo stretto di Gibilterra, quindi da lì dritto a sud e a ovest attraverso... Andati dritti per quattro migliaia di miglia abbiamo visto un’ isola di fronte a noi, ma gradualmente le onde divennero meno spumeggianti, il mare si calmò e la Stella Polare - i marinai sui loro compassi ancora la chiamano stella - a poco a poco si velò e divenne invisibile, e disse anche che le stelle in quelle regioni non sono le stesse di qui. Sono disposte in modo diverso.
Premesso che Colombo non ha dovuto, mai, varcare le Colonne e che non è mai sceso sotto l’Equatore. (Scusate se è poco.) Queste cose le ha fatte e descritte il Vespucci. Secondo Sebastian Muster - Colombo e Vespucci viaggiarono insieme, all’incirca, verso il 1492. Il Muster, detto lo Strabone tedesco, era un “Grande” che lavorava per CarloV e si lagnò che tutti gli archivi, in Spagna, gli furono sbarrati. Per Guicciardini (storico fiorentino contemporaneo) Colombo scoprì l’America nel 1490.
Era il tempo di Papa CYBO ( Innocenzo VIII). Era il periodo che l’isola di CYBA cambio nome e divenne CVBA prima ancora di essere scoperta come Isabella.
Aggiungiamoci la data riportata da Reis e riflettiamoci sopra. (fig.4)
Per Innocenzo VIII (Papa Cybo) e Colombo ci sono i libri di Ruggero Marino. Passiamo alla fig.5:
Abbiamo visto Colombo superare l’Equatore di… Claudio Tolomeo e scendere fino alla Sierra Leone (nome italianissimo) e dalle sue rilevazioni sappiamo che era a 10° nord e che vedeva, ancora, le GUARDIE. Escludiamo che il marinaio catturato dallo zio di Reis fece tre viaggi con Colombo. C’è un solo uomo che fece quei viaggi ed è il fiorentino Amerigo Vespucci e, quelle disegnate, sono le coste descritte dal Vespucci.
La nota di Piri Reis termina con:
-Ora queste regioni sono aperte a tutti e sono diventate famose. I nomi che segnano i posti sulle precitate isole e coste furono dati da Colombo, che questi posti possano essere conosciuti da loro. Ed anche, Colombo era un grande astronomo. Le coste e le isole su questa mappa sono tratte dalla mappa di Colombo.
E tutti a cercare la mitica mappa di Colombo.
Forse sarebbe il caso di cominciare a cercare la mappa di Vespucci tra i lavori di Reis. Quella mappa l’abbiamo davanti agli occhi ma non la vedono. ( Non sarebbe una novità!)
Tra le carte di Reis una riporta il Mar dei Caraibi; è realizzata con il solito giro di compasso da 26 unità, e Cuba è attraversata dal Tropico proprio come l’ha disegnata Giovanni Vespucci; non è sopra né sotto il Tropico. ( Fig 6)
Questa dovrebbe essere la copia della mitica carta che tutti cercano. Questo ha copiato Reis.
Lo Yucatan risulta essere un’isola.
Si vede chiaramente che i due pezzi vanno uniti in un solo pezzo. Proviamo a vederla così: (fig.7)
Sinceramente, lasciatevelo dire, quella di Reis non è tutta l’America .
Ho portato alla stessa scala Reis e Caveri; giri di compasso da 26. (fig.8)
di Rolando Berretta
Una visitina alla Carta più famosa del mondo non poteva mancare. (Fig 1)
Questa carta dimostra, solo, con quanta superficialità si parla della materia e cosa esce fuori dai -Cartografi moderni - una volta interpellati e che non hanno una conoscenza dell’evoluzione di queste carte. Basta che digitiate su Internet la parola “Piri Reis” e vi ritrovate con il p.c. bloccato per l’enorme mole di risultati selezionati. Evito di riportare tutto quello che circola. Non vale la pena. Non faccio pubblicità ai cartografi dell’esercito degli USA e alle Università che se ne sono occupati. Partiamo da zero: spero che abbiate tentato di riprodurre la schema RoBer a base 34 con giro di compasso da 26 unità. Basta un po’ di pratica con quello schema.
Sviluppiamo la carta di Reis su uno schema completo: (fig.2)
Ho visualizzato lo schema completo e ricreata una carta con lo schema preciso. Tutto facile.
Detto fra noi: con gli schemi, se la cava malissimo. Nulla a che veder con la precisione dei nostri fraticelli. (fig.3)
A questo punto potrei chiudere qui il discorso sulla carta aggiungendo che i profili dell’America sono la riproduzione della descrizione ricavata dalla LETTERA al SODERINI scritta dal Vespucci.
Consiglierei di cercare quella lettera e di fare le opportune verifiche con i quattro viaggi.
Se Amerigo afferma di aver toccato terra a 75° a ovest dalla Grande Canaria e a 15° nord non fate l’errore degli “studiosi” che vanno a cercare quel punto sugli atlanti moderni e si ritrovano in Honduras; sulla terraferma. Quelle coordinate vanno cercate sulle carte del periodo: carte tipo Caveri o Cantino.
Da questo punto inizia il mio studio; ho trovato molto interessanti un paio di note scritte da Reis. Dice Reis: Il defunto Gazi Kemal aveva uno schiavo spagnolo e questo schiavo raccontò a Kemal Reis di essere stato tre volte in quelle terre con Colombo. Raccontò: ”Dapprima abbiamo raggiunto lo stretto di Gibilterra, quindi da lì dritto a sud e a ovest attraverso... Andati dritti per quattro migliaia di miglia abbiamo visto un’ isola di fronte a noi, ma gradualmente le onde divennero meno spumeggianti, il mare si calmò e la Stella Polare - i marinai sui loro compassi ancora la chiamano stella - a poco a poco si velò e divenne invisibile, e disse anche che le stelle in quelle regioni non sono le stesse di qui. Sono disposte in modo diverso.
Premesso che Colombo non ha dovuto, mai, varcare le Colonne e che non è mai sceso sotto l’Equatore. (Scusate se è poco.) Queste cose le ha fatte e descritte il Vespucci. Secondo Sebastian Muster - Colombo e Vespucci viaggiarono insieme, all’incirca, verso il 1492. Il Muster, detto lo Strabone tedesco, era un “Grande” che lavorava per CarloV e si lagnò che tutti gli archivi, in Spagna, gli furono sbarrati. Per Guicciardini (storico fiorentino contemporaneo) Colombo scoprì l’America nel 1490.
Era il tempo di Papa CYBO ( Innocenzo VIII). Era il periodo che l’isola di CYBA cambio nome e divenne CVBA prima ancora di essere scoperta come Isabella.
Aggiungiamoci la data riportata da Reis e riflettiamoci sopra. (fig.4)
Per Innocenzo VIII (Papa Cybo) e Colombo ci sono i libri di Ruggero Marino. Passiamo alla fig.5:
Abbiamo visto Colombo superare l’Equatore di… Claudio Tolomeo e scendere fino alla Sierra Leone (nome italianissimo) e dalle sue rilevazioni sappiamo che era a 10° nord e che vedeva, ancora, le GUARDIE. Escludiamo che il marinaio catturato dallo zio di Reis fece tre viaggi con Colombo. C’è un solo uomo che fece quei viaggi ed è il fiorentino Amerigo Vespucci e, quelle disegnate, sono le coste descritte dal Vespucci.
La nota di Piri Reis termina con:
-Ora queste regioni sono aperte a tutti e sono diventate famose. I nomi che segnano i posti sulle precitate isole e coste furono dati da Colombo, che questi posti possano essere conosciuti da loro. Ed anche, Colombo era un grande astronomo. Le coste e le isole su questa mappa sono tratte dalla mappa di Colombo.
E tutti a cercare la mitica mappa di Colombo.
Forse sarebbe il caso di cominciare a cercare la mappa di Vespucci tra i lavori di Reis. Quella mappa l’abbiamo davanti agli occhi ma non la vedono. ( Non sarebbe una novità!)
Tra le carte di Reis una riporta il Mar dei Caraibi; è realizzata con il solito giro di compasso da 26 unità, e Cuba è attraversata dal Tropico proprio come l’ha disegnata Giovanni Vespucci; non è sopra né sotto il Tropico. ( Fig 6)
Questa dovrebbe essere la copia della mitica carta che tutti cercano. Questo ha copiato Reis.
Lo Yucatan risulta essere un’isola.
Si vede chiaramente che i due pezzi vanno uniti in un solo pezzo. Proviamo a vederla così: (fig.7)
Sinceramente, lasciatevelo dire, quella di Reis non è tutta l’America .
Ho portato alla stessa scala Reis e Caveri; giri di compasso da 26. (fig.8)
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