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venerdì 18 ottobre 2024

Il Tempio di Salomone: tra mito e realtà.

Il Tempio di Salomone: tra mito e realtà.

La costruzione del Tempio di Salomone avvenne intorno al 900 a.C., quando Salomone, figlio del re Davide, comunicò agli ambasciatori del re di Tiro l’intenzione di edificare un tempio dedicato a Yahweh, il dio di Israele. Questa realizzazione era parte della promessa divina fatta a Davide, secondo cui suo figlio avrebbe consacrato un santuario. Prima di morire, Davide aveva già accumulato materiali e scelto il sito sul monte Moriah, acquistato da Arauna il Gebuseo. Salomone proseguì il lavoro del padre, facendo estrarre grandi blocchi di pietra dalle cave di

Gerusalemme. La lavorazione fu affidata agli esperti costruttori di Tiro, rinomati per la loro abilità.

Salomone stipulò un accordo con Hiram di Tiro per il legname pregiato delle foreste del Libano, trasportato via mare fino a Joppa e poi a Gerusalemme. Secondo il Libro dei Re, ci vollero tre anni di preparativi e sette anni per la costruzione del Tempio, che fu consacrato per ospitare l’Arca dell’Alleanza con le Tavole della Legge date a Mosè sul Sinai.

La struttura, che misurava 27×9 metri e si elevava per 14 metri, faceva parte di un complesso più ampio e vantava un arredamento sfarzoso. All'interno, cherubini in legno d’ulivo vigilavano sull’Arca, mentre le pareti erano decorate in oro e argento. Il Tempio, simile per struttura al Tabernacolo portatile, era diviso in tre aree: un atrio, una sala e il luogo più sacro. Le pareti della sala erano rivestite in cedro, decorate con figure di cherubini e palme, e il pavimento era di legno di abete dorato.

Il Santuario, un cubo perfetto di 20 cubiti (circa 9 metri), custodiva l’Arca sopra la pietra su cui Abramo era pronto a sacrificare Isacco. Era separato da un velo di lino, accessibile solo a Salomone e al Sommo Sacerdote, in quanto considerato il trono di Dio. L'ingresso era adornato da due colonne, Jachin e Boaz, alte 8 metri e decorate con capitelli a forma di gigli. Il cortile ospitava i fedeli, bracieri e candelabri, mentre l'altare principale era di fronte al Tempio.

L’architettura del Tempio combinava elementi di vari stili: era situato sulla sommità di una collina come i templi babilonesi, circondato da corti simili a quelli cananei e richiamava la forma dei santuari egizi. I pilastri Jachin e Boaz avevano analogie con strutture di Tiro e Byblos. La "casa della foresta del Libano" e il "portico dei pilastri" richiamano modelli egizi, rendendo il Tempio di Salomone un esempio originale di architettura orientale.

Il Tempio, fulcro della vita spirituale israelitica, attirò nemici nel corso dei secoli, poiché la sua distruzione era vista come un modo per minare la fede e l'unità del popolo. La prima devastazione fu operata dal faraone Soshenq, seguito dalla distruzione finale ad opera di Nabucodonosor nel 586 a.C., che portò via i tesori del Tempio.

Tuttavia, la questione dell'effettiva esistenza del Tempio di Salomone resta aperta: sebbene sappiamo che a Gerusalemme fu costruito un santuario dedicato a Yahweh, non ci sono prove archeologiche dirette che lo attribuiscano a Salomone. L'attribuzione leggendaria sembra essere un modo per conferire prestigio alle origini del monumento, in linea con l’intento biblico di esaltare il regno di Davide e Salomone.

Nei secoli successivi, nel regno di Giosia (640-609 a.C.), il santuario fu ristrutturato e si racconta che il sommo sacerdote Hilkiah vi trovò il Libro della Legge. Tuttavia, l'attuale Cupola della Roccia, costruita durante il regno degli Omayyadi, rende il sito sacro e impedisce ulteriori scavi archeologici. È importante notare che il Muro Occidentale, oggi noto come Muro del Pianto, appartiene al Secondo Tempio eretto da Erode e non ha relazione diretta con il Tempio salomonico.

Nonostante l’incertezza sulla sua esistenza, il Tempio di Salomone ha mantenuto un’immensa fama nel corso dei millenni, diventando simbolo di saggezza e sacralità. Con la conquista crociata di Gerusalemme, il re Baldovino II concesse parte del monastero di Nostra Signora di Sion ai Poveri Cavalieri di Cristo, dando origine ai leggendari Templari, custodi di misteri associati al Tempio. Questo concetto di un tempio della saggezza riflette anche l’ideale del monastero di El Escorial, voluto da Filippo II di Spagna, dove i sovrani di Israele, tra cui Salomone, trovano spazio sulla facciata della chiesa.

Infine, la Cappella Sistina ha dimensioni simili a quelle del Tempio di Salomone, secondo la descrizione biblica, continuando a evocare l’eredità di questo luogo sacro nella cultura e nella storia.

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