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giovedì 12 gennaio 2012

Ciao Roberto.


Dopo aver lottato contro un male incurabile, è scomparso ieri sera a Cagliari il professor Roberto Coroneo, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo cittadino.
Coroneo era nato nel 1958 nel capoluogo isolano, dove si era poi formato umanamente e intellettualmente. Maturità classica al liceo Siotto nel 1977, laurea in Lettere e filosofia nel 1986, proprio a Cagliari il preside aveva conquistato tutte le tappe della sua carriera accademica, sempre dedicata alla storia dell’arte medievale, di cui nel 2009 era diventato professore ordinario.Ricca la bibliografia. Dai titoli si intuisce che ha spaziato nei vari aspetti del Medioevo: da “La cattedrale di Oristano” (2008) a “Sardegna preromanica e romanica” (2004), da “Scultura mediobizantina in Sardegna” alle “Chiese romaniche in Sardegna”. Ma ha avuto molti contatti anche fuori dall’Isola, con la Corsica, la Spagna e più di recente la Turchia, dove aveva cominciato ad indirizzare i suoi studenti e ricercatori. Roberto Coroneo, oltre ad essere un eccellente insegnante, quasi a sorprendere i colleghi più anziani, era un ottimo preside con particolari capacità diplomatiche e organizzative. Garbato nei modi, sempre disponibile, ma fermo nelle sue scelte. A Lettere aveva varato una serie di iniziative, seminari e legami col mondo del lavoro avviando un processo di rinnovamento.
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio a Sarroch, alle 15.30 nella Chiesa di Santa Vittoria.
Nell'immagine il professor Coroneo racconta le vicende dei Monaci Vittorini in Sardegna.

5 commenti:

  1. La notizia mi ha profondamente rattristato.
    Pur non conoscendolo personalmente, ne avevo
    molta stima.

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  2. Quant'è vero che sono sempre i migliori ad andarsene per primi! L'aver saputo che il nostro professore era gravemente malato ci ha colpito e rattristato molto. In facoltà ci chiedevamo spesso come stesse e se qualcuno avesse notizie. Ma aver ricevuto questa terribile notizia ieri ci ha lasciato senza parole... forse ingenuamente pensavamo che ce l'avrebbe fatta... Non poteva andarsene così presto un uomo come lui. Oltre l'enorme tristezza per parenti e amici è una grande perdita per l'Università di Cagliari: per i colleghi e soprattutto per gli studenti che hanno perso un professore degno di essere chiamato tale. Un professore che l'anno scorso ci ha fatto appassionare alla Storia dell'Arte Medievale, che ci ha portato a seguire tutte le sue lezioni, non per obbligo ma perchè era un piacere per noi ascoltarlo.
    Aveva ancora così tanto da comunicare... e così tanto da vivere...
    Era un uomo pieno di entusiasmo per il suo lavoro e che grazie a questo ha dato tanto al mondo della cultura e tanto avrebbe ancora dato.
    Sono sentitamente dispiaciuta e come me i miei colleghi. Lo ricorderemo sempre con affetto.

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  3. Sicuramente era un prof. speciale, ho frequentato qualche anno fa un suo breve corso e al di là dell'immensa competenza era un ottimo divulgatore. E pensare che eravamo studenti di Economia a Oristano,riuscì a rapire la nostra attenzione in una manciata di ore...

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    1. Luana:
      Una persona che merita i più cordiali ringraziamenti per gli apporti culturali di cui è stata artefice. Un professore che sapeva coinvolgere e trasmettere la sua passione per l'arte; che non si limitava a recitare la "pappardella", ma riusciva in modo talvolta persino divertente a rappresentare , come se lo si potesse vedere davvero , l'oggetto dei suoi discorsi e delle sue spiegazioni, anche solo chiudendo gli occhi e ascoltando le sue parole. Io lo ringrazio davvero per il modo in cui mi ha fatto avvicinare alla sua materia. Penso che sia una grandissima perdita per la cultura sarda e non solo . Addio ...

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  4. Ho avuto la grande fortuna di seguire le sue lezioni l'anno scorso:non ne persi una, era un vero piacere stare ad ascoltarlo. Si capiva immediatamente che era una mente non comune, assolutamente sopra la media. Se ne va un Professore con la P maiuscola, che sapeva trasmettere con rara capacità didattica la sua profonda conoscenza nonché la sua viscerale passione per ciò che insegnava. Purtroppo una grossa perdita per la nostra università, per la cultura e per la nostra isola a cui ha dato lustro!

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