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lunedì 21 ottobre 2024

Sidone, uno dei porti più importanti dell'antichità.

 Sidone, uno dei porti più importanti dell'antichità.


Sidone è il nome greco dell'antica città portuale situata 40 km a sud di Beirut, una delle più potenti città-stato dell'area Siro-palestinese. Famosa per la produzione di un costoso colorante porpora che divenne simbolo di regalità, la sua storia risale al 4000 a.C. ed è citata anche da Omero nell'VIII secolo a.C. quando menziona l'abilità dei Sidoni nella produzione del vetro, un’attività che contribuì notevolmente alla ricchezza e alla fama della città.

Nel IX secolo a.C., la principessa Izebel, figlia del re di Sidone Etbaal, sposò il re Acab di Israele, unendo i destini dei due regni. Sidone è spesso citata nella Bibbia e fu visitata sia da Gesù che da San Paolo. La città è considerata uno dei principali centri della cultura fenicia, essendo un porto in cui approdavano e salpavano molte navi. Proprio grazie al commercio marittimo Sidone prosperò, infatti gli artigiani locali erano noti per la loro abilità nella costruzione di navi e nella navigazione. Già nel terzo millennio a.C., i marinai di Biblo avevano sviluppato navi capaci di affrontare le sfide del mare, trasportando legno di cedro in Egitto. In seguito, insieme a Biblo, Tiro, Adaros e Beirut, Sidone contribuì a una fiorente rete commerciale mediterranea, riconosciuta anche come mediatrice culturale.


I prodotti di Sidone, in particolare la tintura purpurea ottenuta dai molluschi murex, erano molto ricercati. I tessuti tinti di porpora divennero famosi per la loro qualità e celebrati in testi antichi come la Bibbia e l'Odissea. Gli impianti di produzione della tintura, scoperti dagli archeologi, rivelano una produzione su larga scala, con fabbriche situate ai margini della città a causa dell’odore sgradevole emanato dai molluschi in decomposizione.
Sidone fiorì come parte di una confederazione di città-stato lungo la costa della terra di Canaan. Sebbene condividessero una cultura comune, le città operavano come stati sovrani, competendo tra loro. Nel X secolo a.C., il potere si spostò a Tiro, grazie ai re Abibaal e a suo figlio Hiram, che strinsero alleanze commerciali con il regno di Israele. Sidone, per contro, cercò di rafforzare i propri legami attraverso il matrimonio tra Izebel e Acab. Tuttavia, l'insistenza di lei nel mantenere la propria religione generò conflitti, soprattutto con il profeta Elia.


La storia di Sidone fu segnata da conquiste e sconfitte: fu sottomessa da diversi popoli, inclusi i Siri, i Persiani e, infine, da Alessandro Magno nel 332 a.C. I Sidoni, spaventati dalla fama di Alessandro, si arresero senza combattere e deposero il loro re Stratone II, considerato un alleato di Dario. Dopo la morte di Alessandro, la città passò sotto il dominio del generale Seleuco I, che fondò la dinastia seléucida, favorendo l’ellenizzazione della regione.


Con l'annessione dell'area fenicia all'Impero Romano nel 64 a.C., Sidone divenne parte della metà orientale dell'impero, evolvendo in quello che sarebbe diventato l'Impero Bizantino. Tra il 395 d.C. e il 750 d.C., la città affrontò devastazioni a causa di terremoti e pestilenze, fino alla conquista da parte degli Arabi musulmani. La ricca storia di Sidone, con la sua tradizione commerciale e culturale, continua a influenzare la regione e a raccontare il suo passato vibrante.

Immagini dal web.

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