Il Natale, la nascita di Gesù
Articolo di Pierluigi Montalbano
Duemila anni fa, in una grotta a Betlemme, nasceva Gesù, il Figlio di Dio. Secondo la tradizione, era figlio del falegname Giuseppe e della giovanissima Maria. A 12 anni predicò nel tempio, poi combatté contro Satana nel deserto per 40 giorni, ricevette il battesimo a 30 anni da Giovanni, morì crocifisso tre anni dopo e risorse dopo tre giorni, come annunciato ai suoi 12 apostoli. Andando a ritroso nel tempo, troviamo varie popolazioni che adoravano l'astro più vicino al nostro pianeta: il sole, il creatore, Dio. Le religioni andavano in parallelo con l'astrologia, una delle scienze più studiate. Costellazioni, movimenti astrali, eclissi, precessioni, erano tutti eventi oggetto di approfondimenti. La divinazione di Horus, Dio sole dell'Egitto, risale a 3000 anni prima di Cristo. La sua vita è una serie di
mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo riportate nelle scritture geroglifiche. Il termine horizon, orizzonte, deriva dall'inglese “horus has risen” cioè Horus è risorto. Anche Hours, ore, deriva da “Horus” e rappresenta il percorso del sole durante la giornata. Anche tramonto ha origine da questa mitologia e dall'eterna lotta del figlio di Dio con un'entità maligna: Set, fratello malvagio di Horus. Ad ogni alba Horus vinceva la sua guerra contro Set che aveva il sopravvento la sera, il tramonto appunto. Horus nacque il 25 dicembre del 3000 a.C. dalla vergine Isis-Meri, accompagnato da una stella dell'est, che i re seguirono per trovare e portare doni al neonato salvatore. All'età di 12 anni era un prodigioso insegnante bambino. All'età di 30 anni venne battezzato da Anup e da quel momento iniziò il suo ministero. Horus aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, compiva miracoli e poteva camminare sulle acque. A Horus venivano attribuiti vari nomi simbolici, come “la verità”, “la luce”, “il figlio eletto di dio”, “il buon pastore”, “l'agnello di dio”, e molti altri. Dopo essere stato tradito da Typhon, Horus fu crocifisso, sepolto per 3 giorni, e poi è risorto.
Attis, divinità Frigia, nacque nel 1200 a.C. da una vergine (Nana) il 25 dicembre, crocifisso, sepolto in una tomba e dopo 3 giorni è risorto.
Krishna dell'India nacque nel 900 a.C. da una vergine (Devaki) il 25 dicembre con una stella dell'est che segnalava il suo arrivo. Dopo aver compiuto miracoli coi suoi discepoli, fu crocifisso e dopo la sua morte è risorto.
Dioniso della Grecia nacque nel 200 d.C. da una vergine il 25 dicembre, era un insegnante viaggiatore che compiva miracoli, come trasformare l'acqua in vino; veniva chiamato anche “re dei re”, “l'unigenito di dio”, “l'alfa e l'omega” e molti altri. Fu crocifisso e poi risorse.
Il Persiano Mitra nacque da una vergine il 25 dicembre, aveva 12 discepoli, compiva miracoli. Dopo la sua morte fu sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto. Veniva chiamata anche “la verità”, “la luce”. Anche nel culto di Mitra, la domenica era un giorno sacro.
Tutti i riferimenti temporali hanno un particolare rilievo astrologico. La stella dell'est, che guidò i Magi, è Sirio, la stella più luminosa della volta celeste. Essa il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della “Cintura di Orione” chiamate i “Tre Re” (magi), esattamente nel punto in cui sorge il sole il 25 dicembre. La ragione per cui i tre re seguono la stella dell'est è per trovare l'alba, ossia la nascita del sole.
La vergine Maria è la costellazione Virgo, vergine in latino. Il geroglifico antico per Virgo era qualcosa di molto simile ad una M. Questa è la ragione per cui Maria, come molte altre madri vergini, ad esempio la madre di Adone (Mirra) o la madre di Budda (Maya), iniziarono per questa lettera. Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come “Casa del Pane” e la rappresentazione di Virgo è una vergine che tiene un covone di grano. Questa casa del pane e il simbolo del grano rappresenta i mesi di Agosto e Settembre, il tempo della mietitura. A sua volta, Betlemme, si traduce letteralmente come “Casa del Pane”.
La morte e la nascita (resurrezione) coincidono con un curioso evento astrologico che si verifica a cavallo tra il 25 dicembre ed il solstizio d'inverno: dal solstizio d'estate al solstizio d'inverno, i giorni diventano più corti e freddi e dalla prospettiva dell'emisfero nord, il sole appare muoversi continuamente verso sud e diventare più piccolo e più debole. Il 22 dicembre il sole raggiunge il punto più basso sull'orizzonte dopo essere sceso verso sud ininterrottamente dal solstizio di primavera. Smette di muoversi verso sud per circa 3 giorni rimanendo in asse con la costellazione della Croce del Sud, ed ecco il Cristo morto in croce. Tre giorni dopo la (ri)nascita. Il 25 dicembre il sole si muove di un grado: giorni più lunghi e più caldi, nuovi raccolti e natura di nuovo in fiore. Il (Dio) sole è morto sulla croce (del sud). Questa è la ragione per la quale Gesù e altre divinità legate al sole caratterizzeranno come la crocifissione, una morte seguita dopo 3 giorni ad una resurrezione. È il periodo di transizione nel quale il sole modifica la sua direzione di nuovo verso l'emisfero nord, portando la primavera e quindi la salvezza.
Nella foto di Maurizio Cossu il nuraghe Sa Fraigada di Sinnai.
Uhm... Bart Ehrman ha scritto un libro sull'ipotesi che Gesù non sia mai esistito. Concordo con la sua conclusione: il chiasso che il cristianesimo ha fatto è troppo grosso perché dietro non ci fosse proprio nulla.
RispondiEliminaQuanto al 25 dicembre... ho letto che il più antico testo che afferma che Gesù sia nato un 25 dicembre risale a circa il 1000 (mille) d.C. OK, dovendo scegliere convenzionalmente una data, ne hanno scelta una già usata da altri culti. E magari gli hanno appiccicato anche altre storielle provenienti da altri culti. Ma questo non prova proprio nulla.
Gabriele Speranza