giovedì 31 ottobre 2019
Archeologia in Sardegna. Gli insediamenti della Civiltà Nuragica nel Sinis Riflessioni di Alessandro Usai
Archeologia in Sardegna. Gli insediamenti della Civiltà Nuragica nel Sinis.
Riflessioni di Alessandro Usai
Gli insediamenti nuragici del Sinis
accompagnano il periodo d’oro dei nuraghi, corrispondente alla fase di maturità
sopra descritta (Bronzo Medio 3 e Bronzo Recente), e caratterizzano
primariamente il periodo che seguì l’interruzione dei nuraghi, cioè le fasi di
trasformazione, crisi e degenerazione-dissoluzione (Bronzo Finale e Primo
Ferro). In questo campo d’indagine si può disporre di dati apprezzabili, grazie
agli scavi nell’abitato di Su Murru
Mannu sotto il tofet di Tharros
e grazie alle ricerche territoriali sistematiche. Inoltre informazioni utili
vengono dai primi studi sull’insediamento di Sa Osa – Cabras, situato in
prossimità della sponda destra del Tirso e quindi al di fuori dell’area geografica
del Sinis. Secondo i miei conti, nel Sinis si conservano i resti di almeno 71
insediamenti nuragici grandi e piccoli, con una densità complessiva di quasi
0,6 insediamenti per chilometro quadrato. Tuttavia le conoscenze sono assai
lacunose e l’impressione che se ne
ricava è probabilmente molto riduttiva. La vegetazione sull’altopiano basaltico
ostacola la visibilità delle
mercoledì 23 ottobre 2019
Archeologia in Sardegna. Le sculture di Mont’e Prama: Contesto, scavi e materiali. Alle origini del fenomeno Mont'e Prama. La Civiltà Nuragica nel Sinis. Riflessioni di Alessandro Usai
Archeologia in Sardegna. Le sculture di Mont’e Prama: Contesto, scavi
e materiali.
Alle origini del fenomeno Mont'e Prama. La Civiltà Nuragica nel Sinis.
Riflessioni di Alessandro Usai
Il complesso di Mont’e Prama è un fenomeno
archeologico senza confronti nell’Oristanese e nell’intera Sardegna. La sua
unicità potrebbe essere il sintomo di una reazione o risposta locale delle
comunità tardo-nuragiche del Sinis a condizioni particolari dovute a fattori
interni o esterni, nell’ambito del processo di generale trasformazione culturale
che investe l’intera Sardegna tra il Bronzo Finale e il Primo Ferro. Pertanto
la presentazione del quadro complessivo del Sinis nuragico costituisce un
tentativo rivolto non solo a ricomporre lo scenario su cui si staglia il
fenomeno di Mont’e Prama, ma anche a individuare le peculiarità di uno
specifico contesto culturale, peculiarità che potrebbero avere un rapporto con
la singolarità della risposta ipotizzata. Il Sinis sembra aver interpretato a
proprio modo la parabola della civiltà nuragica; anzi, sembra aver espresso le stesse
tendenze generali che appaiono nel resto dell’Isola,ma con manifestazioni
distinte per quantità o qualità, che richiedono un’interpretazione adeguata. Nel Sinis si
esprimono in modo ancora più marcato che nel resto della Sardegna quegli
aspetti contraddittori che generalmente distinguono le
lunedì 21 ottobre 2019
Arte. Analisi semiotica COMPARATIVA di un quadro “in cerca di autore” (probabile André Derain). Riflessioni di Alberto Zei
Arte. Analisi
semiotica COMPARATIVA di un quadro “in cerca di autore”
(probabile
André Derain).
Riflessioni di Alberto Zei
Qualche tempo fa, fu pubblicato un articolo
riguardante il ritrovamento di un quadro nella Roma romantica, attribuibile ad
Andrè Derain sulla base di iniziali apprezzamenti dei tratti pittorici tipici di
questo autore. Derain infatti, come noto, aveva abbracciato all’inizio del
secolo scorso, l’ emergente stile detto delle “Fauves” ossia, delle bestie
feroci. Questo termine attribuito allo stile di tipici rappresentanti di una
nuova moda della pittura realizzata con colori randomici quanto cromaticamente
violenti, da dare allo stile l’appellativo di “belve. Si trattava di un quadro acquistato diversi decenni
fa a Londra da un appassionato d’arte che trovava nello stile del contenuto e
nella dedica al Presidente americano Delano Roosevelt nel retro quadro un
interesse artistico e storico di
martedì 15 ottobre 2019
Archeologia. Il Primo Ferro nuragico nella Sardegna centro-occidentale. Articolo di Alessandro Usai
Archeologia. Il Primo Ferro nuragico nella
Sardegna centro-occidentale
Articolo di Alessandro Usai
Riassunto: La Prima Età del Ferro è documentata
nell’Oristanese e nelle zone adiacenti da contesti materiali presenti in
nuraghi, insediamenti, santuari, ripostigli e sepolture. L’analisi tipologica
delle ceramiche rivela una distinta facies centro-occidentale con scarsa
decorazione geometrica, a cui si aggiungono manufatti metallici e ornamenti.
Gli insediamenti sono spesso caratterizzati da muraglie perimetrali, forse
tipiche del periodo di transizione tra le età del Bronzo e del Ferro.
Il
presente contributo si concentra sulla diffusa facies oristanese del Bronzo
Finale terminale-Primo Ferro iniziale e sui documenti più episodici della fase
recente del Primo Ferro. Entrambi i momenti sono caratterizzati da contesti
ceramici con scarsissima decorazione geometrica e pertanto sono stati
erroneamente riversati nel calderone “pregeometrico” del Bronzo Finale; ma le
recenti edizioni di importanti contesti consentono di restituire la giusta
collocazione alla documentazione materiale del
giovedì 3 ottobre 2019
Archeologia. Il Bronzo medio della Sardegna. Articolo di Anna Depalmas
Archeologia. Il
Bronzo medio della Sardegna
Articolo
di Anna Depalmas
ISTITUTO
ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, ATTI DELLA XLIV RIUNIONE SCIENTIFICA. LA
PREISTORIA E LA PROTOSTORIA DELLA SARDEGNA
Cagliari,
Barumini, Sassari 23-28 novembre 2009 - Volume I - Relazioni generali
Il lungo
periodo (secoli XVIII-XIV) appare caratterizzato da uno sviluppo culturale di
cui sembra possibile definire solo parte dei processi mentre prive di sufficiente
dettaglio risultano le articolazioni interne in due o tre fasi. Nell’intento di
sincronizzare le sequenze con quelle peninsulari, si tende a distinguere tre
fasi: gli aspetti Sa Turricola (BM 1), San Cosimo (BM 2) e “a pettine” (BM 3)
(Lo Schiavo 2002, p. 52); oppure: Sa Turricola, “con associazioni tipologiche
rinnovate” e “a pettine” (Usai 1998, p. 129); o ancora: Sa Turricola, Monti Mannu
e San Cosimo (Ugas 2005); tali scansioni non sembrano però del tutto chiare.
Recenti organizzazioni dei dati in tabelle di associazioni (Depalmas 2005,
Tanda et alii 2003) hanno consentito l’ipotesi di almeno tre fasi, due
delle quali ben distinte: BM I-facies Sa Turricola, caratterizzata da un
limitato numero di elementi; BM II di più lunga durata contraddistinta dalla
progressiva introduzione di elementi vascolari che preannunciano il Bronzo
recente. Piuttosto difficile invece enucleare la fase BM III, in cui pur
permanendo elementi tipici del BM come le decorazioni plastiche e l’olla a tesa
interna, compare la decorazione “a pettine” ma forse non ancora con il
repertorio completo di sintassi decorative che caratterizzerà il Bronzo
recente. Il Bronzo medio della Sardegna appare comunque un periodo
caratterizzato da articolazioni
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