Archeologia. Sardegna: gli Shardana sono i sardi Nuragici?…ai confini della Fantarcheologia. Cosa sostengono Francois Champollion, Rouge` Emanuel, Francois Chabbas, Giovanni Lilliu, Renato Peroni, Michel Gras, Robert Drews, Vassos Karageorgìs, Giovanni Ugas e Christian Greco, d’accordo con Massimo Pallottino? Per quale motivo studiosi come D’Oriano, Maspero, Sandars, Vagnetti, Cavillier non sono d’accordo con i primi?
Articolo di Stefano Lecca
“La civiltà dei nuraghi si direbbe invero ancora oggi, nonostante decenni di esplorazioni e di studi, relegata quasi sul margine dell’interesse della disciplina preistorica ed archeologica ufficiale, come un dominio incantato e nebuloso, disseminato di agguati e di misteri. Gli scavi sistematici iniziati soltanto agli albori del nostro secolo, in modo frammentario, e tuttora limitatissimi rispetto all’ampiezza del territorio e al numero imponente delle superstiti rovine antiche; le pubblicazioni per lo più confinate in atti accademici di scarsa diffusione o in periodici e fascicoli circoscritti all’ambiente isolano; la stessa natura della cultura paleosarda, apparentemente chiusa in se stessa e segnata da caratteri di inconfondibile originalità, tale da aver scoraggiato, sino a questi ultimi anni, un tentativo di inquadramento organico e criticamente soddisfacente della Sardegna nello sviluppo della preistoria e protostoria mediterranea: tutti questi motivi, singolarmente o presi assieme, potranno addursi a spiegare le perduranti incertezze ed approssimazioni nella conoscenza e nella valutazione di una delle più suggestive esperienze culturali del mondo antico. Se alla Sardegna preromana manca l’eco della tradizione poetica e storica che nobilita gli avanzi delle civiltà preclassiche del Mediterraneo orientale, il linguaggio delle sue innumerevoli torri ciclopiche, dei