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lunedì 25 dicembre 2023

Natale, ogni epoca ha il suo presepe.

Natale, ogni epoca ha il suo presepe.



La scena di caccia rappresentata dal gruppo di bronzetti trovati a Monte Vittoria di Esterzili nel tempio a megaron Sa Domu de Orgia, vede un cervo inseguito da un cacciatore accompagnato da un cane. Un offerente tiene in mano un vassoio colmo di doni e un altro porta un cervo sulle spalle. Sono presenti anche un muflone e un personaggio con il gonnellino e il copricapo con corna ricurve tipico dei guerrieri shardana. Completano l'iconografia due sacerdotesse con mantello che pregano tenendo una torcia in cui si notano le fiamme. Ogni personaggio partecipa al racconto della caccia sacra, ossia un rituale di offerta di cibo alla divinità in cui le piccole sculture in bronzo esprimono il carattere, le virtù e le gesta dei partecipanti al rito. Purtroppo la quasi totalità dei bronzetti è stata spostata dal luogo d'origine causando la perdita del ruolo. Immaginate di togliere dal nostro presepe cristiano il bue o Gesù Bambino o Giuseppe o uno dei Re Magi per metterlo isolato nella vetrina di un museo. Perderebbe la sua identità e diverrebbe un semplice personaggio, totalmente privo di attributi sacri. È proprio ciò che è accaduto ai nostri bronzetti: non è più possibile interpretarne il ruolo con precisione. Spero che in futuro qualche archeologo illuminato riesca a trovare un sito intatto così da conservarne il racconto iconografico.

1 commento:

  1. Spiace osservare che il “presepe di Santa Vittoria” è una ricostruzione di pura fantasia e, quindi, arbitraria.
    Infatti, come argomentato da Lilliu in uno degli ultimi articoli, la scena è una ricostruzione arbitraria, a partire, dal supposto cacciatore, che “non può sostenere il cervo perché tiene impegnate ambedue le mani una delle quali è alzata nel gesto della preghiera e l’altra protesa nell’atto di presentare un piatto con doni offerti alla divinità.” (G. Lilliu, La tomba di giganti di Bidistili…, p. 179)

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