mercoledì 2 luglio 2014
Cartografia nautica e portolani.
Cartografia nautica e Portolani
di Rolando Berretta
Per
chi vuole capire qualcosa della Cartografia Portolana non esiste alternativa.
Deve abituare la MENTE a vedere questo tipo di schemi:
Ho
spiegato diverse volte come si realizzano questi schemi; vado oltre. Ci sono le
16 direzioni famose della bussola più la altre sedici fondamentali per la
creazioni delle croci.
Le –croci- dovrebbero essere due dentro la
stesso giro di compasso. Ho evidenziato quelle principali che, nei Portolani,
nascondono una griglia equivalente ai nostri meridiani e paralleli.
Ripeto:
quelle croci nascondono i meridiani e i paralleli secondo i nostri canoni
geografici.
Spesso
il Mediterraneo viene raffigurato con una, sola, rosa dei venti.
E’
esattamente la stessa cosa.
La croce centrale permette di vedere, e
ricreare le due rose dei venti canoniche.
Benincasa
disegna il giro di compasso centrale. Facilmente si ricavano gli altri due.
Nell’immagine ci sono altri due punti importanti: nella penisola Anatolica e sulla
testa della Penisola Iberica.
Li
cadono le linee che permettono di sincronizzare la carta con il Tropico e il
circolo Polare.
Cercate
di vedere la CROCE CENTRALE, il suo orientamento, e provate a ricavare i
meridiani e i paralleli che si intravedono. Piano piano si comincia a leggere
la ragnatela.
Detto
ciò passiamo alle cose serie.
Nel
1.313 il genovese Pietro Vesconte se ne andò a Venezia. A Venezia collaborò con
Marin Sanudo, un fanatico delle Crociate. Basta navigare con Internet per
approfondire il tutto.
Marin
Sanudo creò il: LIBER SECRETORUM
FIDELIUM CRUCES con allegata una carta di Pietro Vesconte. Portò tutto dal
Papa etc etc ( per i particolari vedere con Internet).
Io
ho guardato la carta e mi sono chiesto: ma di quali segreti e di quali croci si
parla? La Croce, per un credente, è una sola. Qui si parla di croci; al
plurale.
Ho
messo qualche linea su quella carta e ho visto le due croci. Una per il
Mediterraneo e l’altra per il Mar Nero. Sono due scale diverse e sono
segnalate.
A
questo punto sono andato a cercare i meridiani e i paralleli nascosti nella due
croci.
Alla
faccia della precisione:
Il
resto… alla prossima. Le sorprese, sono, solo all’inizio.
(Non
andate oltre con le misure!)
Tutte
le carte portolane stanno cercando di riproporci questo tipo di Mediterraneo.
Nulla
da dire per il pezzo che riguarda la tratta tra il Mar Nero e le Baleari. E’
molto preciso. Ma…come dimostrano tutte le carte, la Penisola Iberica non va
bene. Li c’è un’altra carta con un altro tipo di Proiezione.
La
scala propostaci da Pietro Vesconte va studiata di nuovo. Li c’è una croce
diversa.
Infatti……
Pietro
Vesconte ha commesso un errore banalissimo; ha creato la ragnatela sulle 16
direzioni che riguardano direttamente le croci. Non si è accorto che ha
utilizzato una carta che aveva già impostate le linee dei meridiani e dei
paralleli.
L’errore
ha provocato una diversa inclinazione al resto del Mediterraneo. Una
inclinazione di una quarta di vento. Come segnalato da Colombo. Una persona
pratica di carte geografiche… doveva notare la strana inclinazione dentro il
Mediterraneo e, non oltre il meridiano delle Azzorre; dove terminano le carte
portolane, esattamente sul meridiano dei Sargassi. Bravo Colombo.
Vediamo, con una sola immagine, di
spiegare cosa è successo. Mi avvolgo della presunta carta di Marino di Tiro,
quella con gli 80 settori da 4,5 gradi.
Per
chiarezza di immagini ho utilizzato, per il Mediterraneo, il portolano di
Vesconte Maggiolo.
Pietro
Vesconte ha utilizzato, per la Penisola
Iberica, questo modello di carte. Nessun problema per i paralleli. Sono
precisi. Per i meridiani ha dovuto spostare il resto della carta di 4,5 gradi (
un settore: 1). Adesso la Penisola Iberica di Marino di Tiro e quella dei
Portolani sono coincidenti ma … guardate dove è finito il Mar Nero e
Alessandria d’Egitto.
Siamo,
solo, agli inizi del 1.300 (carta di Angelino Dulcert 1339)
Siamo
nel periodo che molti fraticelli partirono da Genova e si misero a preparare
carte per i mercanti. C’era da fare soldi.
E’ il periodo di Opicino de Canistris (1334)…
A proposito di croci…
Sempre
a proposito di croci….. quella arancione è quella di Opicino.
E,
nel 1500, arrivò Cabral in Brasile e lo ribattezzò : INSULA VERA CRUX.
Prima
lo raffiguravano con dei pezzi di Australia…..
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come hanno fatto i Portoghesi ad alterare il meridiano del Brasile che per il trattato di Tordesillas non lo comprendeva
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Grazie, Pierluigi!
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