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mercoledì 11 settembre 2024

Nora, una città millenaria.

Nora, una città millenaria.

Nora, una delle città sarde più antiche, si trova lungo la costa sud occidentale della Sardegna, a 30 km da Cagliari e occupa un pianoro roccioso che penetra nel mare con due punte: quella del Coltellazzo  dove c'è la torre spagnola, e quella denominata Sa punta ’e su Coloru. Sono presenti 3 insenature, ognuna delle quali è  adatta a ospitare le imbarcazioni secondo il vento del momento.  Il colle di Tanit domina l'area urbana dell'istmo più vicina alla terraferma. Dove oggi c'è la chiesetta di Sant’Efisio si trovava il tofet. Le indagini archeologiche iniziano a fine '800 ma le campagne di scavo più "scientifiche" risalgono solo a 30 anni fa. Grazie alla Stele di Nora sappiamo che la frequentazione dell'approdo risale almeno al IX a.C. ma la scarsità di edifici  fa pensare più ad uno scalo commerciale che a una città. Le tracce si fanno corpose tra il VII e il VI a.C. quando l'area viene dotata di strutture che annunciano la nascita della città: magazzini per le merci, infrastrutture portuali, piazzette e un

edificio di culto di 75 mq con un bel pavimento in pietra. Intorno al 550 a.C. viene edificato il santuario del Coltellazzo, un vasto edificio terrazzato e pavimentato in cui si notano blocchi squadrati di riutilizzo che testimoniano la presenza in città di una precedente architettura di pregio. 



Nel V secolo a.C. Nora attraversa un florido periodo commerciale grazie all'influenza cartaginese che stringe alleanze strategiche per i suoi traffici mercantili e imperiali. Il quartiere artigianale si sviluppa notevolmente e viene arricchito con cisterne, magazzini e impianti industriali. Un altro edificio di culto con due ambienti viene realizzato nelle vicinanze e arricchito con una bella pavimentazione in cocciopesto. 



Un altro importante luogo di culto è il santuario di Sa punta ’e su Coloru, scavato cento anni fa. I materiali trovati suggeriscono un utilizzo già in età punica come testimonia il coronamento con sole alato e fila di urei, elementi simili a quelli presenti nelle strutture sacre del Vicino Oriente. Ai margini dell’abitato di Nora ci sono le necropoli e il tofet. Il rituale funerario passa dalla cremazione dei defunti all'inumazione in tombe a pozzo ipogeiche come quelle di Cartagine. 



È notevole l’abbondante presenza di corredi con materiali d'importazione dall'area greca e da quella etrusca. Quanto al tofet, il cimitero dei bimbi, in base alla tipologia di stele rinvenute si data al 600 a.C. il primo impianto, e al 300 a.C. il suo abbandono. Nel IV secolo il circondario di Nora appare interessato dallo sfruttamento delle risorse disponibili, soprattutto agricole, minerarie e di cava, tutte attività che si intensificano in epoca romana.



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