venerdì 12 luglio 2013
Nuovi scavi archeologici a Nora, portato alla luce l'impianto della città romana
Nuovi scavi archeologici a Nora, portato alla luce l'impianto della città romana
Con i nuovi ritrovamenti nel sito di epoca romana a Nora, nel comune di Pula (Sud ovest Sardegna) ha preso il via il progetto di ricognizione e scavo archeologico Isthmos. Gli archeologi portano alla luce una canalizzazione per il deflusso delle acque, varie strutture murarie e un tratto di strada basolata.
Il programma é diretto dai docenti della cattedra di Archeologia Classica dell'Università di Cagliari, Simonetta Angiolillo e Marco Giuman, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano, responsabile Maurizia Canepa.
L'area interessata allo studio e agli scavi, che proseguiranno sino al 2017, é quella del promontorio di Nora nell'ex area della Marina Militare poco oltre l'istmo che collega la penisola all'entroterra. Si tratta di una zona solo parzialmente indagata in passato e recentemente riacquisita dal pubblico demanio. Le operazioni sul campo, svolte con il supporto e la collaborazione del Comune di Pula, sono state precedute dalla raccolta del materiale bibliografico e d'archivio, dalla cartografia storica e dalle foto aeree storiche. Nel maggio del 2013 si é svolta una campagna di ricognizione preliminare, contestualmente a indagini geofisiche, che ha permesso di individuare le strutture archeologiche. Alle attività di scavo e laboratorio della campagna 2013 prenderanno parte una cinquantina di studenti dei corsi di specializzazione in Beni Archeologici dell'Ateneo cagliaritano.
Resta da capire, e vorrei segnalarlo con un filo di polemica, quando inizieranno gli scavi per individuare l'impianto nuragico, segnalato alla soprintendenza alla fine del 2012 e illustrato in questo articolo che pubblicai il 17 Settembre 2012 dopo la segnalazione in soprintendenza. Purtroppo devo prendere atto, ancora una volta, che i fondi sono destinati a epoche, romana e fenicio-punica, che pur essendo importanti per la ricostruzione del mosaico di notizie che aiutano a ricostruire la storia della Sardegna, non rispecchiano la storia antica peculiare della nostra isola, quella nuragica.
(http://pierluigimontalbano.blogspot.it/2012/09/nora-individuato-un-villaggio-nuragico.html)
Nelle immagini:
sopra...la città romana
sotto...la città nuragica sommersa
Con i nuovi ritrovamenti nel sito di epoca romana a Nora, nel comune di Pula (Sud ovest Sardegna) ha preso il via il progetto di ricognizione e scavo archeologico Isthmos. Gli archeologi portano alla luce una canalizzazione per il deflusso delle acque, varie strutture murarie e un tratto di strada basolata.
Il programma é diretto dai docenti della cattedra di Archeologia Classica dell'Università di Cagliari, Simonetta Angiolillo e Marco Giuman, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano, responsabile Maurizia Canepa.
L'area interessata allo studio e agli scavi, che proseguiranno sino al 2017, é quella del promontorio di Nora nell'ex area della Marina Militare poco oltre l'istmo che collega la penisola all'entroterra. Si tratta di una zona solo parzialmente indagata in passato e recentemente riacquisita dal pubblico demanio. Le operazioni sul campo, svolte con il supporto e la collaborazione del Comune di Pula, sono state precedute dalla raccolta del materiale bibliografico e d'archivio, dalla cartografia storica e dalle foto aeree storiche. Nel maggio del 2013 si é svolta una campagna di ricognizione preliminare, contestualmente a indagini geofisiche, che ha permesso di individuare le strutture archeologiche. Alle attività di scavo e laboratorio della campagna 2013 prenderanno parte una cinquantina di studenti dei corsi di specializzazione in Beni Archeologici dell'Ateneo cagliaritano.
Resta da capire, e vorrei segnalarlo con un filo di polemica, quando inizieranno gli scavi per individuare l'impianto nuragico, segnalato alla soprintendenza alla fine del 2012 e illustrato in questo articolo che pubblicai il 17 Settembre 2012 dopo la segnalazione in soprintendenza. Purtroppo devo prendere atto, ancora una volta, che i fondi sono destinati a epoche, romana e fenicio-punica, che pur essendo importanti per la ricostruzione del mosaico di notizie che aiutano a ricostruire la storia della Sardegna, non rispecchiano la storia antica peculiare della nostra isola, quella nuragica.
(http://pierluigimontalbano.blogspot.it/2012/09/nora-individuato-un-villaggio-nuragico.html)
Nelle immagini:
sopra...la città romana
sotto...la città nuragica sommersa
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Sempre la solita storia, cioè la storia dei "vincitori" : l'impero non ha mai fine..!
RispondiEliminaUn botanico serio non studia un'albero solo guardando le foglie, tralasciando le radici profonde...?
Non capisco un granchè di finaziamenti per la ricerca archeologica, ma vedo con i miei occhi, fisicamente miopi, cose che mi accecano...Esempio : ad Aidomaggiore è stato eseguito solo uno scavo archeologico - la tomba dei giganti di Iscrallotze - ebbene, quest'opera sembra un'incompiuta, come tante opere pubbliche fatte... e poi abbandonate, e quello fatto rischia di diventare una rovina moderna.
Mi auguro che prima o poi ci accorgimo della ricchezza che abbiamo sotto i piedi!!!