La storia delle
strade
di Alberto Bucchi
Delle strade si possono dare diverse definizioni. Tuttavia
ritengo che la strada propriamente detta nasca, in linea generale, nel momento
in cui un gruppo sociale conclude il suo processo di insediamento e di
controllo su un certo ambito territoriale. L’avvento dell’”homo sapiens”
attorno a 40.000 anni fa accelera la diffusione migratoria e la scoperta del
primo mezzo di trasporto: la slitta, trainata da buoi, cani e poi cavalli. Con
la slitta non era ancora iniziata la storia della strada, ma la slitta,
cominciando la vicenda dei trasporti terrestri, va considerata la progenitrice del
carro, nella linea evolutiva culminata con l’invenzione della ruota. La ruota
costituisce un salto di civiltà nella storia dell’uomo, realizzando il moto
rotatorio. L’applicazione delle ruote alla slitta ha come primo riferimento
archeologico il tempio di Inama nella bassa Mesopotamia, dove alcune tavolette,
risalenti al 3.200 a.C., ne riportano uno schizzo esplicito. L’evoluzione della
ruota dalla forma massiccia alla geometria a raggi, fino al suo svincolarsi
dalla solidarietà con l’asse attraverso il mozzo, si sviluppa nel secondo
millennio a.C. estendendosi dalla valle dell’Indo all’Egitto. I ritrovamenti
nelle tombe dei re e dei notabili di queste regioni ci hanno tramandato interi
carri funebri a testimoniare il