Archeologia. Sarà visibile per due settimane il più antico manoscritto dei 10 Comandamenti
Da quando è
stato scoperto, non ha quasi mai lasciato la stanza dove è conservato,
completamente al buio, per evitare danni, e nei prossimi mesi, eccezionalmente,
e solo per due settimane, sarà visibile al pubblico.
Si tratta del
frammento 4Q41, forse del I a.C., secondo alcuni la più antica testimonianza dei Dieci
comandamenti, scritta oltre duemila anni fa su una piccola striscia di pelle di
capra.
Appartiene ai
cosiddetti Manoscritti di Qumram, ritrovati, per caso, a metà del secolo
scorso, in Terra Santa, all'interno di un complesso di grotte, da alcuni
pastori beduini.
Il raro gioiello
storico, archeologico e religioso sarà esposto a Gerusalemme, al Museo di
Israele nell'ambito di una mostra comprendente una quindicina di
altri
cimeli simbolo della Storia dell'umanità, come i primi strumenti in
pietra usati dall'uomo e la prima prova dell'uso del fuoco.
Conosciuto
anche come All Souls Deuteronomio, ritrovato nell'agosto 1952, da un
beduino,nella quarta grotta di Qumran, sarebbe una copia, ma...copia di cosa, visto che dovrebbe essere il più antico documento ritrovato?
La datazione del frammento, è stata eseguita con il sistema paleografico attribuendolo al periodo Erodiano ovvero fra il 30 e il 1 a.C. A questo proposito l'Enciclopedia Treccani riporta:
La datazione del frammento, è stata eseguita con il sistema paleografico attribuendolo al periodo Erodiano ovvero fra il 30 e il 1 a.C. A questo proposito l'Enciclopedia Treccani riporta:
di
Luigi SCHIAPARELLI - Paul MAAS - *
"PALEOGRAFIA
(dal gr. παλαιός "antico", γραϕή "scrittura" e il suffisso
-ia delle scienze). - È, come dice il nome, la scienza delle antiche scritture,
limitatamente però a quelle dei documenti di carattere non monumentale; le scritture
dei monumenti sono studiate dall'epigrafia.
La paleografia studia lo sviluppo e le trasformazioni della scrittura, stabilendo per ogni tipo le caratteristiche e l'epoca in cui fu usato e permettendo così di stabilire con certezza l'autenticità dei documenti studiati e con grande approssimazione il tempo di quelli che non sono datati.
La paleografia studia lo sviluppo e le trasformazioni della scrittura, stabilendo per ogni tipo le caratteristiche e l'epoca in cui fu usato e permettendo così di stabilire con certezza l'autenticità dei documenti studiati e con grande approssimazione il tempo di quelli che non sono datati.
Come
ben si comprende, ci possono essere tante paleografie quante sono le scritture
usate nel mondo; ma lo studio si è limitato di fatto a quei sistemi, di cui si
hanno documenti numerosissimi, che abbracciano un vasto periodo di tempo e che
hanno notevole importanza sia storica, sia letteraria. La paleografia slava,
quella araba (v. arabi, III, p. 866 segg.), quella siriaca e quella delle
scritture indiane hanno avuto un loro sviluppo e valorosi cultori; tuttavia,
poiché solo la paleografia greca e quella latina sono assurte a dignità di
scienza autonoma, in questo articolo la trattazione è limitata ad esse."
http://www.treccani.it/…/paleografia_%28Enciclopedia-Itali…/
In altre parole, solo la paleografia greca e quella latina sono discipline autonome, il resto, essendo manipolabile, non lo è. Chi vuole convincerci dell'esistenza di un popolo con questo ritrovamento, si avvale di una cattiva informazione che genera confusione e non offre alcuna garanzia.
http://www.treccani.it/…/paleografia_%28Enciclopedia-Itali…/
In altre parole, solo la paleografia greca e quella latina sono discipline autonome, il resto, essendo manipolabile, non lo è. Chi vuole convincerci dell'esistenza di un popolo con questo ritrovamento, si avvale di una cattiva informazione che genera confusione e non offre alcuna garanzia.
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