Iscrizione punica. Tempio di Antas, Fluminimaggiore.
Una statuetta di Ḥoron offerta da un devoto a Ṣid Addir Baby
di Roberto Casti
Iscrizione
votiva di età punica incisa su frammento di base cilindrica in marmo bianco
(Dim. cm. 7 x 3 x 5) destinato a sostenere una statuetta votiva, rinvenuta nel
1967 nel corso degli scavi nel tempio di Antas presso Fluminimaggiore. Il
presente frammento corrisponde all’Iscrizione n. XIII pubblicata da M.
Fantar nel 1969 successivamente riconosciuto da Maurice
Sznycer quale parte integrante di una seconda iscrizione frammentaria di quattro righe; anche questa pubblicata da M. Fantar come Iscrizione n. VI e dove,
alla riga 2, sempre Sznycer, identifica il nome della divinità siro-palestinese
Ḥoron. L’appartenenza dei frammenti VI e XIII alla medesima iscrizione,
ricomposta solo parzialmente, verrà confermata da M. L. Uberti nel 1978.
Inquadramento cronologico: IV sec. a.
C. Cagliari Museo Archeologico
Nazionale.
Trascriviamo
in caratteri latini le sei lettere puniche incise nel
presente frammento che
corrisponde al frammento n. XIII trascritto da M. Fantar in caratteri
ebraici.
L1
(B)’BY MŠ
così
tradotto da Mohamed Fantar: [Al signore, a Ṣid potente di] Abi , statua…
(Fantar riteneva Abi un toponimo, una sconosciuta località legata al dio Ṣid
)
Trascriviamo
in caratteri latini le lettere puniche del frammento VI trascritto da M. Fantar
in caratteri ebraici.
L1 L’DN L …
L2 ḤRN ’ … L3 MGN B (N) …
L2 ḤRN ’ … L3 MGN B (N) …
L4 M‘ Q
…
Mohamed
Fantar riteneva sconosciuta la parola ḤRN della linea 2. Per lo studioso
tunisino la N finale era da attribuire a un errore dello scriba che avrebbe
scritto ḤRN anziché ḤRS, un termine che Fantar associa alla tipologia di
materiale della statuetta offerta dal dedicante (‘oro’ è infatti uno tra i
diversi significati che ḤRS assume nella lingua semitica)
Possiamo quindi
ricostruire buona parte dell’iscrizione
con alcune integrazioni proposte
sulla base di altre analoghe iscrizioni di medesima provenienza (tra parentesi
quadre le nostre integrazioni).
L1 L’DN
L[ṢD ’DR] B’BY MŠ
L2 ḤRN ’[Š NDR … BN]
L3 MGN B[N … K YŠ]
L4
M‘ Q[L’ YBRK’]
e così
traduciamo
Al signore, a Ṣid
Addir Baby, statua di Ḥoron [che ha
offerto ... figlio di] Magone, fi[glio
di ... perché ha ascol]tato la sua
vo[ce, che sia benedetto].
Bibliografia
Mohamed
Fantar, Ricerche puniche ad Antas in
Studi Semitici n. 30, Istituto di Studi
del Vicino Oriente di Roma 1969 pp.
76-77 e pp. 83-84. Tavv. XXVIII, I e XXXIII, 1.
Maurice
Sznycer, Note sur le dieu Ṣid et le dieu
Horon d’après les nouvelles inscriptions puniques d'Antas
(Sardaigne), Karthago, 15, 1969-70, pp. 67-74.
Maria
Luisa Uberti, Horon ad Antas e Astarte a
Mozia in Annali dell’Istituto
Universitario Orientale di Napoli 38 n.s. 28, Napoli 1978 pp. 316-319.
Paolo Xella D'Ugarit
à la Phénicie: sur les traces de Rashap, Horon, Eshmun, in “Die Welt des
Orients” 19, 1988, pp. 45-64.
R. Zucca, Il tempio di Antas, collana Sardegna
archeologica - Guide e Itinerari, Sassari, Carlo Delfino editore, 1989.
Giuseppe
Minunno,
Considerazioni sul culto di Antas, in Egitto e Vicino Oriente (EVO) XXVIII 2005, pp. 269-285.
spec. p. 274, nota 48.
Marco Minoja – Consuelo Cossu- Michela Migaleddu, Parole di Segni L’alba della scrittura in Sardegna, Collana
Sardegna Archeologica - Guide e Itinerari n. 47. Carlo Delfino editore Sassari
2012 p. 50.
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