Archeologia, riti iniziatici e culti. La discesa dell'Anima sulla Terra, l'intelletto, il corpo e i riti dell'immortalità.
Riflessioni di Pierluigi Montalbano
L’anima, nella sua discesa verso la Terra, percorre
molti gradini nel suo procedere verso la vita materiale e deve risalire di
grado in grado per riconquistare lo stato originario. Molti autori antichi
hanno affermato che l’anima, in origine atto intellettuale puro, prima di
unirsi a un corpo associa vari elementi. Aristide Quintiliano, citando Platone,
ha descritto la discesa delle anime spiegando l’affinità tra corpo umano e
musica e dicendo che il suono degli strumenti a corda e a fiato agisce direttamente
su nervi e arterie con il “soffio del logos” e il “soffio dell’anima”. L’anima,
finché risiede nella zona più pura del cosmo, non ha unione con il corpo e non
subisce alcuna alterazione. Quando scende e fa esperienza dei luoghi terrestri,
le sopravviene la dimenticanza della realtà superiore ed è attirata verso il
basso facendosi invadere da impulsi irrazionali, lasciandosi trasportare verso
le cose più materiali e diventando incapace di portarsi in unità con il tutto.
Platone, nel Fedone, dice che l’anima, poco prima della discesa, viene sospinta
verso il corpo trepidante di ebbrezza, alludendo al liquido che l’impregna e
l’appesantisce e poi la trascina giù. Questo pensiero è