Storia del Capodanno,
la celebrazione del passaggio dal vecchio al
nuovo
di Cecilia Gatto Trocchi
Tutte le società umane, quando
il ciclo stagionale si ripete, celebrano i riti per l'inizio di un nuovo anno:
si assiste così a una nuova origine del mondo, a una sorta di rinascita della
natura e degli uomini. Già nel 191 a.C. il capodanno fu fissato dai Romani il
1° gennaio. La mezzanotte è il momento culminante dei festeggiamenti per
l'ultimo dell'anno e l'inizio del nuovo
Nell'antica
Roma il Capodanno, che in origine si celebrava a marzo,
fu fissato il 1° gennaio nel 191 a.C. dal pontefice massimo ‒ la più alta
autorità religiosa di Roma antica ‒ con la lex
Acilia de intercalatione che si
richiamava alla tradizione instaurata dal secondo re di Roma, Numa Pompilio.
Gennaio era dedicato a Giano, il dio bifronte che guarda indietro, ossia alla
fine dell'anno trascorso, e avanti, ossia all'inizio del nuovo anno.
Il dio che si celebrava in
chiusura dell'anno era però Saturno: durante la festività dei Saturnalia di dicembre i padroni cucinavano per gli schiavi e
servivano loro suntuosi banchetti. Era il periodo dei contrari, con i servi nel
ruolo dei