Archeologia. Orthia di Sparta tra archeologia e storia
Riflessioni di Felice Di Maro
In ricordo di Umberto
Cozzoli
Un Maestro, un amico…..
Tav.1. Sparta, pianta della città da The Annual of the British School at Athens, XIII 1906-7 Pl. I.
A Sparta tra il 1906 e il 1910 la “Britishs chool at Athens” realizzò una
serie di scavi (1) che a distanza di oltre un secolo fanno ancora discutere. Il
sito, individuato come quello del Santuario di Artemis Orthia è a Sud-Est della
moderna Sparti, città che ancora oggi è il capoluogo della Laconia, regione
della Grecia a sud della penisola del Peloponneso che è divenuta isola dopo la
costruzione (realizzata tra il 1881 e il 1893) nell’istmo omonimo del canale di
Corinto. In Tav.1 il santuario è indicato con il numero 5.
Tav.2.
Santuario di Artemis Orthia. 1
Fig. 1. Stele di Xenokles con la facciata del rilievo Tempio (da Dawkins, p.297,
fig.132).
Fig.2.
Rappresentazione di Artemis Orthia su un'offerta votiva in avorio. Viene
raffigurata in possesso di uccelli che
simboleggiano la palude nella quale il santuario era stato costruito. La dea è
coronata da un diadema di canne da Dawkins, Plates XCVIII n.2).
Fig.3. Stele
votiva di un fanciullo, I sec. Dopo Cr. da Margherita Guarducci, L’Epigrafia greca dalle origini al tardo
impero, Roma 2002, seconda ristampa, p.273.
Sparta in età classica si è caratterizzata per un sistema economico e
culturale diverso da quello di Atene. Pausania nella sua “Guida della Grecia”
l’ha presentata nel libro III in tre sezioni: l’area della Laconia ma
articolata in più itinerari (A-F, si segue qui l’edizione a cura di Domenico
Musti e Mario Torelli, V ristampa 2008) e le aree degli Eleuterolaconi
suddivise nelle due penisole del Parnone e del