Capodanno, chi era San
Silvestro?
Articolo di Chiara Pizzimenti
Riti diversi in tutto il mondo
accompagnano fine e inizio anno. Come spesso accade è una tradizione già dei
Romani arrivata a noi con il calendario.
È questione di storia, di
tradizione, di riti e di scienza. Tutto nella notte che porta dal 31 di
dicembre al primo di gennaio, la notte fra l’ultimo giorno di un anno,
in questo caso del 2017 e il primo del successivo, per il
2018. Dalla notte dei tempi è momento di espiazione, di chiusura di un ciclo e
dell’inizio di un altro (quest’anno il primo di gennaio è anche un lunedì,
ottimo per far partire i buoni propositi). Non sempre però fine e inizio hanno
coinciso nella storia con dicembre e gennaio.
IL NOME
Lo dice il nome: Capodanno è il Capo dell’Anno, l’inizio dell’anno. È il primo giorno dell’anno.
Lo dice il nome: Capodanno è il Capo dell’Anno, l’inizio dell’anno. È il primo giorno dell’anno.
IL CALENDARIO
Per quella parte di mondo che segue il calendario gregoriano Capodanno è il primo giorno di gennaio. Per chi segue invece ancora il calendario giuliano, per esempio le chiese ortodosse, la data è quella del 14 gennaio, ma vale solo per questioni religiose.
Per quella parte di mondo che segue il calendario gregoriano Capodanno è il primo giorno di gennaio. Per chi segue invece ancora il calendario giuliano, per esempio le chiese ortodosse, la data è quella del 14 gennaio, ma vale solo per questioni religiose.
ROMA
Che si segua un calendario o l’altro comunque bisogna risalire all’antica Roma per le date. È stato Giulio Cesare, introducendo il calendario, nel 46 a.C., a fissare la data al primo giorno di
gennaio. Prima era stato fatto
iniziare l’anno il primo di marzo.Che si segua un calendario o l’altro comunque bisogna risalire all’antica Roma per le date. È stato Giulio Cesare, introducendo il calendario, nel 46 a.C., a fissare la data al primo giorno di
Pare ci fosse anche una
necessità più antica nella scelta della data. Si doveva dare in fretta incarico
al console Quinto Fulvio Nobiliore, già eletto a dicembre, per
mandarlo a sedare una rivolta in Spagna nel 153 a.C.. La sua nomina arrivò
dunque in antico di tre mesi e mezzo rispetto all’abituale 15 marzo.
La festa romana corrispondente
è quella dei dio Giano, bifronte, guarda un anno e l’altro. Dal suo
nome viene quello del mese di gennaio.
LE ALTRE DATE
L’adozione del 1 gennaio come obbligatorio primo giorno dell’anno è del 1691 con papa Innocenzo XII che stabilì in questo giorno la festa della circoncisione di Gesù. Prima ognuno aveva fatto un po’ a modo suo. In Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo, in Spagna si cambiava l’anno al 25 dicembre. La Francia sceglieva la domenica di Resurrezione, Venezia andava con il primo di marzo e la Sardegna con il primo di settembre.
L’adozione del 1 gennaio come obbligatorio primo giorno dell’anno è del 1691 con papa Innocenzo XII che stabilì in questo giorno la festa della circoncisione di Gesù. Prima ognuno aveva fatto un po’ a modo suo. In Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo, in Spagna si cambiava l’anno al 25 dicembre. La Francia sceglieva la domenica di Resurrezione, Venezia andava con il primo di marzo e la Sardegna con il primo di settembre.
In seguito ci sono almeno un
paio di tentativi, naufragati, di cambio di data. Il calendario repubblicano
francese nato con la Rivoluzione faceva partire l’anno il 21
settembre. L’era fascista in Italia aveva una numerazione parallela con
l’inizio d’anno al 28 ottobre, la data della Marcia su Roma.
I RITI CONTRO IL MALE
Ci sono riti per scacciare il maligno in tutte le fine d’anno. Bruciano il vecchio (anno) in forma di fantoccio molte città italiane e anche tante polazioni straniere. C’è chi spara colpi in aria e chi getta pezzi di legno ardente.
Ci sono riti per scacciare il maligno in tutte le fine d’anno. Bruciano il vecchio (anno) in forma di fantoccio molte città italiane e anche tante polazioni straniere. C’è chi spara colpi in aria e chi getta pezzi di legno ardente.
Tornando a Roma antica,
ricorda l’enciclopedia Treccani, c’era l’espulsione dalla città di
Mamurio Veturio, un vecchio rivestito di pelli che rappresentava Marte (=
l’anno) vecchio, il 14 marzo. Gettare oggetti vecchi dalle finestre ha lo
stesso significato.
RITI DI BUON AUGURIO
Ovvio partire dai proverbi: «Anno nuovo, vita nuova», «Buona fine e miglior principio». Poi ci sono i riti. Nel Laos si prega per la fertilità della terra, gettando in apposite buche l’acqua per provocare la pioggia. In Estonia si distribuisce alla servitù e al bestiame una focaccia in forma di verro, il maiale da riproduzione, come mezzo di fecondazione. In Belgio si fanno gli auguri di buon anno agli alberi e al bestiame. In Scozia si cammina in processione, da est a ovest come il sole, dietro un uomo coperto da una pelle di bue.
Ovvio partire dai proverbi: «Anno nuovo, vita nuova», «Buona fine e miglior principio». Poi ci sono i riti. Nel Laos si prega per la fertilità della terra, gettando in apposite buche l’acqua per provocare la pioggia. In Estonia si distribuisce alla servitù e al bestiame una focaccia in forma di verro, il maiale da riproduzione, come mezzo di fecondazione. In Belgio si fanno gli auguri di buon anno agli alberi e al bestiame. In Scozia si cammina in processione, da est a ovest come il sole, dietro un uomo coperto da una pelle di bue.
In Irlanda, come
si faceva con il fuoco di Vesta nell’antica Roma, si accende il nuovo fuoco dal
quale poi si accendono tutti gli altri. I romani si scambiavano doni, le strenae,
di solito frutta secca e miele e poi monete d’argento. Non era però giornata
festiva. Oggi l’augurio è il brindisi a mezzanotte, dopo la cena fatta con cibi
benauguranti come lenticchie e melagrana.
DIVINARE
Oggi c’è l’oroscopo per l’anno nuovo. Nell’antica Babilonia la festa del nuovo anno, Zagmuk, vedeva il dio Marduk fissare il destino annuale della città. Più vicino e rurale il rito di gettare oggetti come fagioli e grano e stabilire dalla loro caduta quali sono gli auspici per l’anno nuovo.
Oggi c’è l’oroscopo per l’anno nuovo. Nell’antica Babilonia la festa del nuovo anno, Zagmuk, vedeva il dio Marduk fissare il destino annuale della città. Più vicino e rurale il rito di gettare oggetti come fagioli e grano e stabilire dalla loro caduta quali sono gli auspici per l’anno nuovo.
LA NOTTE PRECEDENTE
Nel mondo occidentale il giorno festivo è il 1 gennaio, ma la festa e la mangiata si fanno la sera precedente, quella di San Silvestro, il 31 dicembre, la vigilia in cui si fa il veglione, cioè si sta svegli fino a mezzanotte, al giorno e all’anno nuovo.
Nel mondo occidentale il giorno festivo è il 1 gennaio, ma la festa e la mangiata si fanno la sera precedente, quella di San Silvestro, il 31 dicembre, la vigilia in cui si fa il veglione, cioè si sta svegli fino a mezzanotte, al giorno e all’anno nuovo.
SAN SILVESTRO
San Silvestro è il santo che la Chiesa festeggia il 31 dicembre. Il cenone prende il nome da lui, ma la sua storie non è legata a riti della fine dell’anno. Silvestro I papa e santo è vissuto nel 300 con Costantino imperatore che pare abbia fatto molto più del pontefice per la chiesa. La sua gloria viene tutta dalla posizione nel calendario.
San Silvestro è il santo che la Chiesa festeggia il 31 dicembre. Il cenone prende il nome da lui, ma la sua storie non è legata a riti della fine dell’anno. Silvestro I papa e santo è vissuto nel 300 con Costantino imperatore che pare abbia fatto molto più del pontefice per la chiesa. La sua gloria viene tutta dalla posizione nel calendario.
Fonte: www.vanityfair.it
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