sabato 12 settembre 2015

Archeologia. Le grotte naturali con rinvenimenti archeologici di cultura Monte Claro in Sardegna

Archeologia. Le grotte naturali con rinvenimenti archeologici di cultura Monte Claro in Sardegna
Luca Doro


L’uso di cavità naturali da parte delle genti di cultura Monte Claro è noto già da tempo grazie alle testimonianze archeologiche presenti in quasi tutto il territorio isolano. Lo studio, presentato in sintesi in questa sede, è stato effettuato attraverso l’analisi dei dati editi in letteratura; ulteriori informazioni sono state raccolte grazie alla collaborazione dei gruppi speleologici e alla consultazione del catasto regionale delle grotte. Sono state censite 60 grotte e 7 ripari sotto roccia per un totale di 67 siti. Tutte le grotte analizzate sono di tipo carsico e sono distribuite nelle aree della Sardegna costituite in prevalenza da calcari mesozoici, olocenici e miocenici. I ripari, invece, sono stati individuati nelle aree con una prevalenza di roccia granitica, la quale, attraverso l’erosione degli agenti atmosferici ha subito un processo di tafonatura che in alcuni casi ha prodotto delle grandi cavità. La regione sulcitana è quella che ha la più alta percentuale di attestazioni in grotta della cultura di Monte Claro (62% del totale): venti cavità solo nel territorio del comune di Iglesias.La presenza del Monte Claro in grotta è altresì rilevante nel territorio sassarese. L’individuazione della cultura in esame è stata possibile grazie al rinvenimento della caratteristica ceramica con decorazione scanalata. Purtroppo nella maggior parte dei casi(72%) queste ceramiche provengono da recuperi d’urgenza all’interno di grotte già ogget-to di scavi clandestini. Dai dati emersi in seguito allo studio dei contesti censiti si può affermare che le genti di cultura Monte Claro abbiano utilizzato le cavità naturali prevalentemente a scopo funerario, essendo state rinvenute, nella maggior parte dei casi, ossa umane. In diciannove cavità sono stati individuati dei veri e propri ossari. Di contro l’assenza di ossa umane e la presenza di muri concorrono ad ipotizzare un uso
abitativo per i ripari sotto roccia; nel caso della grotta Filiestru-Mara, la particolare conformazione della grotta e la presenza di una fonte a breve distanza avrebbe potuto favorire l’uso abitativo. La grotta Pirosu di Santadi, invece, potrebbe aver avuto una destina-zione cultuale. Per ventidue grotte non è stato possibile stabilire il tipo di utilizzo. Per quanto riguarda le modalità di deposizione funeraria analizzate, nella maggior parte dei casi si tratta di deposizioni collettive secondarie (grotte-ossari). ATanì-Iglesias sono state rinvenute ossa umane all’interno di grandi vasi entro un circo-lo di pietre (pratica documentata anche nella domus de janas di Scaba ‘e Arriu - Siddi).Sempre nella grotta Tanì e in quella di Acqua Cadda - Nuxis appare interessante l’azione di deporre le ossa su uno strato di carboni.
Al momento non è stata individuata in grotta la deposizione primaria, singola o colletti-va, osservata nelle caratteristiche tombe a forno e nelle ciste litiche di questa cultura. Oltre alla grotta di Tanì, l’uso di delimitare degli spazi all’interno delle cavità naturali è indiziato anche a Is Gianas - Sadali e a Serra di Lioni - Sassari; in quest’ultima, scoperta di recente, la segnalazione dell’esistenza di un probabile muretto a delimitazione di una nicchia, deve essere verificata. Di particolare interesse è la singolare pratica funebre della deposizione su strato di carbone, osservata principalmente nel Sulcis-Iglesiente, da mettere in relazione a riti legati all’uso del fuoco e testimonianza, forse, di un legame con le attività fusorie legate alla produzione di oggetti in metallo. Si attende la pubblicazione dei dati relativi agli interventi già effettuati all’interno delle grotte in esame e l’avvio di ricerche più approfondite.

Elenco per comune delle grotte e dei ripari con ritrovamenti di cultura Monte Claro:
- Alghero: Pozzo dell’Angioni, Grotta della Medusa;
- Arzachena: Riparo sotto roccia di Monte Incappiddatu;
- Baunei: Grotta di Merghis;
- Buggerru: Grotta di Padre Nocco;
- Benetutti: Riparo sotto roccia di Monti Mannu;
- Bono: Riparo sotto roccia di Bono;
- Cagliari: Grotta di San Bartolomeo;
- Carbonia: Grotta Rio Cannas o dei Fiori, Grotta Barbusi, Grotta Acai, Grotta Antico;
- Domusnovas: Grotta de su Pertuseddu, Riparo sotto roccia Monte Acqua;
- Fluminimaggiore: Grotta su Mannau, Grotta s’Oreri;
- Iglesias: Grotta di su Mrajani di Monte Casula, Grotta del Ginepro, Grotta dei Sette Pini, Grotta Prima delle 4 Stagioni, Grotta XIV delle Ossa, Riparo sotto roccia di Corongiu de Mari, Grotta di San Lorenzo o Cuccuru Tiria o lao Silesu, Grotta Tanì,Grotta II di Seddas de Daga, Grotta di Santa Vita, Anfratto di Monte Tintillonis, Grotta degli Scheletri, Grotta della Volpe, Grotta Prima di Monte Gravellu, Grotta Gaeta, Grotta dell’Autunno delle 4 Stagioni, Grotta del Bandito, Grotta del Pipistrello di Cuccuru is Piras, Grotta III di Serra Abis, Grotta Bacchera;
- Isili: Grotta Crabilis;
- Laconi: Grotta Villahermosa;
- Laerru: Grotta su Coloru;
- La Maddalena: Riparo sotto roccia di Cala Corsara;
- Mara: Grotta Filiestru, Grotta sa Ucca de su Tintirriolu;
- Mores: Grotta di Puttu Porchinu;- Muros: Grotta dell’Inferno;
- Narcao: Grotta Cuccuru Sollais, Grotta di is Ollargius, Grotta di su Moinu;
- Nuxis: Cava Romana, Grotta Acqua Cadda;- Oliena; Grotta Rifugio;
- Pozzomaggiore: Grotta di su Guanu, Grotta di Cannas de Cheggia;
- Santadi: Grotta de is Janas, Grotta di San Paolo, Grotta Pirosu;
- Sassari: Grotta di Serra di Lioni, Grotta Viale Umberto 119, Grotta del Focolare - Chighizzu, Grotta di via Besta;
- Urzulei: Grotta Murroccu;
- Usini: Miniera de Santu Josi o San Giorgio;
- Villamassargia: Grotta dei Pipistrelli, Grotta Carongiu Acca, Grotta di su Concali de Corongiu Acca, Grotta Orbai.

Fonte: https://www.academia.edu/2458621/L._Doro_-_Le_grotte_naturali_con_rinvenimenti_archeologici_di_cultura_Monte_Claro_in_Sardegna


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