domenica 2 novembre 2014

Scoperto il testo più antico di Gerusalemme

Scoperto il testo più antico di Gerusalemme
di Daniele Morriconi


Gli archeologi hanno trovato a Gerusalemme il frammento di una tavoletta risalente a circa 3400 anni fa. E’ il più antico esempio di scrittura mai trovato nella Città Santa. Il frammento è molto piccolo, appena 2 cm di larghezza per 2,8 di altezza, e riporta segni cuneiformi. E’ stato scoperto passando al setaccio il materiale di scavo di un’antica torre del X a.C. L’area del ritrovamento è a sud delle mura della Città Vecchia, nella Gerusalemme Est controllata da Israele. Il frammento potrebbe essere parte di un documento degli archivi reali e testimonierebbe l’importanza della città di Gerusalemme già nel periodo del Bronzo Tardo.
Gli studiosi dell’Institute of Archaeology della Hebrew University confermano l’alta qualità del ritrovamento. Le poche parole leggibili fanno pensare che potrebbe trattarsi di parte di una missiva reale inviata da un re cananeo di Gerusalemme al faraone egiziano Amenhotep IV, meglio conosciuto come Akhenaton. Alla stessa epoca del frammento israeliano risalgono le celebri tavolette rinvenute a El Amarna, che si ritiene siano parte degli archivi reali di Akhenaton.
Prima d’ora il più antico esempio di scrittura trovato a Gerusalemme era una tavoletta risalente al regno di Ezechia, da collocare tra la fine del VIII e l’inizio del VII a.C.
Secondo quanto riportato dall’Osservatore Romano, Gerusalemme sorgerebbe sulle vestigia dell’antica Urusalim cananea, localizzata sul lembo meridionale del colle a est della Città Vecchia. Un frammento di argilla con chiare tracce di bruciato è stato individuato luce durante il setacciamento del terreno di riporto vicino a una torre, che faceva parte delle fortificazioni della città del X a.C. TRattandosi dellapiù antica iscrizione trovata a Gerusalemme, è considerato un tassello fondamentale per ricostruire la storia dell’antica città cananea che dopo la conquista di Davide diventò la capitale degli Israeliti. Il ritrovamento è opera della spedizione archeologica affidata ad Eliat Mazar che da alcuni anni indaga la zona settentrionale della collina sud-orientale di Gerusalemme, il biblico Ophel. Il ductus dei cunei, interpretati dagli assiriologi Takayoshi Oshima e Wayne Horowitz, le dimensioni del reperto, l’analisi mineralogica dell’argilla effettuata da Yuval Goren hanno evidenziato che si tratta di una tavoletta cuneiforme risalente al XIV a.C., realizzata con l’argilla locale delle colline centrali palestinesi, simile agli esemplari di el-Amarna, località egiziana dove venne scoperto alla fine del XIX secolo l’archivio della corrispondenza internazionale redatto su tavolette cuneiformi in lingua accadica dal faraone eretico Amenofi IV che si ribattezzò Akhenaton. Questo archivio contiene sette lettere inviate da Abdi-Khepa, re di Urusalim, importante città-stato palestinese, identificata con Gerusalemme. Sino a pochi mesi fa, le informazioni contenute nell’Archivio di el-Amarna, benché precise, non avevano avuto alcun riscontro nell’archeologia gerosolimitana. Oltre un secolo di ricerche condotte in ogni luogo della Città Vecchia e, particolarmente, della Città di Davide avevano restituito soltanto pochi frammenti ceramici risalenti all’età del Bronzo Tardo e questo aveva spinto alcuni studiosi a dubitare dell’identificazione di Urusalim delle lettere dell’Archivio di el-Amarna con la Gerusalemme cananea.
Foto di Hebrew University


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