Foggia. Ladri di reperti archeologici depredano il Laboratorio dell´Università
Dopo le ultime ruberie di apparecchiature fotografiche e di computer e i danni ai distributori di bevande, approfittando dell’estate e della chiusura della sede per ristrutturazione, i ladri sono riusciti ad entrare un’altra volta nel complesso degli ex Ospedali di via Arpi, accedendo al Laboratorio di Archeologia dell’Università di Foggia, dal quale hanno rubato una serie di testimonianze archeologiche, oltre a un innovativo generatore di elettricità appartenente alla società di spin-off dell’Università Archeologica.
Dai primi rilievi effettuati risultano sottratte due piccole statue in marmo di epoca romana, risalenti a un periodo compreso tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo, raffiguranti Eracle e Afrodite, una piccola anfora del quinto-sesto secolo dopo Cristo e un capitello in calcare databile al quinto secolo dopo Cristo provenienti dalla villa romana e dalle chiese paleocristiane del sito archeologico di San Giusto, nell’area di Lucera, e una piccola colonna marmorea del sesto secolo dopo Cristo scoperta nella chiesa paleocristiana di San Pietro, a Canosa. Queste testimonianze erano emerse dagli scavi effettuati dall’Università di Foggia tra il 1995 e il 2005. A questi oggetti bisogna aggiungere quelli emersi da recentissimi scavi condotti da una società di spin-in per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia in località Masseria Amendolara, nell’area di Deliceto, consistenti in lucerne, oggetti in vetro e monete appartenenti a corredi di alcune tombe di epoca romana.
I controlli in corso stanno valutando l’eventuale sottrazione di altri materiali, poiché i malviventi hanno frugato in diverse cassette contenenti testimonianze, spesso distruggendo contesti, da breve tempo spostati nelle nuove stanze adibite a Laboratorio di Archeologia nella sede di via Arpi. Questo ennesimo furto corrisponde a un segnale grave e preoccupante dell’ormai insostenibile situazione di insicurezza e anche di degrado morale, economico e sociale di Foggia, particolarmente del suo centro storico: continuano a essere colpite scuole ed università, privando studenti e docenti di dati importanti e di strumenti di lavoro e di studio.
Fonte: Archeorivista
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