venerdì 3 giugno 2011

Carte nautiche e paralleli.

Cartografia, errori e interpretazioni
di Rolando Berretta


Capita. Per la prima volta ho usato un foglio di calcolo Excel. Mi sono fatto dare un paio di spiegazioni e mi sono sentito padrone della macchina. Ricordate quel parallelo, di 20.000 miglia,
che passa a 42,38799° nord, e che va scomposto in 80 parti da 250 miglia? me lo sogno di notte. Giocando con le varie caselle dei dati ho iniziato a inserire il diametro dell’Equatore di 40076 km o di 40076,594 km. Poi ho iniziato con il Miglio Romano di 1.480 m o di 1.478,5 e sono arrivato a Ferentillo. Questo paesino della Valnerina è famoso per le sue Mummie e per i possedimenti di Innocenzo VIII (il Papa Cybo da cui deriverebbe il misterioso nome di CUBA) e dove si notano strane segnalazioni lasciate dai Templari. A un tiro di schioppo c’è Cesi con l’Eremo di Sant’Erasmo dove si segnalano strani pellegrini. Per non parlare di San Gemini. Purtroppo il “campanilismo” mi ha fregato. Qualcosa mi diceva che c’era una stonatura. Chiedo scusa!

Rimessi in ordine i dati è uscito quel mitico 42,38799° nord. Diciamo che si passerebbe sopra il Terminillo e il Gran Sasso. Poi mi è venuto il dubbio che i nostri bravi Marinai del 1400, quelli che passavano lungo le coste e cartografavano interi continenti, non avessero delle calcolatrici scientifiche. Forse usavano un semplice 6,28 al posto della funzione 2 pi-greco. Ho rifatto i calcoli con un semplice 6,28 e mi sono trovato sotto Roma. Sono arrivato a 41,64743.

Che dire ?
Forse dovrei chiedere scusa anche all’anconetano Grazioso Benincasa.



Credo che Grazioso Benincasa (1468) quel parallelo lo conoscesse bene.
Vedete la linea verde? Si tratta del parallelo di Alessandria. Quella linea sfiora le Isole Canarie.
Sulle Canarie, in zona, passerebbe l’altro parallelo da 300 miglia a settore; su 80 settori.
Quel parallelo misura ben 24.000 miglia romane. Quella è la misura dell’Equatore di Claudio Tolomeo. 24.000 miglia. Mentalmente provate a togliere la zona in eccesso della Terra.
Riuscite a “vedere” quanto potesse essere grande il nostro Pianeta agli occhi degli antichi?



Chiudo con il genovese Vesconte Maggiolo.
Avete provato a realizzare uno schema a base 34, con giro di compasso da 26, con il centro sulle Isole del Capo Verde ? Potete, allora, ammirare un ARTISTA che ha realizzato lo “schema” sulle quarte di vento o sulle trentaduesime linee.
Chiedo scusa di nuovo per lo “svarione” su Ferentillo e Cesi ma se vi dovesse capitare di essere di passaggio in quelle zone…

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