Sardegna, Menhir e lastre istoriate. La stele di Boeli.
Articolo di Pierluigi Montalbano.
A Mamoiada c'è una grande lastra di granito finemente lavorata oltre 5 mila anni fa, chiamata Sa Perda Pintà, o Stele di Boeli. Alta tre metri, larga due e spessa 60 cm, è decorata con una serie di cerchi concentrici incisi a basso rilievo intorno a una coppella e tagliati da un’incisione rettilinea che termina con un’appendice arcuata. Altre 23 coppelle di varie dimensioni, scavate, completano il simbolismo. Le incisioni donano al monumento una valenza sacra e magica, collegabile a culti legati alla fertilità e alciclo di morte e rinascita della natura e delle stagioni, tutti elementi presenti nella religiosità delle comunità agricole di età neolitica.
Nelle immagini si nota che il monumento è strettamente legato all’acqua, forse alla divinità che la fa sgorgare abbondante nel territorio, una Dea Madre, portatrice di fertilità e abbondanza.
Le lastre istoriate sono assai diffuse in tutta l’area celtica: in Scozia, Irlanda, Galles, Bretagna, penisola iberica, Piemonte e Svizzera. In Sardegna, altri esempi di incisioni a cerchi concentrici si trovano nella domus di s’Incantu a Putifigari, in Ogliastra a Pirarba (Barisardo) e in località Scerì (Ilbono), a Fonni nella necropoli di Madau, in Baronia a Irgoli e nel Mandrolisai ad Atzara.
Nessun commento:
Posta un commento