sabato 24 luglio 2021

Archeologia della Sardegna. La Tomba di Giganti S'Ena 'e Thomes di Dorgali. Interpretazione tratta dal Dizionario Etimologico Dorgalese di Andrea Deplano

Archeologia della Sardegna. La Tomba di Giganti S'Ena 'e Thomes di Dorgali. 

Interpretazione tratta dal Dizionario Etimologico Dorgalese di Andrea Deplano



Tomba di Giganti di Dorgali "Sena e Thomes" (Sa Ena ’e Tomes)

Viene così indicato un monumento archeologico dell’età del bronzo, datato al periodo nuragico, classificato come tomba dei giganti, per dire di una sepoltura dolmenica costituita da una allée couverte con pietre infisse nel terreno e copertura a piattabanda, sovrastata da una stele verticale del peso stimato di circa 7 tonnellate. Si trova a 4 km dal bivio Lula-Dorgali sulla 131 d.c.n. in direzione Dorgali sul lato

lunedì 19 luglio 2021

Archeologia della Sardegna. Bronzetti nuragici: sculture votive, oggetti artistici o doni cerimoniali? Articolo di Pierluigi Montalbano

Archeologia della Sardegna. Bronzetti nuragici: sculture votive, oggetti artistici o doni cerimoniali?

Articolo di Pierluigi Montalbano


In Sardegna, nelle fasi finali della Civiltà nuragica, circa 3000 anni fa, i sardi decisero una serie di cambiamenti sociali nel mondo dei vivi e in quello dei morti che sono facilmente distinguibili: non costruirono più nuraghi e adottarono un rituale funerario differente con l'abbandono delle monumentali tombe giganti a favore di piccole tombe a pozzetto singolo nelle quali ogni individuo riceveva il suo corredo. In questa fase appaiono i bronzetti, le celebri statuine in lega di rame (90%) e stagno (10%) che rappresentano personaggi, animali, barche, edifici e oggetti che fanno parte della

martedì 13 luglio 2021

Archeologia. Sardegna: gli Shardana sono i sardi Nuragici?…ai confini della Fantarcheologia. Cosa sostengono Francois Champollion, Rouge` Emanuel, Francois Chabbas, Giovanni Lilliu, Renato Peroni, Michel Gras, Robert Drews, Vassos Karageorgìs, Giovanni Ugas e Christian Greco, d’accordo con Massimo Pallottino? Per quale motivo studiosi come D’Oriano, Maspero, Sandars, Vagnetti, Cavillier non sono d’accordo con i primi? Articolo di Stefano Lecca

Archeologia. Sardegna: gli Shardana sono i sardi Nuragici?…ai confini della Fantarcheologia. Cosa sostengono Francois ChampollionRouge` Emanuel,  Francois ChabbasGiovanni LilliuRenato Peroni,  Michel Gras,  Robert Drews,  Vassos KarageorgìsGiovanni Ugas e Christian Greco, d’accordo con Massimo Pallottino? Per quale motivo studiosi come D’Oriano, Maspero, Sandars, Vagnetti, Cavillier non sono d’accordo con i primi?

Articolo di Stefano Lecca




“La civiltà dei nuraghi si direbbe invero ancora oggi, nonostante decenni di esplorazioni e di studi, relegata quasi sul margine dell’interesse della disciplina preistorica ed archeologica ufficiale, come un dominio incantato e nebuloso, disseminato di agguati e di misteri. Gli scavi sistematici iniziati soltanto agli albori del nostro secolo, in modo frammentario, e tuttora limitatissimi rispetto all’ampiezza del territorio e al numero imponente delle superstiti rovine antiche; le pubblicazioni per lo più confinate in atti accademici di scarsa diffusione o in periodici e fascicoli circoscritti all’ambiente isolano; la stessa natura della cultura paleosarda, apparentemente chiusa in se stessa e segnata da caratteri di inconfondibile originalità, tale da aver scoraggiato, sino a questi ultimi anni, un tentativo di inquadramento organico e criticamente soddisfacente della Sardegna nello sviluppo della preistoria e protostoria mediterranea: tutti questi motivi, singolarmente o presi assieme, potranno addursi a spiegare le perduranti incertezze ed approssimazioni nella conoscenza e nella valutazione di una delle più suggestive esperienze culturali del mondo antico. Se alla Sardegna preromana manca l’eco della tradizione poetica e storica che nobilita gli avanzi delle civiltà preclassiche del Mediterraneo orientale, il linguaggio delle sue innumerevoli torri ciclopiche, dei

lunedì 12 luglio 2021

Archeologia. Shardana, i sardi che componevano la guardia reale del faraone Ramesse II. Articolo di Pierluigi Montalbano.

Archeologia. Shardana, i sardi che componevano la guardia reale del faraone Ramesse II

Articolo di Pierluigi Montalbano

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Gli Shardana furono scelti dagli egizi per diventare, all'inizio del XIII a.C. e per tutta la durata della celebre battaglia di Qadesh,  la guardia scelta del faraone Ramesse II, invogliati con concessione di privilegi, terre fertili lungo le sponde del Nilo, diritto di matrimonio, successione ereditaria dei campi. Già dal XV a.C., all’epoca della regina Hatshepsut e di Tuthmosis III, l’esercito egizio si ampliò con l’immissione di truppe formate da guerrieri professionisti, con corpi d’armata, divisioni di fanteria, carristi e ufficiali, con la conseguente specializzazione delle tecniche di combattimento. A tutto ciò, si univa l’apparato di supporto costituito da personale di servizio, flotta e carri di supporto per i viveri e vettovaglie, carpentieri, cuochi, addestratori di cavalli e maestri d’armamenti che insegnavano le tecniche con la spada, l’arco, la lancia e le

martedì 6 luglio 2021

Le grandi navi a vela solcavano i mari già 7300 anni fa. Lo svela l'archeologia. Articolo di Pierluigi Montalbano

Le grandi navi a vela solcavano i mari già 7300 anni fa. Lo svela l'archeologia.  

Articolo di Pierluigi Montalbano


In un vaso di cultura 'Ubaid è raffigurata una nave a vela con due alberi. Si tratta della più antica documentazione oggi disponibile relativa all'uso di alberatura navale e corrispondente sistema di vele. Ciò che sorprende è la datazione: 5300 a.C. Il ritrovamento è avvenuto a Ra's as-Sabiyah all'interno di una struttura in pietra, un tempio. Pensavo di conoscere bene la cultura 'Ubaid, ne parlo spesso a lezione, ma più studio e più mi accorgo che l'uomo preistorico era in possesso di tecnologie evolute. Per