sabato 20 giugno 2020

Archeologia. Videoconferenza Honebu con gli archeologi Momo Zucca e Giacomo Paglietti. Conduce Pierluigi Montalbano.

Archeologia. Videoconferenza Honebu con gli archeologi Momo Zucca e Giacomo Paglietti. Conduce Pierluigi Montalbano.
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Arcieri, spadaccini, gladiatori e altre statue di pietra portate alla luce a Mont'e Prama hanno riscritto la storia del Mediterraneo. Con la loro imponenza, le lunghe trecce, il gonnellino a V, le armi e i volti enigmatici, dopo un oblio di 2800 anni, affiorano nell'oristanese decine di guerrieri alti più di due metri. All’inizio dell’età del Ferro i sardi erano ricchi e potenti e realizzarono un monumento funerario legato al culto di uno o più eroi. Nel 1974 gli archeologi trovarono una decina di tombe, scoprirono i primi giganti e individuarono un viale adiacente le statue. Poi gli scavi del 1976 e un lungo restauro hanno restituito la bellezza a 16 guerrieri armati di pugnale e scudo tenuto sulla testa; 6 spadaccini con elmo con le corna e sei arcieri, con l'arco e la faretra in spalla. Dallo scavo emersero anche 13 betili e alcuni modelli di nuraghe. Nel 2014 sono ripresi gli scavi, condotti dell'archeologo Momo Zucca, e sono state scoperte due statue gemelle ben conservate. Alla ricerca, oltre a Gaetano Ranieri con il georadar, ha partecipato uno staff di bioarcheologi, diretto da Salvatore Rubino, che ha esaminato le tracce organiche e ha estratto il DNA dalle ossa e dai denti dei cadaveri. Queste sculture nuragiche a tutto tondo, le più antiche dell'Occidente Mediterraneo, rafforzano l’immagine di un antico popolo sardo detentore di cultura e capace di rappresentare una forte identità. Parliamo di questa scoperta, e di altro, con gli archeologi Momo Zucca e Giacomo Paglietti, in diretta.

Gli altri incontri Honebu del venerdì:

12 Giugno,  Angela Antona e Nicola Dessì

5 Giugno, Giovanna Tanda e Riccardo Cicilloni



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