giovedì 27 aprile 2017

Archeologia. La navicella nuragica del tempio di Hera Lacinia. Cosa trasportava? Riflessioni di Pierluigi Montalbano.

Archeologia. La navicella nuragica del tempio di Hera Lacinia. Cosa trasportava?
Riflessioni di Pierluigi Montalbano.

Tra gli oggetti votivi e i doni sacri portati dai pellegrini a Capo Colonna, nel Santuario di Hera Lacinia, la dea della navigazione protettrice dei marinai, spicca una misteriosa navicella in bronzo, lunga 26 cm e larga 25,4 cm, oggi esposta al Museo Archeologico di Crotone. Lo scafo è convesso, la chiglia è appiattita e le murate terminano con un bordo piatto sul quale è saldato il ponte della barca. A poppa, simmetricamente, sono saldati due carri a ruote piene tirati da una
coppia di buoi aggiogati.

Dietro i carri si notano le tracce dei piedi del conducente. Due eleganti colombe si trovano, invece, a prua, sul bordo superiore della carena alle estremità della battagliola, poggiate su due colonnine con capitello, verosimilmente simboli di nuraghi. La forma della parte alta dello scafo è caratterizzata da un ponte scoperto dal quale il passeggero si poteva affacciare attraverso le bucature della murata traforata da tre finestrini. 
Questo esemplare di Crotone porta a 14 il numero delle navicelle esportate dalla Sardegna nella Penisola italiana, per lo più deposte come corredo nelle tombe: una nelle Puglie e dodici fra Toscana e Lazio. Probabilmente, il potere magico degli animali raffigurati sulle navicelle favoriva il buon esito della navigazione del defunto verso l’aldilà ma, nel nostro caso specifico, l’attenzione si sposta verso l’oggetto trasportato dai carri. 

Di cosa si tratta? Alcuni studiosi pensano a una botte, altri a un piccolo nuraghe di quelli che si trovano al centro delle capanne delle riunioni. Un’altra ipotesi li lega ai grandi betili trovati negli scavi di Monte Prama, oggi esposti al Museo Archeologico di Cagliari. Qual è il vostro pensiero?

1 commento:

  1. Se osserviamo tutto l'insieme sono rappresentati gli elementi aria(le colombe), terra(i buoi), l'acqua(la stessa navicella), il fuoco(il supporto mancante al centro del ponte dove c'è una visibile frattura,forse dove veniva bruciato dell'olio o una sorta di essenza).Per quanto riguarda il materiale trasportato sui carri, analizzando bene la navicella noteremo che il suo asse longitudinale la divide in due parti perfettemente simmetriche, le due colombe, i due capitelli, i due buoi con rispettivi carri e il ponte stesso che ha un profilo a mio dire curioso.Bene, tutto l'oggetto è speculare secondo il suo asse longitudinale e può farci pensare ad una sorta di dimensione parallela, l'alto e il basso, il regno dei vivi da quello dei morti e cosi'via.Quello che non dà un equilibrio è la mancanza di due oggetti che io riconoscerei in due colonne,proprio quelle che già sono presenti sotto le colombe e le altre due che stanno sui carri trainati dai buoi.E'come se l'oggetto fosse in fase di completamento....

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