Sull’origine del nome di
Jerzu
di Massimo Pittau
Sulla origine del nome di Jerzu, villaggio
dell'Ogliastra, abbiamo nel passato discusso parecchio, senza però arrivare
alla fine ad una soluzione etimologica accettabile o almeno probabile.
Già nel 1983, nella mia
raccolta Chi siamo - Nuoro e la sua
provincia (serie di inserti del quotidiano «La Nuova Sardegna», Sassari,
novembre 1983-marzo 1984), avevo prospettato l'ipotesi che il toponimo Jerzu
derivasse dal fitonimo latino subereus «sughera». In miei interventi
successivi però avevo lasciato cadere quella mia ipotesi per la ragione che non
ero riuscito a intravedere una possibile trafila fonetica tra il fitonimo
latino e il toponimo sardo. In uno di questi giorni, invece, come semplice
effetto di avere a pranzo sotto gli occhi la scritta di una bottiglia del
famoso vino cannonau di Jerzu, ho trovato la soluzione del problema, del
tutto chiara e certa e perfino liscia a tracannare come quel vino.
Jerzu dunque deriva dal fitonimo lat. subereu(m)
«sughera», al singolare ma col valore collettivo di «sito di sughere» o di
«sughereto».
A mio avviso la trafila
fonetica della derivazione del fitonomo sardo da quello latino è la seguente:
subereu > *suereu >
s'uerzu > (su) *Uerzu > Jerzu
Ovviamente questa trafila
fonetica prevede la intrusione paretimologica dell'articolo su «il, lo»
e la sua successiva caduta. Inoltre il passaggio *Ue > Je è del tutto
plausibile.
C'è infine da precisare che
ai sensi della fonetica storica della lingua sarda (vedi Wagner M. L., Historische Lautlehre des Sardischen,
Halle 1941) la pronuncia corrente Jertzu, cioè con la zeta sorda, è
errata, mentre quella esatta è con la zeta sonora.
Dallo stesso fitonimo latino
deriva pure la denominazione del villaggio di San Giovanni Suergiu (Santu
Giuanni de Suérgiu) (villaggio
del Sulcis), in cui il toponimo compare secondo un'altra variante campidanese.
Le più antiche attestazioni del villaggio di Jerzu
si trovano in una delle Carte Volgari
campidanesi, del 1130 circa: Jerzzu (CV
VI 4) e nelle Rendite pisane nel
Giudicato di Cagliari agli inizi del sec. XIV (Artizzu, 97) Yersu. Compare inoltre nella Chorographia Sardiniae (220.12) di G. F.
Fara (anni 1580-1589) come oppidum Ierzei
della diocesi di Suelli.
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