Archeologia. Sunghir, un sito che ospita la sepoltura di uno degli uomini più antichi del mondo.
di Diana Civitillo
Sunghir (o Sungir) è un
sito molto grande del Paleolitico Superiore che si
trova nella periferia della città di Vladimir, a 192
km da Mosca. Il sito appartiene al periodo Gravettiano medio e mostra un accumulo di reperti sulla riva
sinistra del fiume Kliazma, che venne
esplorato e scavato in più stagioni di scavo, fra il 1957 e il 1964.
La prima sepoltura (Sungir 1) fu portata alla luce nel 1964 e vi venne
ritrovato il corpo di un uomo adulto in posizione supina, con la testa
orientata a nord-est e le mani
posizionate sulla zona pubica.
Le analisi al carbonio 14 propongono una datazione compresa fra i 20.000 e i 29.000 anni
fa. Gli archeologi credono che si tratti di un
sito visitato regolarmente dalle genti preistoriche per due-trecento
anni.
L’area insediata comprendeva cinque sepolture:
uomo adulto di circa 60 anni
di età; un ragazzo di 13 anni; una bambina dai 7 ai 9 anni; uno scheletro senza
testa, forse maschile; un cranio femminile adulto.
Le sepolture 1 e 2 vengono
descritte come le più spettacolari del periodo Gravettiano in Europa.
Tutte le persone sepolte a Sunghir erano adorne di oggetti rituali che comprendevano gioielli in
avorio, abiti e lance; sono state ritrovate più di 13.000 perline. L’ocra
rossa – dal forte significato rituale – ricopriva le sepolture.Tutte le persone sepolte a Sunghir erano adorne di oggetti rituali che comprendevano gioielli in
Ognuno dei tre individui
intatti era decorato con migliaia di perline d’avorio accuratamente
disposte in decine di fili, probabilmente originariamente inserite negli abiti
dei defunti. Sebbene sia quasi certo che costoro fossero membri dello stesso
gruppo sociale, ci sono notevoli differenze fra
loro nei dettagli della decorazione del corpo e nelle offerte funerarie: l’uomo è stato adornato con 2.936 perline e altri frammenti sono stati rinvenuti in ciocche su
tutte le parti del suo corpo tra cui la testa, che a quanto pare era stata
coperta da un “cappuccio” o copricapo di perline a cui erano aggiunti denti di volpe.
Le braccia dell’uomo erano
decorate con serie di bracciali di lucido avorio di mammut (25 in tutto), alcune delle quali mostrano delle
tracce di vernice nera: erano strisce sottili e piatte di avorio, tagliate
longitudinalmente lungo la zanna; erano forate alle estremità, alcune con un
foro (altre con due) apparentemente per mantenere piegato l’avorio in un
cerchio. Intorno al collo, l’uomo portava un piccolo
e piatto pendente di scisto dipinto di rosso ma con un piccolo puntino nero su
un lato.
Il sito di Sunghir sottolinea l’antichità delle pratiche religiose e
“cerimoniali” relative alla sepoltura dei morti: la posizione dei corpi, gli
oggetti trovati all’interno delle tombe e altri fattori, sottolineano
l’importanza che, già in quel periodo, veniva attribuita alle sepolture.
I reperti sono oggi conservati
all’Istituto di Etnologia e Antropologia di Mosca, dove sono anche stati pubblicati un paio di libri
sui ritrovamenti.
Fonte: http://www.thehistorytemple.com/
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