giovedì 28 aprile 2016

Honebu. Archeologia in Villa a Cagliari.

Honebu. Archeologia in Villa a Cagliari.



La splendida location di Villa Vivaldi Pasqua, nel cuore di Cagliari, tra la Via Bacaredda e la Via San Giovanni, di fronte al Conservatorio e al mercato di San Benedetto, ospiterà la presentazione del nuovo libro di Pierluigi Montalbano dedicato alla storia dei Fenici. 
L'organizzazione dell'evento è stata curata dall'Associazione Culturale Honebu.
L'appuntamento, con ingresso libero, è per domani, Venerdì 29 Aprile alle ore 18.30, quando saranno aperti i cancelli della villa per una visita negli splendidi giardini. 
Alle ore 19 inizierà il racconto dell'autore sul tema: "Porti e Approdi nel Mediterraneo antico", con proiezione di immagini e illustrazione delle tracce lasciate da questi intrepidi naviganti circa 3000 anni fa. Si potrà ammirare il primo libro dell'antichità, trovato in un relitto del 1350 a.C., una serie di amuleti, di gioielli e di ceramiche di epoca fenicia, sarà raccontata la nascita di città come Tiro, Sidone, Biblos, Cartagine, Cadice e saranno mostrati i riti funerari utilizzati dalle genti dell'età del Ferro.

Il sito per vedere le foto di Villa Vivaldi Pasqua è : http://www.villavivaldi.it

La Villa situata nel quartiere storico di Villanova appartenne ai Vivaldi marchesi di Trivigno e Pasqua già nella seconda metà del Settecento. I Vivaldi appartenevano a una nobile casata ligure che si trasferì in Sardegna nel Seicento per gestire le tonnare e le peschiere isolane di loro proprietà. Nel 1802, per volontà del figlio Pietro Vivaldi, il piccolo nucleo iniziale fu abbellito, ingrandito e trasformato in una lussuosa Villa degna di un Marchese.
Cinque grandi arcate in pietra a tutto sesto delimitano il giardino pensile che si estende su un terrapieno chiuso da scenografiche quinte in muratura; in fondo al giardino sorge la Villa il cui ingresso è sovrastato da una finestra con balcone a ringhiera in ferro battuto, ornata da stucchi con lo stemma della casata, lo scudo con l'aquila coronata. Sulla porta d'ingresso è scolpito un bassorilievo raffigurante un moro incatenato che si dibatte fra le onde del mare, ricordo delle lotte con i pirati arabi che infestavano le coste della Sardegna, ed in particolare Portoscuso, dove i Vivaldi avevano una delle loro tonnare. All'interno è presente un pregevole esempio di pittura murale del periodo: policroma finemente decorata e adornata da motivi fitomorfi. Una scalinata a doppia rampa collega il giardino con gli Orti, ora ampi prati con grandi gazebo, e la Scuderia, altro pregevole esempio di architettura del periodo, costituita da cinque campate con volte a vela ottenute con mattoni pieni a vista finemente restaurati, sostenute da pilastri con capitelli in tufo. Le aperture anticamente adibite al passaggio delle carrozze e dei cavalli sono state chiuse nel tempo poiché altre costruzioni sono state affiancate e oggi sono trasformate in nicchie con vetrine incorniciate dal tufo originale ripristinato.

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