domenica 1 novembre 2015

La Civiltà Nuragica sbarca a Quartu Sant’Elena. Conferenza il 4 Novembre alle 18

La Civiltà Nuragica sbarca a Quartu Sant’Elena.


Mercoledì 04 Novembre, alle ore 18, presso la sala conferenze dell’Associazione culturale Terra Sarda, a Quartu S. Elena in Vico Lamarmora, 38 (zona mercato civico), si svolgerà una conferenza sulla Civiltà Nuragica, con la presentazione del libro “Sardegna, L’Isola dei Nuraghi”, Capone Editore Lecce. Relatore dell’incontro sarà lo studioso Pierluigi Montalbano, direttore del quotidiano di Storia e Archeologia e presidente dell’Associazione Culturale Honebu.
L’autore esporrà il frutto dei suoi studi e integrerà la conferenza con un dibattito nel quale risponderà alle domande del pubblico. Il libro è composto di due sezioni: preistoria della Sardegna e schede tecniche dei nuraghi più importanti. 

Questo un breve abstract del libro:

Il nuraghe, originale costruzione megalitica, è il simbolo della Sardegna arcaica. Edificio suggestivo, che conserva tuttora il fascino dell’umanità più antica, non ha precedenti sulla faccia della terra. Alti, possenti, costruiti con grandi blocchi poligonali, a più piani, con corridoi e coperture a ogiva, e, molti, con coronamento sulla parte sommitale, i nuraghi impressionano quanti li osservano. Sono circa ottomila, alcuni in stato di conservazione sorprendente, altri, e sono purtroppo la maggior parte, in stato di desolante abbandono. I primi, i più antichi, risalgono al XVII sec. a.C., mentre i più recenti, furono edificati nel Bronzo Finale, con un cambio di funzione all’inizio dell’Età del Ferro, X sec. a.C. quando divennero templi, probabilmente per il culto delle divinità legate all'acqua, al fuoco e alla terra. L’imponenza e la tecnica costruttiva delle strutture ci ricordano le fortificazioni megalitiche di Tirinto, di Micene, di Hattusa, in Asia Minore, così come le grandi tombe a tholos dell’area egea e mediorientale. Furono gli architetti e le maestranze sarde a “esportare” la tecnica costruttiva megalitica o ci furono intrecci culturali tra le diverse civiltà che, influenzandosi vicendevolmente, diedero vita alle monumentali costruzioni presenti in tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo? 
A queste domande l’autore risponderà con l’ausilio di immagini e schemi, e proporrà una interpretazione scientifica riguardo quanti sono, chi li costruì, come, dove, quando e perché, così da offrire una serie di approfondimenti utili alla comprensione di questa grande civiltà del passato.

L'evento è illustrato anche su facebook al link:

Ingresso libero. Sono gradite le condivisioni.


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