La Civiltà Nuragica sbarca a Quartu Sant’Elena.
Mercoledì 04 Novembre, alle ore 18, presso la
sala conferenze dell’Associazione culturale Terra Sarda, a Quartu S. Elena in
Vico Lamarmora, 38 (zona mercato civico), si svolgerà una conferenza
sulla Civiltà Nuragica, con la presentazione del libro “Sardegna, L’Isola dei
Nuraghi”, Capone Editore Lecce. Relatore dell’incontro sarà lo studioso
Pierluigi Montalbano, direttore del quotidiano di Storia e Archeologia e
presidente dell’Associazione Culturale Honebu.
L’autore esporrà il frutto dei suoi studi e
integrerà la conferenza con un dibattito nel quale risponderà alle domande del
pubblico. Il libro è composto di due sezioni: preistoria della Sardegna e
schede tecniche dei nuraghi più importanti.
Questo un breve abstract del libro:
Il nuraghe, originale
costruzione megalitica, è il simbolo della Sardegna arcaica. Edificio
suggestivo, che conserva tuttora il fascino dell’umanità più antica, non ha
precedenti sulla faccia della terra. Alti, possenti, costruiti con grandi
blocchi poligonali, a più piani, con corridoi e coperture a ogiva, e, molti, con coronamento sulla parte sommitale, i nuraghi impressionano quanti li
osservano. Sono circa ottomila, alcuni in stato di conservazione sorprendente,
altri, e sono purtroppo la maggior parte, in stato di desolante abbandono. I
primi, i più antichi, risalgono al XVII sec. a.C., mentre i più recenti, furono edificati nel Bronzo Finale, con un cambio di funzione all’inizio dell’Età del Ferro, X sec. a.C. quando divennero templi, probabilmente per il culto delle divinità legate all'acqua, al fuoco e alla terra. L’imponenza e la tecnica costruttiva
delle strutture ci ricordano le fortificazioni megalitiche di Tirinto, di
Micene, di Hattusa, in Asia Minore, così come le grandi tombe a tholos
dell’area egea e mediorientale. Furono gli architetti e le maestranze sarde a
“esportare” la tecnica costruttiva megalitica o ci furono intrecci culturali
tra le diverse civiltà che, influenzandosi vicendevolmente, diedero vita alle
monumentali costruzioni presenti in tutti i paesi che affacciano sul
Mediterraneo?
A queste domande l’autore
risponderà con l’ausilio di immagini e schemi, e proporrà una interpretazione
scientifica riguardo quanti sono, chi li costruì, come, dove, quando e perché,
così da offrire una serie di approfondimenti utili alla comprensione di questa
grande civiltà del passato.
L'evento è illustrato anche su facebook al link:
Ingresso libero. Sono gradite
le condivisioni.
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