Laerru (Comune di L., SS). L’abitante Laerresu
di Massimo Pittau
Le più antiche documentazioni del toponimo si trovano nel Condaghe di Silki come Lauerru e Lauirru (ovviamente da pronunziarsi Laverru e Lavirru) (CSPS 82,
140). Di queste due forme la seconda è di epoca successiva come dimostra la
forma Layrru documentata nell'atto
di pace fra Eleonora d'Arborea e Giovanni di Aragona del 1388 (CDS I 837/1)
ed è effetto di un influsso linguistico del dialetto gallurese, come ha detto
giustamente M. Maxia (AnglM 243, 430) e risulta tuttora vitale fra gli anziani
della Gallura come Lairru (NLAC 208). Questa forma Lavirru poi compare come cognome in documenti
successivi. Inoltre è notevole che un toponimo Laerru esista anche nel cuore della Sardegna
centrale, ad Onanì, tra Bitti e Lula.- Tutto ciò premesso, non esito a
prospettare che il toponimo Laverru,
Laerru derivi
da un originario *Lavernu(m) col
significato di “villaggio dedicato e sotto la protezione della lat. Laverna, dea del guadagno (lecito ed illecito)
e quindi anche dei razziatori e dei ladri, di origine etrusca (cfr. antroponimo
etr. Lavelna (ThLE, DELL;suffisso
-ern-; LLE, Norme 9). Si deve tenere
ben presente che mai i popoli razziatori o dediti alla pirateria hanno
accettato di considerare quella loro una attività illecita e inoltre che i
Tirreni (Nuragici ed Etruschi insieme) erano largamente famosi e famigerati
come “pirati” che esercitavano le loro razzie piratesche in tutto il
Mediterraneo. Inoltre si deve tenere presente che nella Sardegna attuale i
pastori della Barbagia non considerano affatto le loro bardanas «grassazioni» o razzie di bestiame come
un'attività illecita, anzi tutt'altro. Tanto è vero che i Barbaricini
considerano tuttora San Francesco - titolare di un famoso santuario vicino a
Lula, ma gestito dai Nuoresi - il loro protettore, al quale offrivano pure una
parte del bestiame razziato (corrige NPC,
TSSO).
Il villaggio di Laerru è citato pure nella Chorographia Sardiniae (176.7)
di G. F. Fara (anni
1580-1589) come oppidum Laerri della
diocesi di Ampurias.
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