Sassari,
la “Città dei Sassi”
di
Massimo Pittau
Sassari (Sássari) (capoluogo di provincia). L’abitante Sassaresu, Tattaresu.-
In
documenti medioevali, ad iniziare da uno del 1131 e dopo in numerosi altri
successivi, ad es. negli Statuti
della Repubblica di Sassari (42, 1; 44, 1), il toponimo ricorre nella forma di Sassari, Sassaris, Sassaro, Sasser. La forma Sacer che ricorre nel contratto stipulato a
Vercelli il 25 luglio 1202 per il matrimonio di Bonifacio marchesino di Saluzzo
con Maria figlia di Comita giudice di Torres (V. Angius s. v. Logudoro, IX, 712 nota 1), ha tutta l’aria di
essere una etimologia popolare provocata dall'uso della lingua latina adoperata
nel contratto. D'altra parte in altri documenti antichi il nostro toponimo
ricorre come Thathari (CSPS 83,
104, 147, 253, 254, 355, 395, 421, 439) e Thathar in
un documento dell'anno 1135 (CDS I 209/2)
(è da precisare che nella lingua sarda il passaggio ss < th o viceversa è frequente).Quest’ultima pronunzia si è conservata tale e
quale nella zona del Nuorese fino a un cinquantennio fa e si conserva tuttora
in numerose località del Logudoro come Táttari.-
Per qualcuno anche monte d' accoddi significa mucchio di pietre. Sassari ha preso il nome dal tempio?
RispondiEliminaMassimo Pittau scrive:
RispondiElimina"Monte d'Accoddi" non significa affatto "Monte di sasso o pietra", ma probabilmente significa "Monte (a forma ) di colle".