venerdì 19 giugno 2015

Il problema degli Shardana, di Ercole Contu.

Il problema degli Shardana 
(da E. Contu , Come l'archeologia risponde alla domanda: "Quando?". Con alcuni casi della Sardegna)  

«La questione, che tocca vari aspetti dei problemi sin qui trattati ed altri specifici ne include, è stata ripresa di recente, con una certa attenzione, in alcuni articoli su un giornale, dal linguista Massimo Pittau e dallo storico  Giovanni Dejana. In essi si avanza di nuovo la domanda se i Shardana (Shrdn) debbano essere identificati o no con i Sardi Nuragici; domanda alla quale io ritengo che debba essere data risposta negativa. 
Infatti, nonostante l'entusiasmo e i buoni propositi che manifesta, mi ha lasciato del tutto indifferente il volume di Leonardo Melis, su questo specifico argomento; nonché quello, già di livello più elevato ma pur sempre giornalistico e più documentato (ma con bibliografia insufficiente) di S. FRAU sulle
 Colonne d'Ercole. E altrettanto dico del più recente volume di un vero archeologo come Giovanni Ugas.
Conclusioni negative che avevo già espresso in un congresso della Tafts University- Medford-Boston, pubblicato nel 1998.
 
Ora è dello stesso parere anche Massimo Pittau, che è piuttosto orientato a riconoscere, fra i Popoli del Mare, i sardi  nel popolo dei Tyrsenoi - Tursci - Tursceni (Trsh) (cioè Tyrrenòi, cioè - da tyr = torre - costruttori di torri), con cui prima si identificavano gli Etruschi; ma solo i Nuragici sono costruttori di torri: i nuraghi appunto. Mentre Giovanni Dejana è ancora del parere che l'identificazione dei Sardi con gli Shardana sia possibile.
 
Infatti, almeno una volta, nelle fonti classiche, non come di solito gli Etruschi, ma proprio gli abitanti della Sardegna sono chiamati Tirreni (Strabone, V., 2, 7).
Vorrei anche ricordare che le parole, di sole consonanti, Shrdn e Trsh dipendono dal fatto che gli Egizi, i Fenici, gli antichi Ebrei e gli Arabi attuali non scrivono le vocali ma solo appunto le consonanti (come facciamo noi oggi nel codice fiscale!).
       
Oltre che sul nome Shardana si insiste anche troppo sulla somiglianza, che invece è ben poca (come concorda, in una conversazione avuta con lui, anche il collega Alberto Moravetti), fra le figure dei Shardana dei monumenti egizi e quelle dei bronzetti nuragici. Lo stesso scudo piccolo e rotondo, elemento molto diffuso e comune (specie in ambito assiro-babilonese), è troppo poco; la spada è diversa, l'elmo a pennacchio, pur con la presenza delle corna, è molto diverso; altrettanto il vestiario e la corazza. Maggiore, almeno per l'elmo, sarebbe la somiglianza di questi Shardana con un famoso bronzetto del XII a.C., da Enkomi (Cipro), raffigurazione di una  divinità con elmo cornuto, ma priva di scudo e spada. E questa figura ricorda, per l'ornamento corniforme, ancor meglio un dio della guerra e della fertilità, il mesopotamico-fenicio Baal, rappresentato in una stele da Ugarit (Siria), del XIV-XIII a.C., conservata al Louvre. Ancor maggiore è la rassomiglianza con l'elmo del Vaso dei Guerrieri,  trovato a Micene e datatato al 1200 a.C. Tutti, è vero, hanno un elmo cornuto, ma a Cipro l'elmo è a caschetto, mentre ad Ugarit è coprente ed ha una lunga appendice conica;  a Micene invece l'elmo ricorda quello con paraguance di epoca classica ma ha un prolungamento superiore a tazzina con pennacchio. L'elmo cornuto peraltro era presente, molto più tardi, anche presso gli Etruschi, presso i Galli e in tempi ancor più recenti presso i Vichinghi.
I
 Shardana, uno dei “Popoli del Mare”, che più ci interessano sono quelli rappresentati in Egitto, intorno al XIII a.C., soprattutto in scene di guerra marittima, a Medinet Habu (guerrieri con elmi cornuti o piumati e scudi rotondi). Ma, come dicono P. F. Stary e Robert Tykot «se è vero che c’è qualche rassomiglianza, questo sarebbe un argomento che collegherebbe anche con i ritrovamenti del Vicino Oriente e dell’Egeo; ma tali ritrovamenti suggeriscono datazioni al IX e VIII a.C., come per i bronzetti nuragici». Tutt’al più, precisa TYKOT, si tratterebbe, per gli Shardana, di popoli orientali facenti parte della colonizzazione fenicia, giunti in Sardegna più o meno «fra il 1100 e l’800 a.C.».
Ma tutta questa interpretazione, che pure trova tanti sostenitori e detrattori, è basata  solo su una assonanza di nomi (gli Shardana rispetto ai Sardoi, Sardi), che ignora discrepanze cronologiche e culturali; e che, sia nel nome intero, che più ancora in quello spezzato, proposto da qualcuno (shar=signore +
 dana= nome di una tribù di Israele) potrebbe trovare molte corrispondenze in varie zone d'Europa, e del Levante e dell'Occidente mediterraneo. E quando i richiami sono troppi, a me sembrano ancor meno significativi. Altrimenti bisognerebbe  credere che i nostri Shardana e similari avessero "invaso", non solo l'Egitto, ma tutto il mondo allora conosciuto! Il che sarebbe davvero eccessivo.
Perciò è meglio pensare che si tratti di semplici fenomeni di “convergenza”, sia linguistici che culturali in genere.
Per giunta nemmeno gli ultimi scavi di Vincenzo Santoni a Su Monte di Sorradile, che vorrebbero rialzare i bronzi nuragici al XII-IX a.C., avvicinandoli così, almeno cronologicamente, agli Shardana, mancano di prove in contrario; visto che Paolo Bernardini ha fatto notare che è anche presente nel sito una coppa carenata di imitazione fenicia, databile invece all'VIII a.C.
Da queste considerazioni deriva anche che - benché io non sia dello stesso parere - potrebbe essere giustificata l'affermazione di Giovanni Lilliu che i bronzetti e la scultura in pietra, noti come "nuragici", dovrebbero invece chiamarsi "postnuragici", perché posteriori all'esaurirsi dell'architettura nuragica, quando sembra che nella stessa cultura avesse prevalso, con lo sviluppo della navigazione, il dominio del mare.»


Fonte: “Aidu Entos. Archeologia e Beni Culturali”, Università di Sassari, 2007, Anno I, n. 1, pp. 5-8, e in specie pp. 7-8.

7 commenti:

  1. La parola sumera Kalg = Forte – In Akkadico Dannu – Il segno cuneiforme sumero di Forte fu usato foneticamente per la sillaba DAN. Shar in sumero = Signori + la sillaba Akkadica Dan = Forte = I Forti Signori = Shardan. Shardan+a (figlio)= I Figli dei forti Signori. Dannu in sardo = danno o fare danno = I Signori che fanno danno, appunto sono i figli dei Signori che sanno fare danno in combattimento. Shar2= cerchio/recinto + Dan= forte + A=figlio/discendente = Shardana= I figli dei guerrieri del nuraghe. Quindi sembrerebbe che i Shardana sarebbero i discendenti dei costruttori dei Nuraghe. Se aggiungiamo i nomi delle tre città più importanti della Sardegna del 1000/800 a.C., attribuite ai “Fenici”, cioè NGR = Nu.Gi.Ru = I signori che tornarono per erigere. Tharros>Tzuru> Suru = Costruire per elevarsi. Sul.Ki = Terra della giovinezza, almeno a me sembra evidente chi erano i “Fenici”.

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  2. Allora, articolo molto interessante, io non ho certezza, ma provo ad esprimere la mia opinione.

    Per me i Nuragici sono il popolo che, con gli odierni dati a disposizione, è più identificabile agli Shardana.

    Prima di tutto dire con sicurezza che i bronzetti siano solamente databili alla prima età del ferro è un imprecisione.
    Nel pozzo sacro di Funtana Coberta sono stati ritrovati importanti frammenti di bronzetti ascrivibili all'età del bronzo, uno di essi è una testa di arciere con elmo cornuto, che a me pare più arcaico di quello indossati dai classici guerrieri nuragici e più simili a quello degli Shardana che invasero l'Egittohttps://it.wikipedia.org/wiki/Pozzo_sacro_di_Funtana_Coberta . (1100 a.c circa), quindi coevi con il periodo di massima presenza dei popoli nel mare nelle fonte Egizie.
    In Sardegna il nome SRDN appare prestissimo per indicare gli abitanti Sardi nella stele di Nora (850-750 a.c), sembra proprio essere il nome più antico per indicarne gli abitanti.
    I frammenti ritrovati da poco nella tomba Nuragica di Orroli scavata da Mauro Perra ascrivibili al XIII secolo a.c non fanno che rinforzare questa ipotesi.
    Poi non tutti gli elmi dei bronzetti Nuragici sono gli stessi, alcuni assomigliano moltissimo a quelli Shardana, tra i quali: quello dell'arciere, che tra l'altro è uno dei più antichihttp://2.bp.blogspot.com/-rkmnWjjRTAI/TiXfCcmBdOI/AAAAAAAABpk/FTigD3_s3s0/s1600/ballao.jpg , quello che credo sia un cacciatore, che ci assomiglia ancora di più, quello di un guerriero con doppio sucdo (estrema destra) https://c1.staticflickr.com/5/4074/4923104640_675eecde31_b.jpg
    ed altri ancora

    La spada è diversa? non sempre, ed in Sardegna sono state ritrovate delle spade dello stesso identico tipo di quello degli Shardana databili al XVII secolo a.c.

    E anche le statue di monte prama dei guerrieri presetano una somiglianza impressionante con i guerrieri Shardana.

    E dove le mettiamo le statue-stele guerriero della Corsica?
    La la somiglianza è davvero impressionante, gli elmi, l'armatura ad "aragosta", le spade triangolari, è impressionante, non esiste altro luogo dove la sogmiglianza con gli Sheden sia così spiccicata http://lakodaemon.co.uk/the-mysterious-horned-warrior-torreans-of-the-isle-of-corsica/ e tra l'altro queste statue sono del tutto coeve con il periodo della comparsa degli Shardana.

    Non esiste altro luogo che offra un così elevato numero di reperti che ricordino gli Shardana e che tra l'altro ne riporti il nome nell'intero territorio stesso, in iscrizioni antiche e in diversi toponimi.

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  3. Giacomo Pozza scrive:
    Ora cosa afferma lo studioso?
    Che a Cipro sono ritrovati due, dico due bronzetti con elmi cornuti contro una cifra che si avvicinerà al centinaio tra bronzetti nuragici, statue nuragiche e statue stele corse.
    Prima di tutto se bisogna guardare alle sottigliezze, i personaggi rappresentati nei bronzetti di Cipro sono diversi dagli Shardana. Uno possiede un elmo esageratamente allungato parecchio differente da quello rotondo Shardana ed uno scudo microscopico se paragonato a quello Shardana e l'altro presenta delle corna esageratamente lunghe ed anche il copricapo sembra abbastanza diverso.
    Poi bisogna anche contestualizzare, non è che Cipro fosse terra culturalmente lontana ai Sardi Nuragici allora, i contatti tra Cipro e la Sardegna Nuragica erano intensissimi, infatti, ritroviamo ceramica nuragica dell'età del bronzo a Cipro proprio nel periodo in cui i popoli del mare invadano l'oriente mediterraneo) e in Sardegna, viceversa, troviamo il numero più alto di lingotti ox-hide dell'intero bacino mediterraneo e diversi altri reperti ciprioti.
    Cipro inoltre era ben nota agli Egizi con il nome di Alashiya e tra l'altro fu invasa dai popoli del mare come ci ricordano le fonti Egizie.
    Quindi alla luce di tutto ciò (ceramica Nuragica presente in diverse zone dell'egeo, somiglianza tra i numerosissimi bronzetti Nuragici e gli Shardana, nome antico dei Sardi praticamente identico a quello degli Sherden) mi sento di dire che i Sardi Nuragici sono il popolo che in assoluto presenta più somiglianze con gli Shardana, i fenici non ne presentano nessuna e i bronzetti fenici sono totalmente differenti da quelli Nuragici, quindi mi sento di escludere del tutto l'ipotesi che gli identifica con i popoli levantini che vennero in seguito, anche perché come ho già spiegato i primi bronzetti Nuragici sono ascrivibili all'età del bronzo.
    Poi ci sono tanti altri elementi che fanno pensare alla Sardegna Nuragica come patria degli Shardana, ad esempio agiscono quando la civiltà Nuragica raggiunge il suo apice ed è in stretti contatti coi popoli dell'Egeo; e chi erano i popoli del mare se non popoli dell'Egeo? venivano dal grande verde e i nomi fanno pensare a Micenei e popolazioni del Mediterraneo.
    E ancora, il melone chi lo portò in Sardegna tra il 1310 e il 1150 a.C? i fenici arrivarono solo un paio di secoli dopo.
    Nessuna popolazione d'Europa li coltivava all'epoca e, guarda caso, la popolazioni più a stretto contatto con l'Africa (Egitto) e il Medio oriente all'epoca erano proprio gli Shardana.
    Troppe coincidenze. Il discorso di E. Contu appare approssimativo e datato, mi fa pensare che lo studioso ignori parte delle cose che ho detto io.
    Poi, in alternativa, chi potrebbero essere i pirati Shardana, gli abitanti di Sardis?
    A Sardis sono presenti reperti che testimoniano gli Shardana? No.
    Sardis era citata dalle fonti dell'epoca (Hittiti, etc...)? No
    I greci conservano un qualche ricordo degli abitanti Sardiani attivi nell' are egea all'epoca? Assolutamente no, nell'Iliade Sardis si chiama Hydes e gli abitanti in un modo completamento diverso dagli Shardana.
    Quando i primi Shardana appaiono nelle fonti Sardis ha dunque un nome completamente diverso e probabilmente a malapena esisteva, certo non poteva supportare un esercito come quello che invase l'Egitto.
    Ricapitolando, non esiste nessun popolo fino che presenti tante somiglianze con gli Shardana come quello dei Sardi Nuragici, le alternative sono debolissime, non esistono certezze per ora, ma mi sento di dire che con tutta probabilità gli Shardana erano i Sardi Nuragici, non i Lidi e assolutamente non i Fenici.

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  4. Giacomo Pozza scrive:
    Un’altra cosa: lo studioso afferma che Leonardo Melis, con cui non sono assolutamente d'accordo, sostiene che gli Shadana siano i Sardi Nuragici ma ciò non è vero perché Melis sostiene, invece, che gli Shardana arrivano in Sardegna successivamente ai Nuragici,

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  5. Mi pare che il professor Contu, studioso a me ben noto, pecchi di vanità, è come e' uso consideri gli altri studiosi, o si voglia "interessati al settore", un gregge di ignoranti. che tristezza.

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  6. E' quantomeno sconcertante, che non si evinca, una verita' di fondo: Nessuna spada, nessuna Nave, nessun scacchiere strategico, appartiene alla Sardegna. Ad un esame accurato, nessun elmo, simmetricamente, si avvicina come stile a quelli Shardana. Ma immaginate solamente, quante prove, sarebbero venute fuori dai Nuraghes, da dove migliaia, di uomini, fossero partiti e in parte rientrati. Tutta la Logistica, le navi, gli attrezzi, le ancore, le armi tipiche. Ma nulla di tutto questo compare.

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  7. La voce Shar non è Occidentale, ma Indoiranica. Questo passaggio è esiziale. Shardana, non puo' essere Sardegna. Ch'è Afroasiatico. Il Nome tra i piu' comuni in Oriente, indoranico, è Shardha, come la regione di Delhi, Shardhana. La tipologia di combattimento, è atipica e spettacolare, tipica delle elite guerriere orientali. Le spade Naue, appartengono a questi Mercenari, spade di tradizione CentroEuropea, come le protomi delle Navi, mai esistite in Sardegna come Iconografie, ne tantomeno, appartenenti al Mondo Miceneo.

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