Una Pompei sommersa scoperta vicino a Delo, nelle
Cicladi.
Una "piccola Pompei
sottomarina". È questa l'incredibile scoperta fatta da uno staff di
archeologi della National Hellenic Research Foundation e dell'Eforato per le
Antichità Sommerse, che hanno trovato resti di un intero insediamento risalente
al I secolo a.C. nelle acque dell'isola di Delo, in Grecia.
Le rovine sommerse a circa 2
metri sotto il livello del mare non sono di un porto, come avevano inizialmente
pensato i ricercatori, ma di una vera e propria città simile nelle fattezze a
Pompei ed Ercolano, come hanno specificato dal Ministero della Cultura Greca.
Grosse pietre, colonne, vasi
di terracotta, e i resti di un forno gettano nuova luce sulla storia di Delo,
che è un luogo importante per la mitologia greca perché luogo di nascita del
dio Apollo e di sua sorella Artemide.
Delo, isola delle Cicladi settentrionali, nel Mar Egeo
meridionale, fu un centro culturale già nell’età cicladica e tardo-micenea: la
divinità venerata era nel II millennio a.C. una dea femminile della vegetazione
(Artemide), cui andò sostituendosi progressivamente, a partire dagli inizi del
I millennio, Apollo. Nell’orbita ateniese fin da epoche remote, dal 478 a.C.
per 25 anni fu il centro della lega delio-attica. Rimase poi sotto il
predominio ateniese fino alla morte di Alessandro Magno. Nel 314
entrò nella lega dei nesioti;
quando questa si sciolse dopo alcuni decenni, divenne repubblica autonoma
protetta dai re di Macedonia. Nel 166 a.C., vinto il re Perseo, fu restituita dai
Romani agli Ateniesi. Da allora, dichiarata porto franco, divenne magazzino e
mercato comune dei Greci e degli Italici, sia per la distruzione di Cartagine e di Corinto sia per la decadenza, voluta dai
Romani, di Rodi. Il suo sviluppo economico raggiunse l’apogeo fra il 100 e il
90, poi fu invasa e saccheggiata dai generali di Mitridate (88-86).
Scavi condotti dal 1873 da
archeologi francesi hanno portato alla luce tutto il centro monumentale. Il
porto antico, oggi insabbiato, fu sistemato con moli dall’arconte Teofrasto nel
150 a.C. Da esso partiva la Via delle Processioni che, fiancheggiata da
portici, giungeva ai propilei d’ingresso al sacro recinto di Apollo, di forma
trapezoidale, costituente il centro religioso dell’isola. La piazza lastricata,
un tempo arricchita da statue votive, è chiusa da portici e da templi. Al
centro si vedono i resti di tre templi: il primo, in tufo con pronao a quattro
colonne, risale al VI a.C.; il secondo, dorico, in marmo pario,
fu costruito dagli Ateniesi nel V a.C. e nella cella si custodì fino al 454 il
tesoro della lega delio-attica. Accanto i Deli innalzarono nel IV a.C. un altro
tempio, dorico, periptero, con colonne scanalate in marmo pario. La parte
settentrionale di Delo si svolgeva intorno al Lago Salato o Trocoide. Qui era
il quartiere degli affari con le sedi delle corporazioni o sinodi mercantili. A
Sud del santuario di Apollo si stende invece il maggior numero di abitazioni
private, ben conservate, con peristili, mosaici, stucchi, affreschi. Il
quartiere è sormontato dal teatro del III a.C.; più oltre ci sono vari santuari
di culti stranieri e salendo alla cima del colle Cinto si trova la grotta, sede
forse di un oracolo di Apollo.
Immagine del teatro di Delo di: http://www.sciretti.it/
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