mercoledì 23 luglio 2014

Cristoforo Colombo, la bussola e la declinazione magnetica

Cristoforo Colombo, la bussola e la declinazione magnetica
di Rolando Berretta

Wikipedia dice che la declinazione magnetica è il valore dell'angolo sul piano orizzontale tra la direzione dell'ago magnetico e la direzione del meridiano del luogo. Più semplicemente è la distanza angolare tra Nord Geografico (il punto di intersezione dell'asse di rotazione terrestre con la superficie dell'emisfero boreale) e il Nord Magnetico (il punto di intersezione dell'asse del campo magnetico terrestre con la superficie dell'emisfero boreale). Il suo valore varia da luogo a luogo e varia nel tempo in quanto il Nord Magnetico a differenza di quello Geografico non è statico. La declinazione può essere Est (E) od Ovest (W) in funzione dell'orientamento delle locali linee di flusso del campo magnetico terrestre (parallelamente alle quali si allinea l'ago magnetico della bussola) rispetto al meridiano locale. Poiché i poli magnetici terrestri non coincidono con i poli geografici (intesi come i punti di intersezione dell'asse di rotazione con la superficie terrestre), il nord magnetico, indicato da una  bussola magnetica, non indica esattamente la direzione del nord geografico. Per orientarsi correttamente al nord occorre correggere l'indicazione della bussola di un valore angolare che è dato dalla declinazione magnetica. Tale valore alle coordinate di Roma (41° 53' 42" N, 12° 29' 05" E), calcolato al 25/03/2014, è pari a 2° 37' 20" Est e varia ogni anno di 6,6' Est.
Per poterla misurare, bisogna servirsi di un ago magnetico libero di ruotare intorno ad un asse verticale alla superficie terrestre; una volta che quest'ago ha raggiunto la posizione di equilibrio, misurando l'angolo che si forma tra il piano verticale passante per l' ago e il piano del meridiano terrestre nel punto considerato, si ottiene la declinazione magnetica.
La declinazione magnetica varia da punto a punto sulla superficie terrestre e varia nel tempo, in quanto il polo nord magnetico cambia continuamente posizione; attualmente si trova nel nord del Canada. Storicamente fu Edmund Gunter, un matematico e astronomo inglese, ad accorgersi della variazione annuale della declinazione magnetica.
…. Il merito del riconoscimento, da parte europea, si deve attribuire a Cristoforo Colombo, il quale nel 1492, uscito con le caravelle spagnole nell'Atlantico, si avvide che l'ago della bussola aveva sensibilmente cambiato direzione dal meridiano vero e poté così constatare il fatto della declinazione, nonché la sua variabilità, passando da un meridiano all'altro nella navigazione da oriente verso occidente. Il primo poi che fece una vera misura (per quanto grossolana) dell'angolo di declinażione fu Giorgio Hartmann, prete di Norimberga, il quale, nell'occasione d'un viaggio a Roma nel 1510, misurò l'angolo eguale a 6° verso est.

Questo passa il convento. Da tutto ciò si deduce che l’ago della Bussola non punta verso il nord/geografico ma punta verso un punto, variabile, che oggi si trova in Canada.
Quindi, se si naviga dentro il Mediterraneo, facendo la spola tra Alessandria e Gibilterra, si dovrebbe léggere lo scarto della bussola. Perfetto! Discorso ineccepibile.
Veniamo alla grande scoperta di Colombo.



Zuane Cabotto (Giovanni Caboto) aveva toccato il nord/America. 1497.
Il mercante Lorenzo Pasqualigo, figlio di ser Filippo, scrisse da Londra una lettera indirizzata ai
fratelli Alvise e Francesco in data 23 agosto ed arrivata a Venezia il 23 settembre del 1497.

“E’ ritornato un nostro veneziano che era partito da Bristol, con una nave, per cercare nuove isole. Ha trovato terra ferma a 700 leghe lontano da qui e dice essere terraferma, che è il paese del Gran Can. E’andato lunga la costa per 300 leghe ed è sbarcato. Ha riportato al Re lacci per selvaggina, un ago per fare reti e, dice, di aver visto alberi tagliati. Non ha incontrato nessuno ma, dai ritrovamenti, è certo che il posto è abitato. E’ rientrato dopo esser stato via tre mesi. Mentre rientrava ha visto altre isole ma, per non perder tempo essendo a corto di viveri, non è potuto scendere a terra. Il Re gli ha promesso, a tempo nuovo, 10 navigli armati… Lo scopritore di queste cose ha piantato su quei terreni una croce, una bandiera inglese e una di san Marco essendo lui veneziano. Sicchè il nostro gonfalone sventola molto lontano”.
E questa è di Raimondo Soncino; ambasciatore del Duca di Milano a Londra:
“Al detto M.s Zoane, come alienigena et povero non saria creduto, se li compagni che sono quasi tutti Inglesi, et da Bristol non testificassero ciò che lui dice essere vero. Esso M.s Zoane ha la descriptione del mundo in una carta, et anche in una Sphera solida che lui ha fatto, et demonstra dove è capitato, et andando verso el levante ha passato assai el paese del Tanais. Et dicono che la è terra optima e temperata, et estimano che vi nasca el brasilio et la seta, et affermano che quello mare è coperto da pesci, li quali se prendono non solo cum la rete, ma cum le ceste essendoli alligato uno saxo ad ciò che la cesta se impozi in l’acqua, et questo io l’ho udito narrare al dicto messer Zoane. Et ditti Inglesi suoi compagni dicono che portarono tanti pesci che questo regno non havera più bisogno de Islanda, del quale paese vene una grandissima mercantia de pesci che si chiamano Stochefessi”.
Amerigo Vespucci (dalla lettera al Soderini), avendo viaggiato dal 1497/48 affermò che a Ovest non c’erano isole ma un intero continente. Aveva toccato terra il 24 giugno del 1497.
La Lettera al Soderini, datata: Lisbona, 4 settembre 1504, contiene la narrazione di quattro spedizioni marittime, due al servizio della Spagna, due per il Portogallo.
Il I° viaggio era stato effettuato con partenza il 10 maggio 1497 e rientro il 15 ottobre 1498.

Colombo, dopo due viaggi, aveva trovato solo isole. Come Caboto!  Aveva fatto notificare che Cuba era terraferma. Dalle misure di un solo lato dell’isola aveva capito che sarebbe stato maggiore di Giava Major; impossibile che ci fosse un’isola più grande di Giava major! Marco Polo era stato chiarissimo; sulle isole asiatiche sapeva tutto.

E partì Colombo per il III° viaggio, era il 30 maggio del 1498.  Vespucci, rintrato in ottobre, aveva scoperto il Nuovo Mondo. Che succede a questo punto? E non ti arriva una lettera –rarissima- spedita da Colombo, che fu stampata e diffusa subito.
La lettera ai Reali di Spagna in cui Colombo annuncia la scoperta - fatta nel corso del suo terzo viaggio transatlantico - della "terraferma" e ipotizza l'esistenza sul suolo sudamericano del Paradiso Terrestre
Hispaniola, settembre-ottobre 1498
…..Quando io, venendo dalla Spagna alle Indie, giunsi a 400 miglia a ovest delle Azzorre avvertii un gran mutamento sia nel cielo sia nelle stelle, come pure nella temperatura del­l'aria e nelle acque del mare. E a questo fenomeno feci molta attenzione. Osser­vai che da nord a sud, oltrepassata la distanza di 400 miglia dalle suddette isole, l'ago della bussola che fino a quel punto tende a nord-est, si orienta d'improvviso a nord-ovest una quarta di vento tutta intera. E ciò si verifica mentre ci si avvicina a tale linea, come chi stesse superando un pendio. Trovai pure il mare (il Mare dei Sargassi) completamente pieno di un'erba fatta di rametti di pino e carica di frutti simili a quelli del lentisco. L'erba era così densa che nel mio primo viaggio temetti che si trattasse di una secca e che le navi vi si sarebbero arenate. E il fatto sorpren­dente è che fino al momento di arrivare a quella linea della stessa erba non se ne trova affatto. Arrivando in quel punto trovai il mare calmo e liscio e benché soffiasse il vento esso non si alzava mai. Inoltre all'interno di questa linea, dal lato di ponente, la temperatura era mite e senza grandi sbalzi sia d'inverno sia d'estate …

(Trovate, su questo sito di Montalbano, un articolo datato 27 gennaio 2012 dal titolo:
Il Paradiso Terrestre scoperto da Cristoforo Colombo. C’è la LETTERA divisa in 3 parti.)
Lettera che non mi ha mai convinto.  Dopo tutto questo preambolo torniamo alla Declinazione Magnetica … scoperta da Colombo (sic!).

Facciamo parlare le “carte nautiche”. Iniziamo con quella di Pietro Vesconte (Petrus Veschonte) del 1.311.

Diciamo che in questa carta la Rosa dei Venti non è veritiera. Se controllo, bene, trovo i meridiani e i paralleli (precisi precisi) che hanno una quarta di vento di sfasamento, pari a 11°15’ oppure 11,20°. Poi si scopre che le carte sono due, datosi che il Mar Nero è  in scala diversa.

Questa è la -quarta di vento- che segnala Colombo ma è nel Mediterraneo.

A questo punto si fanno altre verifiche. Vediamo Grazioso Benincasa nel 1470.
Nella Benincasa la Penisola Iberica è orientata correttamente insieme alla parte atlantica.
Come si attraversa Gibilterra, venendo dall’Oceano, si trova il Mediterraneo che ha preso una brutta inclinazione.

Parlo del Mediterraneo solamente.
Immaginiamo, per un attimo, di preparare una Carta con tanto di Equatore, Tropico, Circolo polare e Polo. Inseriamoci la Carta di Benincasa ….


Carissimo Colombo, mi dispiace ma …, quello che riporta la lettera rarissima del III viaggio non è corretto. Nessuna declinazione magnetica. Nessuna grande scoperta.


Nel preparare le nuove carte nautiche, comprensive di Oceano, si è evidenziata la magagna.
Il Mediterraneo, dopo Gibilterra, ha una strana inclinazione. Alessandria d’Egitto è molto a nord rispetto alle isole Canarie. Quindi… ognuno tragga le sue conclusioni…. sul come si spiega il tutto.





3 commenti:

  1. piccola correzione:
    una quarta di vento, nella bussola, è pari a 11° 15' se dividete il grado in 60 parti.
    Se lo dividete in 100 parti la quarta di vento è di 11,25 gradi; non 11,20.
    RoBer

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  2. Come si spiega il tutto? Mi sembra ovvio: le carte dell'epoca erano tutt'altro che esatte e la declinazione magnetica non ancora perfettamente misurata. Non capisco cosa vuol dimostrare: che Colombo si è sbagliato? Mah, con gli strumenti che avevano allora non è certo una sorpresa...

    Un argomento interessante, mi sembra, è quello di come si navigava prima dell'esistenza e uso delle carte nautiche. La storia della navigazione è ancora in larga misura sconosciuta...

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  3. Non vedo il nesso fra l'analisi delle carte e l'osservazione di Colombo,non c'è bisogno del supporto delle carte per convalidare la scoperta del Nord magnetico da parte di Colombo. Ecco le parole di Fernando, suo figlio, che nella biografia di suo padre scrive: " si rese conto che,durante le prime ore notturne, l'ago della bussola si spostava a nord-est, per mezza quarta, ad all'alba, si spostava ancora più a nord-est di un'altra mezza, scoprì così che l'ago non coincideva con la stella polare ma che coincideva con un altro punto fisso e invisibile, variazione che fino ad allora nessuno aveva osservato, ragion per cui aveva giuste ragioni per meravigliarsene".
    Questo mi sembra sufficiente per sostenere che Colombo è stato il primo a lasciare un'osservazione scritta del fenomeno conosciuto oggi come declinazione magnetica.

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