Cristoforo Colombo, la bussola e la declinazione magnetica
di Rolando Berretta
Wikipedia
dice che la declinazione
magnetica è
il valore dell'angolo sul
piano orizzontale tra la direzione dell'ago magnetico e
la direzione del meridiano del luogo. Più semplicemente è la distanza angolare
tra Nord Geografico (il punto di intersezione dell'asse di rotazione terrestre
con la superficie dell'emisfero boreale) e il Nord Magnetico (il punto di
intersezione dell'asse del campo magnetico terrestre con la superficie
dell'emisfero boreale). Il suo valore varia da luogo a luogo e varia nel tempo
in quanto il Nord Magnetico a differenza di quello Geografico non è statico. La
declinazione può essere Est (E) od Ovest (W) in funzione dell'orientamento
delle locali linee di flusso del campo magnetico terrestre (parallelamente alle
quali si allinea l'ago magnetico della bussola) rispetto al meridiano locale. Poiché
i poli magnetici terrestri non coincidono con i poli geografici (intesi come i
punti di intersezione dell'asse di rotazione con la superficie terrestre), il
nord magnetico, indicato da una bussola magnetica, non indica
esattamente la direzione del nord geografico. Per orientarsi correttamente al
nord occorre correggere l'indicazione della bussola di un valore angolare che è
dato dalla declinazione magnetica. Tale valore alle coordinate di Roma (41° 53'
42" N, 12° 29' 05" E), calcolato al 25/03/2014, è pari a 2° 37'
20" Est e varia ogni anno di 6,6' Est.
Per
poterla misurare, bisogna servirsi di un ago magnetico libero di ruotare
intorno ad un asse verticale alla superficie terrestre; una volta che quest'ago
ha raggiunto la posizione di equilibrio, misurando l'angolo che si forma tra il
piano verticale passante per l' ago e il piano del meridiano terrestre nel
punto considerato, si ottiene la declinazione magnetica.
La
declinazione magnetica varia da punto a punto sulla superficie terrestre e
varia nel tempo, in quanto il polo nord magnetico cambia continuamente
posizione; attualmente si trova nel nord del Canada. Storicamente fu Edmund
Gunter, un matematico e astronomo inglese, ad accorgersi della variazione
annuale della declinazione magnetica.
…. Il
merito del riconoscimento, da parte europea, si deve attribuire a Cristoforo Colombo, il quale nel 1492,
uscito con le caravelle spagnole nell'Atlantico, si avvide che l'ago della
bussola aveva sensibilmente cambiato direzione dal meridiano vero e poté così
constatare il fatto della declinazione, nonché la sua variabilità, passando da
un meridiano all'altro nella navigazione da oriente verso occidente. Il primo
poi che fece una vera misura (per quanto grossolana) dell'angolo di
declinażione fu Giorgio Hartmann, prete di Norimberga, il quale, nell'occasione
d'un viaggio a Roma nel 1510, misurò l'angolo eguale a 6° verso est.
Questo passa il convento. Da tutto ciò si
deduce che l’ago della Bussola non punta verso il nord/geografico ma punta
verso un punto, variabile, che oggi si trova in Canada.
Quindi, se si naviga dentro il Mediterraneo,
facendo la spola tra Alessandria e Gibilterra, si dovrebbe léggere lo scarto
della bussola. Perfetto! Discorso ineccepibile.
Veniamo alla grande scoperta di Colombo.
Zuane
Cabotto (Giovanni Caboto) aveva toccato il nord/America. 1497.
Il
mercante Lorenzo Pasqualigo, figlio di ser Filippo, scrisse da Londra una
lettera indirizzata ai
fratelli
Alvise e Francesco in data 23 agosto ed arrivata a Venezia il 23 settembre del
1497.
“E’ ritornato un nostro veneziano
che era partito da Bristol, con una nave, per cercare nuove isole. Ha trovato
terra ferma a 700 leghe lontano da qui e dice essere terraferma, che è il paese
del Gran Can. E’andato lunga la costa per 300 leghe ed è sbarcato. Ha riportato
al Re lacci per selvaggina, un ago per fare reti e, dice, di aver visto alberi
tagliati. Non ha incontrato nessuno ma, dai ritrovamenti, è certo che il posto
è abitato. E’ rientrato dopo esser stato via tre mesi. Mentre rientrava ha
visto altre isole ma, per non perder tempo essendo a corto di viveri, non è
potuto scendere a terra. Il Re gli ha promesso, a tempo nuovo, 10 navigli
armati… Lo scopritore di queste cose ha piantato su quei terreni una croce, una
bandiera inglese e una di san Marco essendo lui veneziano. Sicchè il nostro
gonfalone sventola molto lontano”.
E questa
è di Raimondo Soncino; ambasciatore del Duca di Milano a Londra:
“Al detto M.s Zoane, come
alienigena et povero non saria creduto, se li compagni che sono quasi tutti
Inglesi, et da Bristol non testificassero ciò che lui dice essere vero. Esso
M.s Zoane ha la descriptione del mundo in una carta, et anche in una Sphera
solida che lui ha fatto, et demonstra dove è capitato, et andando verso el
levante ha passato assai el paese del Tanais. Et dicono che la è terra optima e
temperata, et estimano che vi nasca el brasilio et la seta, et affermano che
quello mare è coperto da pesci, li quali se prendono non solo cum la rete, ma
cum le ceste essendoli alligato uno saxo ad ciò che la cesta se impozi in
l’acqua, et questo io l’ho udito narrare al dicto messer Zoane. Et ditti
Inglesi suoi compagni dicono che portarono tanti pesci che questo regno non
havera più bisogno de Islanda, del quale paese vene una grandissima mercantia
de pesci che si chiamano Stochefessi”.
Amerigo Vespucci (dalla lettera al Soderini),
avendo viaggiato dal 1497/48 affermò che a Ovest non c’erano isole ma un intero
continente. Aveva toccato terra il 24 giugno del 1497.
La Lettera
al Soderini, datata: Lisbona, 4 settembre 1504, contiene la narrazione di quattro
spedizioni marittime, due al servizio della Spagna, due per il Portogallo.
Il I°
viaggio era stato effettuato con partenza il 10 maggio 1497 e rientro il 15
ottobre 1498.
Colombo, dopo due viaggi, aveva trovato solo
isole. Come Caboto! Aveva fatto
notificare che Cuba era terraferma. Dalle misure di un solo lato dell’isola
aveva capito che sarebbe stato maggiore di Giava Major; impossibile che ci
fosse un’isola più grande di Giava major! Marco Polo era stato chiarissimo; sulle
isole asiatiche sapeva tutto.
E partì Colombo per il III° viaggio, era il 30
maggio del 1498. Vespucci, rintrato in
ottobre, aveva scoperto il Nuovo Mondo. Che succede a questo punto? E non ti
arriva una lettera –rarissima- spedita da Colombo, che fu stampata e diffusa
subito.
La lettera ai Reali
di Spagna in cui Colombo annuncia la
scoperta - fatta nel corso del suo terzo viaggio transatlantico - della
"terraferma" e ipotizza l'esistenza sul suolo sudamericano del
Paradiso Terrestre
Hispaniola,
settembre-ottobre 1498
…..Quando io, venendo dalla
Spagna alle Indie, giunsi a 400
miglia a ovest delle Azzorre avvertii un gran mutamento sia nel cielo sia nelle stelle, come pure nella temperatura dell'aria e
nelle acque del mare. E a questo fenomeno
feci molta attenzione. Osservai che
da nord a sud, oltrepassata la distanza di 400 miglia dalle
suddette isole, l'ago della bussola che fino a quel punto tende a nord-est, si orienta
d'improvviso a nord-ovest una quarta di vento tutta intera. E ciò si
verifica mentre ci si avvicina a tale
linea, come chi stesse superando un
pendio. Trovai pure il mare (il Mare dei Sargassi) completamente pieno di un'erba fatta di rametti di pino e carica di frutti simili a quelli del lentisco. L'erba era così densa che
nel mio primo viaggio temetti che si trattasse di una secca e che le navi vi si
sarebbero arenate. E il fatto sorprendente
è che fino al momento di arrivare a
quella linea della stessa erba non se ne trova affatto. Arrivando in
quel punto trovai il mare calmo e liscio e benché soffiasse il vento esso non si alzava mai. Inoltre all'interno di
questa linea, dal lato di ponente, la
temperatura era mite e senza grandi
sbalzi sia d'inverno sia d'estate …
(Trovate, su questo sito di Montalbano, un
articolo datato 27 gennaio 2012 dal titolo:
Il Paradiso Terrestre scoperto da
Cristoforo Colombo. C’è la LETTERA divisa in 3 parti.)
Lettera che non mi ha mai convinto.
Dopo tutto questo preambolo torniamo alla Declinazione Magnetica …
scoperta da Colombo (sic!).
Facciamo parlare le “carte nautiche”. Iniziamo con quella di Pietro
Vesconte (Petrus Veschonte) del 1.311.
Diciamo che in questa carta la Rosa dei Venti non è veritiera. Se
controllo, bene, trovo i meridiani e i paralleli (precisi precisi) che hanno
una quarta di vento di sfasamento, pari a 11°15’ oppure 11,20°. Poi si scopre
che le carte sono due, datosi che il Mar Nero è
in scala diversa.
Questa è la -quarta di vento- che segnala Colombo ma è nel Mediterraneo.
A questo punto si fanno altre verifiche. Vediamo Grazioso Benincasa nel
1470.
Nella Benincasa la Penisola Iberica è orientata correttamente insieme alla
parte atlantica.
Come si attraversa Gibilterra, venendo dall’Oceano, si trova il
Mediterraneo che ha preso una brutta inclinazione.
Parlo del Mediterraneo solamente.
Immaginiamo, per un attimo, di preparare una Carta con tanto di Equatore,
Tropico, Circolo polare e Polo. Inseriamoci la Carta di Benincasa ….
Carissimo
Colombo, mi dispiace ma …, quello che riporta la lettera rarissima del III
viaggio non è corretto. Nessuna declinazione magnetica. Nessuna grande
scoperta.
Nel preparare le nuove carte nautiche,
comprensive di Oceano, si è evidenziata la magagna.
Il Mediterraneo, dopo Gibilterra, ha una
strana inclinazione. Alessandria d’Egitto è molto a nord rispetto alle isole
Canarie. Quindi… ognuno tragga le sue conclusioni…. sul come si spiega il tutto.
piccola correzione:
RispondiEliminauna quarta di vento, nella bussola, è pari a 11° 15' se dividete il grado in 60 parti.
Se lo dividete in 100 parti la quarta di vento è di 11,25 gradi; non 11,20.
RoBer
Come si spiega il tutto? Mi sembra ovvio: le carte dell'epoca erano tutt'altro che esatte e la declinazione magnetica non ancora perfettamente misurata. Non capisco cosa vuol dimostrare: che Colombo si è sbagliato? Mah, con gli strumenti che avevano allora non è certo una sorpresa...
RispondiEliminaUn argomento interessante, mi sembra, è quello di come si navigava prima dell'esistenza e uso delle carte nautiche. La storia della navigazione è ancora in larga misura sconosciuta...
Non vedo il nesso fra l'analisi delle carte e l'osservazione di Colombo,non c'è bisogno del supporto delle carte per convalidare la scoperta del Nord magnetico da parte di Colombo. Ecco le parole di Fernando, suo figlio, che nella biografia di suo padre scrive: " si rese conto che,durante le prime ore notturne, l'ago della bussola si spostava a nord-est, per mezza quarta, ad all'alba, si spostava ancora più a nord-est di un'altra mezza, scoprì così che l'ago non coincideva con la stella polare ma che coincideva con un altro punto fisso e invisibile, variazione che fino ad allora nessuno aveva osservato, ragion per cui aveva giuste ragioni per meravigliarsene".
RispondiEliminaQuesto mi sembra sufficiente per sostenere che Colombo è stato il primo a lasciare un'osservazione scritta del fenomeno conosciuto oggi come declinazione magnetica.