Riflessioni sul tema. Interpretazione di alcune fonti storiche romane.
di Rolando Berretta
Tartesso e Tàrsis
di Rolando Berretta
Se si prestasse attenzione alle sole consonanti TRTSS TRSS si capirebbe, subito, che sono due realtà differenti. Consiglierei di lasciare da parte Tartesso, con le sue TRTSS, con Argantonio e tutta la storia che c’è dietro. Occorre concentrarsi esclusivamente sulla biblica città di Tàrsis. Forse il discorso riguarda in maniera diretta la Sardegna. Le notizie su Tàrsis le ricaviamo dalla Bibbia, e una di esse è molto intrigante storicamente:
Isaia 23 (oracolo contro Tiro):
10 "Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis; il porto non esiste più".
Il profeta Isaia ci ha voluto ricordare, di sfuggita, che Tiro era una colonia di Tarsis. Sappiamo che l’antica città di SUR (scoglio-roccia) è menzionata nella corrispondenza amarniana.
Il re di Tiro, Abi Milki, chiede al faraone Akhenaten un po’ di terra per seppellire i morti e un appezzamento da coltivare. Sull’isola non avevano terra sufficiente. Da ciò si evince che l’isola era abitata da parecchio tempo, visto l’insufficiente spazio vitale.
Altro passo intrigante e riportato in 2 Cronache 9, dove si parla di Salomone:
21 "Infatti il re aveva delle navi che andavano a Tarsis con la gente di Curam; e una volta ogni tre anni venivano le navi da Tarsis, portando oro, argento, avorio, scimmie e pavoni(prodotti non tipicamente sardi)".
Sembrerebbe che Salomone mandasse le sue navi a Tarsis ogni tre anni perché, ogni tre anni, tornavano le navi di Tarsis e portavano oro, argento, avorio scimmie e pavoni. I pavoni, nel 1000 a.C. si prendevano in India. Noi possiamo solo ipotizzare quale giro facessero le navi di Tarsis per arrivare in India.
Sempre Salomone sarà costretto ad allestire una flotta, direttamente sul Mar Rosso, per andare a prendere il legno di Sandalo in India. Cosa era successo a Tàrsis verso il 930 a.C.? E’ il periodo dello smantellamento dei Nuraghi, o sbaglio?
Mentre Tartesso è ricordata per le sue ricchezze Tarsis è famosa per le sue flotte.
Mentre tyros, in greco, significa Formaggio, la città ricordata nei trattati di Polibio è Tyrio.
Adesso espongo una piccola nota grammaticale greca riguardo le consonanti RS.
Nell’antica lingua attica si usava scrivere RS trasformata, poi, dal greco classico in RR. Se gli Attici scrivevano Tirseni, gli altri Greci scrissero, poi, Tirreni. Chiarito il discorso della RS in RR veniamo alla parte che più ci interessa.
THARROS in greco classico significa coraggio, ardimento, fiducia o risoluzione.
THARSOS in antico attico significava esattamente le stesse cose. (Basta un vocabolario).
Anticamente si scriveva senza vocali. Tharsos si scriveva THRSS. Sono le stesse consonanti usate dagli Ebrei per ricordarci la regina dei mari; la regina dei mari di cui Tiro era una colonia. E dire Tirseni è dire Tirso, fiume, e non certo la pianta omonima.
Immagine del Tempio di Salomone di: www.unsolved.altervista.org
Grazie mille per il bellissimo articolo, l'ho letto con un piacere che non riesci nemmeno ad immaginare. Paradossalmente ci sono incappato perché stavo facendo ricerche su Tarsis; studio la Bibbia ormai da anni e ho avuto il privilegio di visitare il sito archeologico di Tharros, e devo dire che da tempo sospettavo che tra Tarsis e Tharros ci fosse troppa assonanza per poter essere una coicidenza. Se posso aggiungere qualcosa al tuo già bellissimo articolo, vorrei aggiungere una chicca. In un sito Nuragico e fenicio non troppo lontano da Tharros (a Paulilatino, sito di Santa Cristina), sono stati rinvenuti cimeli in bronzo rappresentanti l'occhio di Ra, decisamente Egizi! Una ulteriore prova del fatto che queste culture si sono incontrate e hanno avuto dei rapporti dipolmatici e commerciali
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