Storia dei popoli: seminiamo il seme della cultura nei nostri figli perché il futuro è ancora da costruire.
martedì 9 agosto 2011
Eratostene e carte geografiche.
Cartografia e Eratostene
di Rolando Berretta
Tutti conosceranno il metodo usato da Eratostene, di Cirene, per misurare la circonferenza equatoriale della Terra. Mentre girava per l’Egitto, paese famoso per i suoi obelischi, aveva notato che il 21 giugno a mezzogiorno, giorno del solstizio d’estate, il Sole era a picco sopra un pozzo di Siene (Hassuan). Il pozzo era illuminato fino in fondo. Aspettò che tornasse lo stesso giorno ad Alessandria. Il 21 giugno piantò un bel bastone e misurò l’angolo dell’ombra a mezzogiorno. (Tutte le notizie ci sono giunte di seconda mano). Il fatto è talmente conosciuto che evito di riportarlo. Da parte mia ho fatto delle semplici verifiche applicando lo Stadio Attico di 177,6 metri ai suoi dati. Tutto perfetto; però….
I primi sospetti mi sono venuti quando ho letto che aveva messo sullo stesso meridiano l’isola di Rodi, Alessandria e Hassuan dandone la distanza esatta. Come se, davanti ad una carta, avesse preso la distanza con un righello e avesse effettuata la conversione in Stadi.
Ho inserito una ricostruzione della terra di Eratostene a fianco di una mia “impostazione”. Nessun commento. Ho ritirato fuori, poi, dai cassetti una carta del Toscanelli. Così viene presentata:
Queste carte sono del 1450/70 circa.
Mi sono tornate in mente certe strane segnalazioni di Colombo quando affermò che l’ago della bussola aveva avuto uno scarto di una quarta di vento.
Ho cercato di allineare quel Mediterraneo su di una moderna griglia di meridiani e paralleli.
Diciamo che da 30° ovest fino a 60° est il Mediterraneo risulterebbe ben allineato. Bene pure il Mar Rosso e il Golfo Persico. Il Mar Caspio sembrerebbe occupare un bacino di gran lunga maggiore dell’odierno. Se individuate la linea arancione del Tropico del Cancro potrete vederne il diametro che fu presentato da Dicearco, e da Eratostene, come il mitico parallelo di Rodi. Non riesco a trovare la giusta proiezione per evidenziare il meridiano che toccherebbe l’isola di Rodi, Alessandria e Siene. La zona raffigurata è la stessa riproposta dalla ricostruzione della Terra di Eratostene.
E’ l’inclinazione che non va bene! E tutti a spiegarci i guai della bussola di Colombo.
Morale della favola. Con tutti gli obelischi che c’erano in Egitto c’era bisogno di ricorrere al pozzo?
Nessun commento:
Posta un commento