venerdì 27 maggio 2011

Scuola di restauro italiana operativa in Egitto.


Collaborazione tra Egitto e Italia per la mostra “Restauri e Restauratori”
di Martina Calogero


Molti furono i viaggiatori, esuli ed emigranti italiani che si recarono o si stabilirono in Egitto e che si misero alla ricerca delle testimonianze del passato di questo paese in maniera appassionata scoprendo e valorizzando grandi capolavori. Grazie a questo straordinario interesse nel tempo maturò un approccio rivolto al significato e al valore storico delle vestigia del passato, svincolato dalla loro bellezza o condizione di ritrovamento.
Infatti, anche i reperti riesumati in stato non buono o frammentario non furono scartati o impiegati come materiali di cosiddetti restauri che risultavano veri e propri pastiches; invece, per ciò che concerne i monumenti, passato il periodo romantico durante il quale i ruderi venivano lasciati come tali, oppure spostati ad adornare piazze e giardini, si procedette a interventi di restauro e anastilosi per evitarne il degrado e il saccheggio.
Il forte interesse verso lo studio e il restauro dei monumenti antichi è presente in Italia fin dal Rinascimento, periodo in cui iniziò a svilupparsi anche una tradizione di restauro sulla scia della quale maturò anche una sensibilità di interesse e rispetto per i documenti antichi, che oggi caratterizza l’approccio di recupero, tutela e conservazione di monumenti e reperti antichi.
Non a caso il primo grande restauratore di monumenti in Egitto fu un Italiano d’Egitto: Alessandro Barsanti. Questo paese deve al Barsanti il salvataggio di numerosissimi dei suoi monumenti più importanti e grandiosi. Ed è proprio seguendo il suo spirito di collaborazione tra le nostre culture che l’Italia tutt’oggi offre le sue conoscenze più avanzate nel restauro per intrecciarle all’esperienza di restauro egiziana, creando una scuola nella quale pratica e teoria operano in sinergia, compiendo il recupero di un’ampia area monumentale e, contemporaneamente, con il lavoro sul cantiere, formando un nutrito gruppo di restauratori.
Il “cantiere-scuola”, avviato già da diversi anni, ha oggi recuperato una buona parte degli edifici storici della zona dove il Centro Italo-Egiziano di Restauro ed Archeologia è sito e opera, e, nello stesso tempo, ha formato centinaia di allievi.
La mostra Restauri e Restauratori presenta i lavori di restauro e formazione svolti tra il 2002 e il 2007 dal Centro Italo-Egiziano per il Restauro e l’Archeologia diretto dal professor Giuseppe Fanfoni ed è stata esposta dal 5 al 10 dicembre 2009 durante il “Cairo Congress 2009” – Cultural Heritage Cairo 2009 4th international Congress “Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage of the Mediterranean Basin” tenutosi a Il Cairo. Inoltre, la mostra è in esposizione fino al 31 dicembre 2009 in Italia, presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura di Matera, promossa da Armando Sichenze, Preside della Facoltà, con la collaborazione dei docenti, Professor Antonio Conte, Professoressa Angela Colonna, Architetto Azzurra Pelle e Architetto Giuseppe Colonna.

Nell'immagine: centrorestaurovenaria.it

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