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giovedì 4 novembre 2010
Piramidi
Perù, Huaca Colorada. Scoperta una piramide Moche
di John Roach
Lo stile relativamente rozzo con cui è stata incisa la figura di questo guerriero si aggiunge ai tanti interrogativi che circondano il sito di Huaca Colorada.
Custodisce resti umani - tra cui i resti di cinque donne forse sacrificate a fini rituali. Ma secondo gli archeologi che conducono gli scavi, quel che distingue la piramide Moche appena scoperta in Perù non sono i segni di morte, ma di vita.
"Queste costruzioni piramidali hanno un scopo soprattutto funerario, dice il condirettore dello scavo Edward Swenson.
"In genere una piramide non è un luogo dove la gente vive, o dove si prepara il cibo", aggiunge l'archeologo dell'Università di Toronto.
La piramide dalla cima piatta appena riportata alla luce, risalente a 1.400 anni fa, ospitava le residenze per una ventina di personaggi di alto rango che forse, suggeriscono i reperti rinvenuti, sovrintendevano alla produzione di rame del sito.
Secondo gli archeologi che lavorano allo scavo, gli abitanti della piramide pre incaica probabilmente presiedevano a importanti cerimonie, banchettavano con lama arrostiti e porcellini d'india e bevevano birra di mais.
Tra le tracce di occupazione vi sono una ventina di chioschi in mattoni di fango dove venivano conservati grandi vasi di acqua e di birra di mais, così come ossa sparse di lama, cane, porcellini d'india, lische di pesce e
tracce di foglie di coca e peperoncino.
"Vi sono decisamente più testimonianze di occupazione domestica di quanto ci saremmo aspettati", confessa il condirettore della spedizione John Warner, archeologo alla University of Kentucky.
La cultura Moche, che fiorì lungo l'arida costa settentrionale del Perù fra il 100 e l'800 d.C, era composta da società agricole indipendenti. Questi gruppi condividevano la fede religiosa e uno speciale talento per creare sistemi d'irrigazione, cercamiche elaborate e per la metallurgia.
Nell'agosto 2009 Swenson e i suoi colleghi iniziarono a scavare una collinetta allungata nel sito, vasto circa 24 ettari, di Huaca Colorada nel Lamayaeque, un'area a sud della Vella di Jequetepequ. L'insediamento risaliva al tardo periodo Moche, tra il 500 e l'800 d.C.
Durante il primo mese di scavo, l'équipe ha scoperto la piramide di mattoni di fango all'interno della montagnola e le abitazioni. Scavi successivi hanno restituito tracce di sacrifici umani sulla piattaforma che sormonta la piramide: parti di corpo umane smembrate e resti di cinque donne, tutte con segni di bruciature rituali e una con una corda attorno al collo.
Larga circa 390 metri per 140 di altezza, la piramide è l'edificio più imponente di Huaca Colorada.
Costruita sul fianco di una collina, vista da nord la piramide sembra quasi piatta. Sul lato meridionale invece, il monumento si erge per circa sei piani nel suo punto più alto- una vista imponente per chiunque l'avvistasse da ogni direzione.
"Molto intelligentemente, sfruttavano la topografia a proprio vantaggio, per accentuare l'idea di monumentalità”, dice Warner.
Gli scavi indicano che la piramide di Huaca Colorada può aver ospitato un'élite di maestri ramai.
Ai livelli inferiori della piramide, raccontano gli archeologi, si trovano pozzi per fusione dove gli strumenti e gli ornamenti in rame venivano lavorati. Sulla piramide sono stati rinvenuti anche coltelli, spatole e altri oggetti in rame.
Può sembrare strano che i ramai Moche avessero voluto vivere proprio sopra la loro bottega, osserva Warner. Tanto per dirne una, "la lavorazione del rame è un lavoro piuttosto sporco da un punto di vista ecologico”.
Ad esempio, sono necessari fuochi molto violenti per mantenere la temperatura di 1.084 gradi Celsius necessaria per fondere il rame. Le fiamme avrebbero ammantato la montagnola di un fumo acre e sporco.
"È abbastanza affascinante che vi sia questa stretta vicinanza fra quelle che noi oggi interpretiamo come quartieri residenziali per un'élite”, continua lo studioso.
Eppure, afferma Swenson, è possibile che i ramai costituissero una élite proprio in virtù della produzione di rame: "Sappiamo che, nella cultura Moche, la produzione metallurgica non è qualcosa che possa essere intesa come una semplice attività economica staccata dai valori religiosi e culturali. Si tratta di un'attività legata a determinati rituali”.
L'originalità di Huaca Colorada ha attratto gli archeologi fin dall'inizio, in quanto il sito non sembrava essere né un elaborato complesso religioso né un centro politico, né tantomeno la capitale rurale della comunità agricola circostante.
"Sembra che qui vivessero personalità importanti”, ma di un genere del tutto particolare, dice Swenson.
Anche i dipinti murali sono singolari. Vi sono rappresentate figure ben note dell'iconografia Moche come un serpente o un guerriero, ma la realizzazione è alquanto informale, tipo graffiti, rispetto ai murales di altri siti Moche.
"Godevano di un certo prestigio e potere - magari anche su chi lavorava per loro - a causa del proprio ruolo nella lavorazione dei metalli?”, si chiede Swenson: "È una possibilità".
Lo scavo della piramide è ancora agli inizi, spiega Swenson, e ciò fa sperare che possa svelare aspetti ancora incompresi della misconosciuta cultura Moche.
L'esperto Luis Jaime Castillo Butters dell'Università Cattolica del Perù è in cerca di testimonianze su come interagissero fra loro le diverse comunità Moche. L'archeologo dirige lo scavo decennale a San Jose de Moro, un centro cerimoniale Moche nella Valle di Jequetepeque celebre per il rinvenimento di svariate sacerdotesse abbigliate riccamente. (La National Geographic Society è tra i finanziatori dello scavo)
Castillo spera che il confronto con i ritrovamenti di Colorada con quelli di San Jose de Moro aiuti a chiarire se, come lui sospetta, i Moche della valle si ritrovassero con regolarità a San Jose per le celebrazioni rituali.
Inoltre Huaca Colorada, trovandosi in una posizione piuttosto elevata sulle pendici delle Ande, "sarà cruciale per comprendere la caduta dei Moche nella Valle di Jequetepeque, perché gran parte del territorio attorno al sito fu spazzato via da una grande alluvione verso la fine di questa civiltà”, dice Castillo, non coinvolto nella scavo della piramide.
Lo scavo di Huaca Colorada, aggiunge, fornirà "una quantità di informazioni sullo stile di vita dei Moche nei loro ultimi anni"
Fonte: http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2010/10/22/news/una_casa_sulla_piramide-127373/
Foto del guerriero per gentile concessione di Edward Swenson.
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