tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post6358824865403191679..comments2024-03-27T16:44:31.033+01:00Comments on Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia: Antica scittura. Stele di Nora: la traduzione di Salvatore DedolaPierluigi Montalbanohttp://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-680333367353535252013-01-19T18:42:02.791+01:002013-01-19T18:42:02.791+01:00Lascia perdere la scrittura nuragica: l'ultima...Lascia perdere la scrittura nuragica: l'ultima volta che ho seguito un convegno era relatore Ugas e non mi ha convinto per nulla, e di lui mi fido quasi ciecamente. Ritornando alla stele di Nora, le interpretazioni dovranno, prima o poi, allinearsi verso qualche conclusione condivisa. Quella di Dedola mi convince più di quella di Stromboni e, secondo me, stiamo lentamente giungendo ad alcuni punti fermi. Una cosa è deducibile: se ancora gli studiosi non hanno risolto significa che quel tipo di carattere riporta qualche segno che non rientra nell'alfabeto fenicio (direi 3 segni).Pierluigi Montalbanohttps://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-50997084162235382612013-01-19T18:08:03.669+01:002013-01-19T18:08:03.669+01:00Quando nel 1802 Georg Friedrich Grotefend (un pr...Quando nel 1802 Georg Friedrich Grotefend (un professore tedesco di liceo!) comunicò al Mondo intero di avere decifrato il cuneiforme, lo aveva fatto - pensa! - per vincere una scommessa con un amico.<br />Non sappiamo quante birre e quanti crauti tale velleitario ed allegro processo richiese, ma senz’altro – all’inizio, almeno – vi fu verso di esso molto scetticismo e molta incredulità verso questo signore originale e forse un po’ pazzo, sicuramente fuori della cerchia eletta dei linguisti, glottologi ed epigrafisti.<br /><br />[Nota:<br />Grotefend aveva decifrato l’Antico Persiano, lingua Indoeuropea, che era scritto con un sistema cuneiforme di natura alfabetica - un segno per ogni lettera .<br />Restavano da decifrare ancora:<br />1) l’Accadico, lingua semitica affine all’Arabo ed all’Ebraico odierni, anticamente parlata da Babilonesi ed Assiri, che è un cuneiforme logo-sillabografico (in cui ogni ‘grafema’, o segno, può avere più di un referente fonetico sillabico e più di un referente ideografico: più o meno quello che fai quando scrivi “6 la + bella”, usando segni che possiedono ciascuno un significato differente in vari tipi di notazioni, ma che guarda caso hanno un senso preciso, pronunciati nella tua lingua parlata. Un altro esempio? Il nome del complesso rock degli “U2” potrebbe non avere alcun senso; oppure potrebbe riferirsi all’ ormai storico aereo spia “ U due”, oppure – ma questo solo in Inglese – potrebbe significare “You too”, anche tu).<br />2) L’Elamico, una lingua un po’ meno nota, agglutinante, priva di parentele tra le famiglie linguistiche note, diffusa in area iranica e scritto come l’Accadico.]<br /><br />Circa 50 anni dopo, nel 1853, Edwin Norris riuscì ad interpretare anche l’Elamico.<br />Resisteva, quindi, solamente l’Accadico: ma si rinvenivano con crescente frequenza sempre nuove tavolette, fino a che lo svedese Isidior Lowenstern dedusse che si trattava di una lingua semitica.<br /><br />Oppure, si trattava d'ipotesi fantasiose di pazzi visionari, egocentrici, autoreferenziali e colpevolmente millantatori.<br /><br />Come si poteva fare, per dirimere il dubbio?<br /><br />La Royal Asiatic Society, nel 1857 decise di adottare un metodo tanto biblicamente Salomonico, quanto prudentemente e rigorosamente scientifico: riunì a Londra tutti coloro che avevano dato il proprio significativo contributo alla decifrazione e traduzione degli scritti cuneiformi. I nomi sono: Edward Hinks, Paul Emile Botta, Henry Rawilson,William Henry Fox Talbot e Jules Oppert.<br /><br />Ad ognuno di essi fu assegnata una copia di un medesimo testo cuneiforme, con la preghiera di fornire una traduzione, ottenuta indipendentemente dagli altri studiosi. Ed essi (miracolo!) fornirono ciascuno la propria decifrazione, concordante con le altre nelle linee fondamentali. <br />L’Accadico era stato decifrato!<br />Era stato necessario mezzo secolo di fatiche interpretative e di ricerche sul campo con la scoperta di nuovi testi. Ma ci si era riusciti, scientificamente (ti ricordo che il Metodo Scientifico prevede la descrizione accurata dei Motivi, Obiettivi, Materiali, Metodi e prevede la Ripetibilità dell'Esperimento: qui c'è tutto!)<br />Ecco che cosa è necessario: che TUTTE le interpretazioni convergano, cosa che qui (penso che tu ne riporterai anche altre) NON AVVIENE.<br />Lo stesso, naturalmente, dicasi per la presunta SCRITTURA NURAGICA:<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/01714486634550986478noreply@blogger.com