tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post1101037809053244338..comments2024-03-27T16:44:31.033+01:00Comments on Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia: Sardi, Shardana ed El Ahwat, di Giovanni UgasPierluigi Montalbanohttp://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-62525782203570765442017-03-04T19:20:25.796+01:002017-03-04T19:20:25.796+01:00Egr. Sig. Alfonso
spero che non sia autoreferenzia...Egr. Sig. Alfonso<br />spero che non sia autoreferenziale, e, dato che le Sue affermazioni mi hanno sorpreso, e non poco, ho una piccola richiesta: potrebbe essere così gentile e indicarmi le fonti, dove Lei ha letto che l'etrusco è derivato dal greco e il libico dal fenicio? La ringrazio in anticipo.<br />AntonioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-36199970697949687372013-08-21T21:09:47.385+02:002013-08-21T21:09:47.385+02:00buongiorno,
vorrei dare un contributo linguistico ...buongiorno,<br />vorrei dare un contributo linguistico all'enigma ShRDN, le vocali aggiunte sono arbitrarie e non possono avere alcun valore di riferimento. Un sistema di confronto di toponimi e idronimi arcaici mi rivela il significato di ShRDN = il grande fiume, ShuRuDun è il nome con il quale i Giordani chiamano il loro fiume, con la vocalizzazione quasi inesistente che sembra una "u" quel fiume che noi scriviamo Giordano, viene traslitterato dall'arabo Jurudun, <br />Eridano e il nome antico del Po che ci è stato tramandato in forma italianizzata, ma se vi aggiungiamo l'antico articolo che troviamo incrostato in altri fiumi come Sillaro, Santerno, Savio, Savena, Sellustra, Serio, Serchio, Stura, etc. i ottiene Seridano, provate a pronunciare alla bolognese come la metà dei fiumi emiliani elencati... <br />... in Italia tutti i toponimi simili a Sardinia in realtà sono idronimi e indicano laghi e specchi d'acqua di cui alcuni prosciugati come quello di Sardagna in Trentino, l'unico toponimo che si trova in Sardegna è Serdiana che in realtà è l'idronimo che indica lo stagno in riva al quale sorgeva l'antico borgo, abbandonato nel medioevo a causa di una epidemia di peste, <br />altri idronimi in Italia, lago di Sardegnana in prov, di Bg, Sedrina in riva al Serio e Sedriano nella bassa Milanese dove è probabile vi fosse una grande pozza di risorgiva, altro idronimo simile in Svizzera e alcuni in Catalonya: Cerdanyola del Vallet, Cerdania, etc.<br />Non prendo in considerazione il termine toscano Sardigna > muntonarzu > muntronaxu, per evidente derivazione del disprezzo che nel medioevo "quei" portavano per l'isola dei Sardi. Dal punto di vista strettamente linguistico il termine ShRDN combacia perfettamente con il modo di chiamare i grandi fiumi > Sh è articolo antico presente in Akad ma tuttora in uso nei luoghi di lingua Armena, in medioriente, in Africa > il Senegal dei francesi viene detto Sunugal, alcuni intendono Su > il Nu > nostro Gal > fiume, io penso più a > Il fiume-fiume.<br />molti grandi fiumi ripetono il termine fiume-fiume come il Ro-Dano > UruDan e così è per <br />Sh-Ru-Dun o ShRDN, -R- > Uru = fiume, DN > Don, Duna, Dunarea etc. = grande fiume, per cui penso che quei ShRDN guerrieri erano così detti perchè Gente di Fiume,<br />forse dei Nilotti?<br />saludus - antoniAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/05642266409254709363noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-40754316957365016412013-08-13T13:30:49.126+02:002013-08-13T13:30:49.126+02:00Caro Pierluigi
personalmente non credo che esistan...Caro Pierluigi<br />personalmente non credo che esistano società "pacifiche" o società "violente" (o se preferisci "guerriere"); ritengo che la società nuragica (o meglio le società nuragiche) fosse estremamente complessa e gerarchizzata e che questo comprenda anche elementi di dominio, con conseguenti atti di autoritarismo ecc. D'altra parte penso che non esista una società nuragica, ma diverse società sia nel tempo (quella del Bronzo medio è differente da quella del Primo Ferro, ovviamente) sia nello spazio; niente ci dice che fossero o si considerassero una società unica.<br />Per quanto riguarda l'uccisione dei vecchi credo anch'io che sia basata sulla mera estrapolazione di fonti tardive, senza alcun riscontro.<br />Più complesso e interessante è il tema della scrittura; però in ambito scientifico non ha alcun peso l'assunto "non potevano non conoscere"; ci si deve basare su dati, verificati e vagliati secondo basi metodologiche scientifiche. In questo senso non abbiamo ancora alcun dato che ci permetta di asserire che esisteva una scrittura nuragica (lasciamo perdere le fantasie di Sanna), intesa come uno strumento scrittorio elaborato in modo originale in Sardegna, e neanche come elaborazione di altre scritture, come è avvenuto per l'etrusco (derivato dalla scrittura greca) o dell'iberico o del libico, derivanti dal fenicio. Abbiamo l'attestazione di usi di codici scrittori altrui, come nel caso delle lettere incise sulle ceramiche, ma è troppo poca cosa per darci elementi significativi. Un elemento interessante è sicuramente lo spillone di Antas, ma anche qui è troppo poco. D'altra parte tieni conto che è nel primo millennio (l'interessante fase di passaggio tra il Bronzo finale e la Prima età del Ferro) che abbiamo la diffusione della scrittura nel Mediterraneo occidentale, intesa come sistema per registrare testi che non siano meri marchi su ceramica o lingotti. Il fatto che, come mostrano lo spillone di Antas e le lettere nelle ceramiche, ci sia una maggiore diffusione in Sardegna in questo periodo ci fa pensare che ci troviamo in una fase nella quale possono esserci stati tentativi (fruttuosi o effimeri) Sarà il proseguo delle ricerche a permetterci, forse, di dare una risposta alla domanda. <br />Alfonso<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-46450183964208506472013-08-12T11:54:47.146+02:002013-08-12T11:54:47.146+02:00Grazie del contributo Alfonso. Da parte mia aggiun...Grazie del contributo Alfonso. Da parte mia aggiungo che questo scritto presenta alcuni punti che non condivido:<br /><br />1) La società nuragica era strutturata in tribù governate da un capo tribale, che risiedeva nel castello, munito di cinta esterna e difeso da una guarnigione, e da capi subalterni di distretti cantonali, che dimoravano nei castelli senza muraglia turrita esterna.<br />-*La mia idea è che la società nuragica fosse pacifica e si dedicasse alla produzione agricola e all'allevamento all'interno, alla pesca lungo le coste e, soprattutto, alle attività legate alla metallurgia, dalla ricerca dei minerali alla lavorazione e vendita.*-<br /><br />2) Come suggerisce, tra l’altro, il sacrificio rituale dei vecchi padri, la società nuragica era caratterizzata da un’arcaica successione ereditaria matrilineare che richiedeva la fondazione continua di nuovi nuraghi e villaggi.<br />-*Questa frase la rigetto totalmente perché priva di elementi oggettivi. Nessun documento epigrafico o archeologico supporta tale affermazione.*-<br /><br />3) I Sardi dell’età del Bronzo non facevano uso della scrittura<br />-*Come si può affermare che non utilizzassero una scrittura quando, allo stesso tempo, si vuole provare che frequentavano il Vicino Oriente? In quelle zone la scrittura c’era da secoli, e non solo una. E’ evidente che i sardi parlassero e scrivessero una lingua internazionale condivisa dalle popolazioni con le quali entravano in contatto nelle zone portuali. Gli approdi sono l’interfaccia delle popolazioni divise dal mare: separano e uniscono contemporaneamente. Forse avevano un “dialetto” per le comunicazioni verbali interne…ma certamente una lingua scritta dovevano pur utilizzarla. Oggi, chi si reca all’estero per lavoro conosce l’inglese. All’epoca c’era la lingua del Vicino Oriente. Scelga lei quale…ma c’era. Senza quella non si potevano svolgere tutte quelle attività che lei ha ben descritto nell’articolo. Sarebbero stati analfabeti…ma ciò contrasta fortemente con tutti gli indizi che oggi abbiamo, e che lei ha segnalato a profusione.Pierluigi Montalbanohttps://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-83387312222634058082013-08-12T10:59:27.877+02:002013-08-12T10:59:27.877+02:00Caro Pierluigi
La recentissima edizione del volume...Caro Pierluigi<br />La recentissima edizione del volume contenente lo studio complessivo dello scavo di El-Ahwat ha, parere mio e non solo, chiuso definitivamente l'ipotesi di un eventuale legame con la Sardegna, visto che nessun elemento ivi riportato ha una qualche attinenza con la nostra isola. Il capitolo del libro dedicato ai rapporti con la Sardegna è francamente deludente (a essere buoni) a dimostrazione della scarsa dimestichezza del gruppo di Zertal con l'archeologia del Mediterraneo occidentale. <br />A questo si potrebbero aggiungere le nuove analisi al carbonio 14 pubblicate da Finkelstein e altri, che abbassano di un paio di secoli le datazioni di El-Ahwat, escludendo, peraltro, la pertinenza a elementi estranei al mondo cananeo, oltre che riportare alcune strutture all'epoca romana. <br />Per cui temo che il capitolo El-Ahwat possa dormire tranquillamente nelle nuvole delle fascinazioni parabibliche, con tutto il rispetto per un collega come Gianni Ugas di cui ho molta stima pur non condividendone molte delle ipotesi e, soprattutto, l'impostazione delle analisi con una mescolanza di dati letterari presi qua e là (e senza un'analisi filologica degli stessi) confrontati con dati archeologici (peraltro in buona parte ormai vecchi), come se potessero essere messi sullo stesso piano, attraverso un percorso circolare per cui i primi dimostrano i secondi che dimostrano i primi, e così via.<br />Puoi trovare una chiara recensione del volume di Zertal on line:<br />http://www.academia.edu/1460905/Sardinians_in_Central_Israel_The_Excavator_of_El-Ahwat_Makes_His_Final_Case_Review_<br />mentre un'anteprima del libro è visibile in: http://books.google.it/books?id=jUYmL40bm5EC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false<br />Cordialmente<br />Alfonso<br />Anonymousnoreply@blogger.com