Cartografia Nautica. Da Dante Alighieri a Cristoforo Colombo
Articolo di Rolando Berretta
Dante, a
proposito di Ulisse e della montagna del Purgatorio, scrisse:
"…ma misi me
per l'alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la
qual non fui diserto. L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna,fin nel
Morrocco, e l'isola d'i Sardi, e l'altre che quel mare intorno bagna. Io e '
compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov'Ercule
segnò li suoi riguardi, acciò che l'uom più oltre non si metta: da la man
destra mi lasciai Sibilia, da l'altra già m'avea lasciata Setta. "O
frati", dissi "che per cento milia perigli siete giunti a
l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'è del
rimanente, non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza
gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma
per seguir virtute e canoscenza". Li miei compagni fec'io sì aguti, con
questa orazion picciola, al cammino, che a