giovedì 16 novembre 2023

Archeologia. Chi era Circe, la poliedrica maga, figlia del Sole e della ninfa Persa, nipote di Oceano ? Era in Corsica la sua reggia ? Articolo di Lydia Schropp

Archeologia. Chi era Circe, la poliedrica maga, figlia del Sole e della ninfa Persa, nipote di Oceano ?  Era in Corsica la sua reggia ? 

Articolo di Lydia Schropp



Dal  paese dei Lestrigoni, ubicato nel Lazio, Ulisse procede  verso nord-ovest e dopo un arco di tempo non meglio definito, approda all’isola di Aiaie, chiamata così da Ajaccio, (1) da sempre il centro più importante  della Corsica ed abitato sin dall’antichità. La città sporge  su un amplissimo golfo, che fu usato come scalo dalle navi dirette in Francia e Spagna.  Corsica è il nome romano dell’isola,mentre quello etrusco è Kyrne e quello greco Kurnos, inteso come “la signora isola”, a causa della bellezza primordiale del paesaggio (2).

Ulisse si avvicina all’isola dalla costa tirrenica, meno popolata in età recente  a causa del

sabato 11 novembre 2023

Archeologia della Sardegna. La fine di un Dio e il crollo di una Civiltà Articolo di Gustavo Bernardino

 Archeologia della Sardegna. La fine di un Dio e il crollo di una Civiltà

Articolo di Gustavo Bernardino

 


 

Nello scenario storico-archeologico che interessa la fase antica di questa amatissima terra sarda, ci sono numerose domande che a tutt’oggi non trovano risposte.

In particolare, non è stata individuata con chiarezza la causa che portò al tracollo della civiltà nuragica né si è capito in quale ambito andare a cercare le ragioni di tale fenomeno. Non si sa quindi se indagare in campo militare, in quello economico oppure in quello religioso. Definendomi un archeo-investigatore, ed avendo una sola grande passione che mi obbliga a cercare, studiare, riflettere su ogni possibile strada percorribile nel campo interpretativo, perché di questo si tratta, non esistendo per

martedì 7 novembre 2023

Archeologia della Sardegna. L'altare prenuragico di Monte Baranta.

Archeologia della Sardegna. L'altare prenuragico di Monte Baranta.

A Olmedo, nella Sardegna nord occidentale, c'è un monumento affascinante costruito 4500 anni fa, nell'età del rame. La struttura di Monte Baranta è interamente realizzata con grandi blocchi di trachite, è alta oltre 4 metri, presenta due ingressi e si ignora la sua funzione. La forma a ferro di cavallo descrive una piazza che si affaccia sulla scarpata. Ciò ha fatto pensare all'antica usanza dei figli che scaraventavano giù i vecchi padri quando diventavano un peso per la comunità.



Naturalmente sono solo leggende lontane dalla realtà. Sappiamo che il monumento è orientato astronomicamente all'alba del solstizio d'inverno, quindi verso il sole proprio nel giorno in cui la luce riprende a crescere dopo la notte più lunga dell'anno. È evidente che si tratta di un edificio sacro, e in quella piazzetta si svolgevano rituali dedicati alle divinità astrali: le due braccia laterali del ferro di cavallo accolgono ancora oggi la luce solare, il dio toro elegantemente simboleggiato dalla forma delle corna.