lunedì 21 novembre 2022

I segreti dell’etimologia del termine Nuraghe. Articolo di Zoltan Ludwig Kruse

 I segreti dell’etimologia del termine Nuraghe
Articolo di Zoltan Ludwig Kruse

 


La meravigliosa terra di Sardegna che ebbi occasione di conoscere, ammirare e amare è ricchissima di monumenti megalitici: tombe di giganti, nuraghi, pozzi sacri, dolmen, menhir e, come unicum nell’Europa occidentale, una torre a gradoni assai similare alla famosa ziqqurratu mesopotamica. Tra tutti questi prevalgono in maniera netta i nuraghi. Dopo aver presentato i messaggi che i nomi parlanti “Domus de Janas/Bajanas” e “Monte d’Accodi” rivelano, in questo studio intendo indagare sull’etimologia del termine archeologico nuraghe.

Il nuraghe è una imponente costruzione in pietra, evidentemente megalitica, realizzata in muratura a secco di forma tronco conica della civiltà nuraghica del II mill. a.C. Il nuraghe costituisce effettivamente l’emblema della Sardegna. Secondo il parere della maggioranza degli studiosi il termine sardo nuraghe/nuraghes con le

sabato 19 novembre 2022

Archeologia. La tomba dei bronzetti sardi a Cavalupo di Vulci. Articolo di Maria Letizia Arancio, Anna Maria Moretti Sgubini, Enrico Pellegrini

Archeologia. La tomba dei bronzetti sardi a Cavalupo di Vulci.

Articolo di Maria Letizia Arancio, Anna Maria Moretti Sgubini, Enrico Pellegrini 

A oltre mezzo secolo dalla scoperta nella necropoli di Cavalupo, il contributo che può offrire la Tomba dei Bronzetti sardi resta un punto di riferimento per gli studi sull’età del ferro di Vulci, e non solo. La rilettura dei contesti villanoviani provenienti dal grande centro protourbano, conservati per la maggior parte nei depositi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, come pure la revisione dei dati d’archivio e di quelli bibliografici, oggi notevolmente accresciuti, permette di avanzare nuove osservazioni su questo famoso contesto, come anche sui culti e sui rituali funerari relativi a sepolture femminili di rango.

Nel 2008, avevamo dato notizia dei primi risultati del lavoro di riordinamento dei contesti e dei ritrovamenti sporadici della prima età del ferro di Vulci, lavoro che ha permesso di recuperare, come già per i materiali di età storica, una serie di dati utili a colmare, almeno in parte, le lacune di una documentazione notoriamente assai frammentaria . In quella stessa occasione si era ribadito come, in assenza di nuovi scavi sistematici , le uniche informazioni relative all’assetto topografico dei

sabato 5 novembre 2022

Sardegna, Oliena, Sa Sedda 'e Sos Carros, un edificio sacro per i rituali di 3000 anni fa. Articolo di Pierluigi Montalbano

Sardegna, Oliena, Sa Sedda 'e Sos Carros, un edificio sacro per i rituali di 3000 anni fa.

Articolo di Pierluigi Montalbano

Oggi affrontiamo un monumento dotato di un sofisticato sistema idraulico che garantiva la fuoriuscita d'acqua da bocche realizzate lavorando a rilievo dei blocchi di pietra a forma di testa d'ariete. La vasca al centro è forata per consentire all'acqua di defluire verso i piedi di chi aveva il privilegio di partecipare ai rituali. Fu costruito tra il bronzo finale e il Primo Ferro, circa 3000 anni fa.

Nel settembre 1977 gli archeologi iniziarono lo scavo del sito nel cuore della valle del Lanaitho, vicino alla grotta di Sa Oche, in territorio di Oliena. Per arrivarci bisogna prendere la S.S.129 per Orosei, svoltare per Oliena, e girare poi per Dorgali. Dopo poco meno di 6 km si svolta per le sorgenti de Su Gologone e si giunge nel piazzale delle sorgenti. Da qui si va a destra in una strada in cemento per la