La Sardegna antica nel cuore del Mediterraneo: un'intervista a Pierluigi Montalbano
di Francesca Bianchi
FtNews ha avuto il grande piacere di intervistare lo
scrittore Pierluigi Montalbano,
studioso di paleostoria che dirige il quotidiano di storia e archeologia e
organizza conferenze e incontri sulla storia della Sardegna. Presidente di
Honebu e relatore in ambito storico-archeologico in convegni, collabora con una
équipe su temi riguardanti la navigazione antica, i relitti sommersi del Bronzo
e del Ferro e i commerci fra Oriente e Occidente mediterraneo. Durante la
nostra conversazione, Montalbano ha parlato del suo ultimo libro e di alcuni
lavori pubblicati nel corso degli ultimi anni, spaziando dai commerci nel Mar
Mediterraneo durante l'età del Bronzo ai Fenici, dalla Sardegna nuragica ai
"Popoli del Mare".
Recentemente ha
dato alle stampe il libro "Porti e approdi nel Mediterraneo antico. Quando i Fenici
solcavano i mari", che prende in esame gli antichi
traffici commerciali dal punto di vista economico, l'analisi dei ritrovamenti e
dei reperti archeologici. Allo stato attuale degli studi, cosa si può dire
della storia umana, culturale e religiosa dei navigatori che 3000 anni fa si
muovevano nel Mediterraneo?
Ogni nuova ricerca
aggiunge tasselli al grande mosaico culturale che prese corpo nel “Lago
Mediterraneo”, inteso come culla di grandi civiltà antiche nel paesaggio
geografico mondiale. Oggi sappiamo che lo strumento più efficace di diffusione
di una cultura è la comunicazione scritta nelle sue varie forme: alfabeto
odierno, caratteri cuneiformi, pittogrammi, geroglifici e altri segni. Chi
possedeva la scrittura era in grado di raccontare una storia rendendola
immortale. Egizi, greci e latini riuscirono nell’intento regalando pagine della
loro storia ai posteri. Fu così che