lunedì 31 ottobre 2016

Archeologia. La preistoria in Sardegna. Le prime età dei metalli in Sardegna: le ricche genti della cultura del "Vaso Campaniforme".

Archeologia. La preistoria in Sardegna. Le prime età dei metalli in Sardegna: le ricche genti della cultura del "Vaso Campaniforme".
di Pierluigi Montalbano

Eccoci giunti al racconto delle prime genti europee che si integrarono con i sardi  per sfruttare i ricchi giacimenti minerari dell'isola. Questi nuovi arrivati portarono in Sardegna una serie di innovazioni in campo funerario e nel settore tecnologico, e costituirono, con la cultura Monte Claro, il substrato nel quale si formò la Civiltà Nuragica a partire dall'inizio del II Millennio a.C.
Fu il più interessante fenomeno culturale che offrì l’Europa preistorica. Costituito da un apporto iberico che miscelava le culture megalitiche pirenaiche e nord europee, prese nome dalla forma di

venerdì 28 ottobre 2016

Archeologia. La preistoria in Sardegna. Il passaggio fra l'età della pietra e l'età del rame: la "Cultura di Ozieri".

Archeologia. La preistoria in Sardegna. Il passaggio fra l'età della pietra e l'età del rame: la "Cultura di Ozieri".
di Pierluigi Montalbano

Le “genti di Ozieri” crearono una cultura che durò circa mezzo millennio, a cavallo fra età della pietra ed età del rame, fra il 3200 e il 2700 a.C. Nella grotta San Michele, nome con cui è conosciuta questa cultura, furono trovate tracce archeologiche significative durante le campagne di scavo del 1914 e del 1949, ad esempio vasi tripodi colorati con ocra rossa, finemente lavorati e decorati con motivi geometrici incisi. Si tratta di eleganti ceramiche che quelle antiche genti iniziarono a produrre grazie alle conoscenze acquisite durante la frequentazione con altri popoli nell’ambito degli scambi commerciali avviati sulle rotte navali per il trasporto dell’ossidiana sarda in altri ambiti mediterranei. La presenza nell’isola di metalli come rame e argento, e l’avvio di

martedì 25 ottobre 2016

Archeologia. La preistoria in Sardegna, le prime forme organizzate di popolamento: cultura Bonu Ighinu.

Archeologia. La preistoria in Sardegna, le prime forme organizzate di popolamento: cultura Bonu Ighinu.
di Pierluigi Montalbano

Le genti di Bonu Ighinu risalgono all’inizio del IV Millennio a.C. e prendono il nome da Mara, nel territorio sassarese, dove si trova Sa Ucca de Su Tintirriolu (la bocca del pipistrello), una grotta nella quale furono trovati interessanti resti archeologici. Questi gruppi umani furono i primi a utilizzare le cavità naturali come sepolcri dei defunti, realizzando tombe di forma ovale e con soffitto a volta. Inizialmente praticavano l’agricoltura, ma vivendo vicini alle coste, certamente specializzarono qualche forma di pesca. Successivamente occuparono la piana di Oristano, nei pressi di Monte Arci, un territorio ricco di ossidiana, la preziosa pietra lavica utilizzata per realizzare utensili taglienti. Le

domenica 23 ottobre 2016

Archeologia. Incontro con la Civiltà Nuragica a Portoscuso, Giovedì 27 Ottobre.

Archeologia. Incontro con la Civiltà Nuragica a Portoscuso, Giovedì 27 Ottobre.

L'Associazione Culturale "Rosa dei Venti" è lieta di invitarvi alla conferenza di archeologia con lo studioso Pierluigi Montalbano, dedicata alla Civiltà Nuragica, l'età d'oro della Storia della Sardegna. Si svolgerà il 27 ottobre 2016 alle ore 16.30, presso la Sala Alcoa nella Biblioteca Comunale di Portoscuso, in Via Enrico Fermi, 2.  
Durante la serata, con l’ausilio di immagini e filmati, saranno illustrate le tecniche costruttive dei nuraghi, la localizzazione, le funzioni strategiche, politiche, economiche e religiose. Prima del dibattito di chiusura ci sarà il tempo per parlare del territorio di Portoscuso in età fenicia e punica.
Link facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/521420004722883/?active_tab=about
Sono gradite le condivisioni. Ingresso Libero.


sabato 22 ottobre 2016

Archeologia. Il rito religioso funerario fenicio e punico: incinerazione e inumazione. Articolo di Piero Bartoloni

Archeologia. Il rito religioso funerario fenicio e punico: incinerazione e inumazione
di Piero Bartoloni



Nel mondo fenicio e punico il rituale funebre era caratterizzato da alcune pratiche che trovano i loro antecedenti nell’area del Levante e che hanno origini riscontrabili fin dal Medio Bronzo e dunque fin dagli inizi del secondo millennio a.C. L’ingresso nell’Età del Ferro nell’area del Vicino Oriente viene sancito tra l’altro dall’utilizzo del rito funerario dell’incinerazione, caratteristico dei popoli transumanti, che viene a sostituire il rito dell’inumazione, proprio di tutta la regione fin dall’età neolitica. Come era in uso fin dalle origini, in Fenicia le necropoli erano distanti dal centro abitato di riferimento, talvolta anche oltre un chilometro. Eloquente è il caso della necropoli di Tiro, ubicata in

giovedì 20 ottobre 2016

Atlantide…secondo Marco Bulloni esiste ancora. Un articolo di Gabriele Speranza.

Atlantide…secondo Marco Bulloni esiste ancora.
di Gabriele Speranza.

Di fronte a un titolo come "ho scoperto la vera Atlantide" il primo pensiero che viene è: un'altra? Ecco un'altra ciarlataneria, di Atlantidi ne sono state scoperte già tante, e nessuna convincente. Non ce ne serve proprio un'altra.
Per capire perché questo libro è diverso, bisogna ricordare come viene vissuto il mito di Atlantide. Il racconto di Platone contiene alcune cose credibili, altre straordinarie e al limite dell'incredibile, e altre che in realtà potrebbero riferirsi ad Atene poiché il confine tra le due descrizioni non è tracciato in modo chiaro. E gli appassionati del mito pretendono che una candidata a essere Atlantide contenga tutte le cose più incredibili, e nel modo in cui loro stessi le hanno estese così da renderle del tutto fantascientifiche. Il resto è irrilevante: se non c'è, non danneggia la candidatura.
Il luogo che Marco Bulloni ha scoperto non è così. Contiene molte delle cose più credibili, ed è credibile che quello che manca sia scomparso nei millenni che sono passati, ma non contiene nulla di

martedì 18 ottobre 2016

Archeologia. Chi erano i Fenici? Traffici commerciali e integrazione fra popoli nell’estremo occidente mediterraneo di 3000 anni fa.

Archeologia. Chi erano i Fenici? Traffici commerciali e integrazione fra popoli nell’estremo occidente mediterraneo di 3000 anni fa.


Nel passaggio fra l’età del Bronzo e l’età del Ferro si nota una proliferazione di rotte commerciali che collegano gli approdi disposti nelle coste Mediterranee. Le aree interessate comprendono il Vicino Oriente, Malta, la Sicilia nord-occidentale, la Sardegna, il Nord-Africa e la Penisola iberica. Gli studiosi ipotizzano un cambio climatico che provocò una drastica riduzione delle terre coltivabili con conseguente crisi alimentare. Il fenomeno peggiorò intorno al 750 a.C. con la pressione assira delle terre del Vicino Oriente che ridusse i terreni messi a coltura. In Occidente, soprattutto nelle zone iberiche, ci fu una proliferazione di villaggi a sfondo agricolo e legati alle attività di

venerdì 14 ottobre 2016

Honebu. Stasera a Cagliari conferenza sulla Civiltà Nuragica. Relatore Pierluigi Montalbano.

Honebu. Stasera a Cagliari conferenza sulla Civiltà Nuragica. Relatore Pierluigi Montalbano.



Si svolgerà questa sera, alle 19, nella sala Honebu in Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari / Pirri, la prima del ciclo di 5 conferenze di Pierluigi Montalbano sulla Civiltà Nuragica che lo studioso sardo replicherà nelle prossime settimane a Quartu Sant'Elena il 18 Ottobre alle 18 nell'aula magna dell'Unitre in Viale Colombo 169; a Soleminis il 26 Ottobre alle 17.30 al Centro Polifunzionale; a Portoscuso il 27 Ottobre alle 16.30 nella Sala Alcoa della Biblioteca in Via Fermi; a Cagliari il 29 Ottobre al tramonto nel corso di Invitas al Molo Ichnusa e il 3 Novembre a Gairo nella Sala Polifunzionale in Piazza Melis alle 16.
Tutte le serate sono a ingresso libero.

mercoledì 12 ottobre 2016

CNR: 14 mila anni fa, la fusione della calotta glaciale causò il brusco innalzamento del livello dei mari.

CNR: 14 mila anni fa, la fusione della calotta glaciale causò il brusco innalzamento del livello dei mari.

Cnr, Ogs e Ingv sono i protagonisti nella ricerca di frontiera in Artico con il progetto Arca, finalizzato a comprendere meglio il sistema climatico e i suoi cambiamenti investigando gli eventi estremi del passato e i processi che li hanno generati.
Risale a circa 14mila anni fa l’ultima grande fusione della calotta glaciale artica che causò l’immissione negli oceani di grandi volumi di acque fredde e dolci, alterando la circolazione oceanica e innescando uno sconvolgimento climatico e ambientale fino alle zone tropicali. La conferma arriva dalle ricerche nell’ambito del Progetto Arca, i cui risultati sono stati presentati presso la sede del

lunedì 10 ottobre 2016

Archeologia in Sardegna. L'acqua nelle architetture religiose della Civiltà Nuragica: edifici, riti e culti in pozzi sacri e fonti sacre. di Pierluigi Montalbano

Archeologia in Sardegna. L'acqua nelle architetture religiose della Civiltà Nuragica: edifici, riti e culti in pozzi sacri e fonti sacre.
di Pierluigi Montalbano

In assenza di fonti scritte, l’ideologia religiosa dei nuragici è rilevabile dagli elementi materiali portati alla luce dagli archeologi durante le campagne di scavo. Valori religiosi, gesti e formule alla base dei culti e dei rituali sono ipotizzabili attraverso l’indagine di architetture e manufatti che rivelano una netta distinzione dalle categorie legate all’utile e alla quotidianità. Attraverso la comparazione degli elementi di trasformazione e di conservazione, dei reperti di culto, dell’utilizzo degli spazi e della variazione degli edifici (dei vivi e dei morti) si può individuare il processo evolutivo di una comunità. Nell’arco cronologico che si decide di esaminare, si possono notare le modifiche interne e le sollecitazioni provenienti dall’esterno, così da avere un preciso quadro d’insieme della vita di un

giovedì 6 ottobre 2016

Archeologia. Bronzetti nuragici e falsi d'autore

Archeologia. Bronzetti nuragici e falsi d'autore
di Pierluigi Montalbano





















Tra le sculture bronzee realizzate 3000 anni fa (nel periodo di passaggio fra età del bronzo ed età del ferro) dai maestri artigiani sardi, troviamo guerrieri, sacerdoti, animali, oggetti miniaturizzati, e figure doppie come quelle delle immagini che vedete in questo articolo. La madre con bimbo in braccio, della quale esistono 4 versioni differenti, è una di queste caratteristiche realizzazioni. Rappresenta una Dea Madre, seduta in trono, che presenta alla comunità il futuro sovrano, come si evince dal pugnaletto a elsa gammata ben in evidenza nel petto. Si tratta di una figura già presente nella tradizione egizia con Iside che tiene in

lunedì 3 ottobre 2016

Archeologia. L’Isola del continente: L’Atlantide tra fantasia e storia, di Giovanni Ugas

Archeologia. L’Isola del continente: L’Atlantide tra fantasia e storia.
di Giovanni Ugas


Atlantide: dall’Oceano al Continente
1. Nel Timeo (24e-25a) Platone afferma: «…Narrano le scritture egizie che una volta i vostri cittadini di Atene posero freno a questa spaventosa ostilità (d’Atlantide) che invadeva tutta l’Europa e l’Asia, provenendo dal mare Atlantico. Allora infatti quel mare era navigabile e davanti a quell’imboccatura che voi chiamate colonne d’Ercole, aveva un’isola e quest’isola era più grande della Lybia e dell’Asia messe insieme; partendo da essa era possibile raggiungere le altre isole, e dalle isole tutto il continente opposto che si trovava intorno a quel Vero mare. Infatti, tutto ciò che è compreso nell’imboccatura di cui vi ho parlato appare come un porto caratterizzato da una stretta entrata. Quell’altro mare invece, puoi effettivamente chiamarlo Vero mare e quella terra che