tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post5560910585049863526..comments2024-03-27T16:44:31.033+01:00Comments on Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia: La Sardegna antica consacrata alle donne. "Icnusa" significa "Is Cunnusas" (Le Veneri) e a loro era dedicata una via che attraversava il centro dell'isola. Articolo di Bartolomeo PorchedduPierluigi Montalbanohttp://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-33307973571165695672020-10-06T22:28:57.113+02:002020-10-06T22:28:57.113+02:00Mah. Troppa fantasia, mi stupirei se le cose giust...Mah. Troppa fantasia, mi stupirei se le cose giuste raggiungessero il 10%.<br />Insomma, le etimologie e le forme dei simboli molto semplici sono prove deboli, ma forse se ne possono trovare di più forti.<br />La Venere di Willendorf, le foto nei libri della Gimbutas, le Sheela-na-gig, gli specchi etruschi, e anche la Venere di Cannicella (non ci credo che la sua mano mancante coprisse il pube, l’ho rivista ieri, al museo civico di Bologna dove è in mostra temporanea), certe usanze riferite dal “ramo d’oro” di Frazer… quella cosa oggi sconveniente, nel passato non lo era, questo è vero, e immagino che parlare delle sue rappresentazioni antiche possa aiutare a decifrare la vita di certe popolazioni, in modo più scientifico di quanto fatto dalle scrittrici femministe.<br />Ed è proprio certo che la Sardegna fosse matriarcale, come molti dicono? Tra i simboli scolpiti a Supramonte e recentemente ritrovati, come riferito da questo blog, ci sono simboli femminili? E non parlo di croci, ma di simboli più espliciti, o di quelli di “il linguaggio della dea” della Gimbutas.<br />Gabriele SperanzaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-84468641751558484382020-10-06T10:39:39.531+02:002020-10-06T10:39:39.531+02:00Avevo letto da qualche parte che il venerdì si chi...Avevo letto da qualche parte che il venerdì si chiama cenabara in ricordo dell'ultima cena, quella del venerdì santoAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/16254311377356310258noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-13173840739255167462020-10-05T21:49:15.131+02:002020-10-05T21:49:15.131+02:00Che dire, mi si apre un mondo a me sconosciuto, gr...Che dire, mi si apre un mondo a me sconosciuto, grazie Pierluigi Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-3545369031537163242020-10-05T19:07:22.086+02:002020-10-05T19:07:22.086+02:00Molto dotto, oltre che scorrevole e interessante, ...Molto dotto, oltre che scorrevole e interessante, il saggio di Bartolomeo Porcheddu il quale non sa, o forse se ne frega, del pericolo che corre a dire certe cose perché verrà additato come un sobillatore dell’indipendentismo o del revanscismo dei Sardi che non si rassegnano a chinare la testa.<br />Ha parlato dei pozzi sacri, non però delle Tombe dei Giganti, i quali si presentano come una testa del Toro rovesciata (così la descrivono gli archeologi), con le corna distese, basate sull’unica apertura che porta nell’antro interno in cui venivano riposti i corpi dei defunti. A ben vedere, anche quelle Tombe raffigurano su Cunnu, con le corna che fanno da ali all’apertura d’ingresso (di norma tenuta chiusa), e la capiente cavità che simula l’utero. I defunti vi venivano deposti perché potessero tornare a nuova vita, così si crede che credessero.<br />Ecco perché quel “Torradinci in su cunnu” sicuramente non metteva in gioco i genitali della madre terrena, ma appunto quelli de su Cunnu Doxi, la Dea Madre, la Terra di cui tutti siamo figli, insomma quella Cunnusa di cui si parla, dato che Doxi significava “Santu”. <br />In effetti dunque, “Torradinci in su Cunnu” è ancora oggi un modo brusco di chiudere un discorso che non approda a nulla e non un insulto (e tanto meno una bestemmia), ma un invito, seppure rude, a che l’amico tornasse a nascere così che avrebbe potuto comprendere di più della vita e del mondo.<br />Quanto poi a “su Santu Doxi”, visto che abbiamo detto che Doxi appunto significava “Santu”, l’espressione sarebbe stata incoerente, come a dire “su Santu Santu”. Credo che si possa pensare che Santu Doxi alluda ai genitali maschili. Non per nulla, se Camilleri usava dire “non mi rompere i cabasisi”, Benito Urgu è solito esprimersi con “no mi seghisti is Santissimus”. <br />Ma Urgu, si sa, spesso esagera.<br />Ciao Benito!<br />Francu Pillonifrancuhttps://www.blogger.com/profile/02161977752253438976noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-70325114283597322262020-10-05T18:24:18.015+02:002020-10-05T18:24:18.015+02:00Finalmente sappiamo in modo inequivocabile che su ...Finalmente sappiamo in modo inequivocabile che su cunnu esti stettiu sempri adorau commenti a sa cosa prusu bella de su mundu.Marco trinituhttps://www.blogger.com/profile/07310556809137889299noreply@blogger.com