tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post3806361515134175076..comments2024-03-27T16:44:31.033+01:00Comments on Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia: La funzione dei nuraghe 2° e ultima partePierluigi Montalbanohttp://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-30683651766582037012010-11-09T19:39:26.400+01:002010-11-09T19:39:26.400+01:00Più che ostentazione la vedo come una logica conse...Più che ostentazione la vedo come una logica conseguenza della manipolazione del territorio in funzione dello sfruttamento delle risorse necessarie per la comunità. <br />Se vivi a 600 metri di altezza, in mezzo ai boschi, allevi bovini e pratichi la caccia. Se vivi in pianura coltivi i terreni, allevi ovi-caprini, e inserisci piante da orto. <br />Le capanne subiscono un'evoluzione secondo le necessità e secondo i luoghi nei quali vuoi inserirle. Le diverse comunità utilizzano, comunque, la stessa materia prima (la pietra) e preparano con ciò che hanno (secondo i materiali locali) abitazioni, luoghi per lavorare, ovili, sepolture, laboratori, luoghi di culto ed edifici pubblici. L'orientamento degli edifici è dovuto a fattori ambientali (vento e luce), religiosi (sole e luna), strategici (mare, guadi, valichi, vie di accesso alle miniere...) o altro. A mio parere i nuraghe a tholos sono la conseguenza più logica alla sperimentazione sul campo di tecniche sempre più raffinate di costruzione. Divennero simbolo in seguito, nel senso che inizialmente li vedo come luoghi pratici (ossia funzionali alle attività) e, vista la loro indiscutibile presenza scenica (lasciami passare il termine), vennero dedicati alle divinità come simboli di ciò che l'uomo può arrivare ad elaborare. Comunità ricche erigevano nuraghe alti e dotati di numerosi ambienti; nuclei più poveri (o subordinati) edificavano torri meno appariscenti. Specchio inequivocabile di una società gerarchica negli uomini e nei simboli. Peccato non esserci stati :) ma ora non avremmo argomenti di discussione.Pierluigi Montalbanohttps://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-16708909014072424112010-11-09T17:19:47.360+01:002010-11-09T17:19:47.360+01:00Caro Montalbano
Io assolutamente non sono a favor...Caro Montalbano<br /><br />Io assolutamente non sono a favore dell'interpretazione come fortezze per carità!<br /> <br />Però trovo che questa ostentazione della "polifunzionalità" e soprattutto l'espressione "luoghi posti a controllo del territorio" equivalga a non dire granché: nel caro Medioevo a controllo di un territorio poteva esserci un castello, un'abbazia, una città e così via ma non per questo essi sono stati costruiti per la medesima funzione. <br />Oltre al fatto che - come Zedda e altri hanno già ricordato in altra sede - una forma architettonica così canonica verosimilmente deve aver avuto un significato simbolico forte. E laddove si ammetta che un nuraghe non è abitabile - è astronomicamente orientato - né è una fortezza la definizione "polifunzionale" non basta, a mio parere.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-66701604891762037872010-11-09T15:47:29.682+01:002010-11-09T15:47:29.682+01:00La funzione originaria delle costruzioni non può e...La funzione originaria delle costruzioni non può essere univoca e riportabile ad un'unica funzione. Secondo le necessità determinate dall'ambiente circostante, dalle risorse, dalle caratteristiche di un clan, i nuragici decisero di utilizzare la pietra per costruire. <br />Se avessero utilizzato altri materiali avremmo avuto grossi problemi a trovarne tracce. I mattoni di fango si sciolgono (fortunati gli archeologi che trovano luoghi bruciati che hanno cotto i mattoni rendendoli visibili), le strutture in legno (non si può escludere che ci fossero) non si conservano a lungo e solo la pietra garantisce durata e affidabilità. Nel giro di qualche generazione, a partire dal XVII a.C. si arrivò a sperimentare una vasta gamma di possibilità edificatorie e si scelse la migliore: i filari sovrapposti. Successivamente l'evoluzione portò a ciò che si è conservato fino ad oggi: la massima espressione architettonica antica di tutto l'Occidente.<br />Una società basata su agricoltura e allevamento ha necessità di edifici per vari utilizzi, perché avrebbero dovuto "pensare" tipologie differenti per funzioni differenti?<br />Sono luoghi posti a controllo del territorio, pertanto si utilizzò pietra locale, preparata secondo le necessità specifiche del momento. Controllo delle vie di comunicazione, dei valichi, dei guadi, dei confini di una comunità. Non necessariamente si devono intendere come luoghi armati o fortezze.Pierluigi Montalbanohttps://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-21164071577031799812010-11-09T15:31:25.089+01:002010-11-09T15:31:25.089+01:00"si può affermare che i nuraghe hanno una vit..."si può affermare che i nuraghe hanno una vita lunga ed è sbagliato cercare di attribuire una singola funzione alle strutture. La destinazione d’uso cambia col tempo e a seconda delle esigenze della comunità. Cogliere la scansione temporale della vita dei nuraghe è fondamentale per capirne l’utilizzo".<br /><br />Che abbiano vita lunga è certo, ma nulla vieta di cercare di capire quale funzione avessero nel momento della loro costruzione e perché tale funzione sia cambiata. Anzi, forse è proprio lì che si potrà riuscire a cogliere il senso di quel cambiamento. <br />La difficoltà e la complessità dell'interpretazione non è necessariamente riconducibile ad una pluralità di "funzioni", semplicemente è un argomento archeologicamente complesso.Anonymousnoreply@blogger.com