tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post3062481487196218971..comments2024-03-27T16:44:31.033+01:00Comments on Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia: Sa die de Sa Sardigna, il giorno dedicato al popolo sardo.Pierluigi Montalbanohttp://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-9114049080754118173.post-69286879753445613992016-04-24T11:39:45.089+02:002016-04-24T11:39:45.089+02:00Per me Sa Die è un'altra, non questa. La data ...Per me Sa Die è un'altra, non questa. La data da commemorare è il 30 giugno. In quel giorno fatidico del 1409 si svolse la battaglia di Sanluri. Non si tratta di celebrare la più tremenda delle sconfitte che decise le sorti della nazione sarda per i secoli a venire. Non si festeggiano i macelli. Però si dovrebbe ricordare il sacrificio e la generosità di quelle migliaia di sardi uniti contro l'invasore per difendere la propria terra e la propria dignità di popolo. Il luogo dove il terreno s'impregnò di sangue caldo porta ancora il ferale nome di occidroxiu. L'ammazzatoio.<br />So che a molti su quell'evento piace spippettarsi pensando alla Bella di Sanluri. Quello che una critica distorta ha dipinto come vate del meticciato, violentandone l'intima poetica, però scrisse: "I sardi che hanno anima non saranno placati, come lupi son sui varchi".<br />Quella del 28 aprile è la rivolta della borghesia cittadina contro l'avidità dei piemontesi. Ne ottennero la cacciata con l'aiuto del popolino (cittadino) e i sabaudi vennero gentilmente accompagnati fuori senza torcergli un capello. Qualche sputo tutt'al più. Il più era fatto, ma bisognava governare l'isola autonomamente, determinare come e chi dovesse farlo. Si sa, ben presto volarono gli stracci e i piemontesi vennero richiamati.<br />Se non altro servì almeno a preparare il terreno per il futuro valoroso tentativo di G. M. Angioy.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/05135057212837216120noreply@blogger.com